Francesco Bosso – After Dark
Photo&Contemporary è lieta di presentare in occasione di OUVERTURE 2015, inaugurazione collettiva di TorinoArtGalleries, la seconda personale di Francesco BOSSO (Barletta, 1959), noto interprete del paesaggio in b/n, nel filone della grande tradizione americana.
Comunicato stampa
Photo&Contemporary è lieta di presentare in occasione di OUVERTURE 2015, inaugurazione collettiva di TorinoArtGalleries, la seconda personale di Francesco BOSSO (Barletta, 1959), noto interprete del paesaggio in b/n, nel filone della grande tradizione americana di Edward, Brett, Kim Weston, dell’indimenticabile Ansel Adams e dei suoi epigoni John Sexton ed Alan Ross, con i quali l’autore ha collaborato a lungo negli USA. La straordinaria padronanza della tecnica di ripresa in esterni col grande formato ed il virtuosismo in camera oscura con l’ormai desueto procedimento analogico, permettono all’autore di ottenere meravigliose stampe su rare e pregiate carte baritate che esaltano la pulizia dei bianchi e la profondità dei valori tonali e dei contrasti. Globetrotter per indole, dopo anni dedicati al reportage etnico ed antropologico in diversi Paesi africani ed in Cina da cui sono scaturiti alcuni interessanti volumi fotografici, l’autore decide di dedicarsi al paesaggio. La sua ricerca mira ad isolare forme ed elementi naturali in luoghi incontaminati, dove il silenzio è signore assoluto.”Il paesaggio è in realtà una visione dove si fondono in un unicum atmosfere e stati d’animo” afferma l’autore, ispirato dalla poesia di Walt Whitman e da un approccio orientale, quasi shintoista nei confronti della natura in cui ama immergersi totalmente. Processo di distillazione paziente ed elaborata , di selezione radicale fino alla sintesi estrema, quella operata da Bosso nei confronti dei luoghi visitati e dei soggetti, trasfigurati dalla visione interiore dell’autore. Come acutamente osserva il critico Gianluca Marziani : “Il mondo diventa omogeneo davanti agli occhi del fotografo : dagli Stati Uniti alle Seychelles, dall’Italia alle montagne dell’Engadina, senti un filo che cuce le diverse geografie in una coerente disciplina dello sguardo. Le distanze si assottigliano sotto il respiro visivo dell’autore,scompare ogni fisionomia sociale a favore di un’omogenea disposizione planetaria…Bosso ferma gli istanti e li rende momenti prolungati, ne scova la natura meditativa ed una specie di coscienza del tempo cosmico…”.O ancora lo storico della fotografia Walter Guadagnini : “Visione intesa in senso letterale, ma soprattutto intesa come ostensione di ciò che è invisibile ed indicibile,come creazione di un mondo a partire dalle sue apparenze”. Dopo la pubblicazione di “White World”, libro dedicato alle mille declinazioni e densità del bianco in natura e la sua ricerca dai forti contrasti sull’incredibile e maestosa varietà della terra islandese intitolata “Golden Light”, l’artista è ora approdato ad una nuova serie, ”AFTER DARK”, che persegue la purificazione della materia fotografica verso esiti minimali con una predilezione per toni più densi ed oscuri cui fanno da contrappunto luminosità diffuse e nebulose.