Francesco Cogoni – A Portrait of the Artist as a Young Man

Informazioni Evento

Luogo
FERAI TEATRO
via Dolcetta 12 , Cagliari, Italia
Date
Dal al

Stanza47 presso la Silvery Fox Factory di Ferai Teatro in via Dolcetta 12 a Cagliari.

L'opera sarà visitabile dal 24 al 26 marzo 2021Inaugurazione 24 marzo h 18.00

Giorni e orari d’apertura:

mercoledì-giovedì-venerdì ore 18.00-20.30. “Stanza47” Via Dolcetta 12, Cagliari.

Vernissage
24/03/2021

ore 18

Artisti
Francesco Cogoni
Curatori
Erica Usei
Generi
arte contemporanea, personale
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Una mostra d’arte contemporanea all’insegna della riflessione sul rapporto tra artista e società.

Comunicato stampa

Mercoledì 24 marzo 2021 – Inaugurazione della mostra “A Portrait of the Artist as a Young Man” di Francesco Cogoni a cura di Erica Usei.

Da mercoledì 24 marzo 2021, alle ore 18.00, presso “Stanza47” alla Silvery Fox Factory di Ferai Teatro, via Dolcetta 12 a Cagliari aprirà al pubblico “A Portrait of the Artist as a Young Man”.

Scrive la curatrice:

Una mostra d'arte contemporanea all'insegna della riflessione sul rapporto tra artista e società, in un periodo come il nostro in cui la figura dell'artista e dell'arte è stata lesa più di qualsiasi altra categoria dalle restrizioni dovute al coronavirus. Cogoni in collaborazione con Ferai Teatro presenta una singola opera inedita realizzata nei primi mesi del 2012.

"Il sé dell'uomo è altro da se stesso"
P. Ricoeur

L'opera “A Portrait of the Artist as a Young Man” è un autoritratto, un assemblaggio di materiali di recupero, frammenti di poesie, oggetti, inglobati nel poliuretano espanso e nel silicone, coperti poi dagli abiti che l'artista stesso utilizzava per creare. Il titolo è un evidente richiamo al libro di Joyce, il cui protagonista Dedalus rappresenta un alter ego dell'autore con un chiaro riferimento al noto personaggio della mitologia greca. Il soggetto seduto su una scala sembra chinarsi verso lo spettatore per comunicare con lui, ricorda certe foto in bianco e nero delle manifestazioni studentesche, come confronto con il passato scomodo ed i fenomeni più drammaticamente critici della situazione politica attuale e le condizioni socio-politiche annesse. Il cartello porta scritto "Do ut Des", inteso probabilmente nel suo significato letterale «io do affinché tu dia» e questo è forse il senso più alto del suo personalissimo desiderio di rivoluzione.
Prende connotati singolari l'esigenza di trasformare il soggetto in scultura, un soggetto deformato e isolato dal contesto, mascherato con le fattezze dello stesso artista come avesse voluto sottrarre se stesso dalla folla che lo circonda per evidenziare la "vera realtà" della sua vita. Il gusto per la provocazione che contraddistingue l'artista riesce ad unirsi ad una capacità di rielaborazione e semplificazione di un ampio ventaglio di contenuti senza smussare o allentare la sensazione di disagio evidenziata dal mascheramento di sé attraverso la propria immagine di sé. L'opera inaugurerà la nascita di un progetto condiviso con Ferai Teatro, uno spazio espositivo sperimentale e dinamico chiamato "Stanza47" che si prefigge l'obbiettivo di esplorare il concetto di mostra in uno spazio inusuale, esponendo diversi artisti in una logica di reciprocità e di mutuo appoggio.

Erica Usei

Le modalità di fruizione della mostra sono regolamentate dalle misure legislative previste dall’emergenza sanitaria, pertanto l'ingresso sarà contingentato col numero massimo di persone previsto dalle possibilità dello spazio.