Frammenti di un discorso situazionista

Informazioni Evento

Luogo
ENTR'ACTE
Via Sant’Agnese 19R, Genova, Italia
Date
Dal al

mercoledì-venerdì 16-19
dal primo agosto:
su appuntamento

Vernissage
19/07/2017

ore 17,30

Generi
documentaria, arte contemporanea, disegno e grafica
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In occasione del sessantesimo anniversario della fondazione a Cosio d’Arroscia (IM), Entr’acte presenta una esposizione che raccoglie volumi, riviste, volantini e altri materiali concernenti l’Internazionale Situazionista.

Comunicato stampa

In occasione del sessantesimo anniversario della fondazione a Cosio d’Arroscia (IM), Entr’acte presenta una esposizione che raccoglie volumi, riviste, volantini e altri materiali concernenti l’Internazionale Situazionista nonché lavori grafici e pittorici di Guy Debord, Jacqueline de Jong, Ansgar Elde, Pinot Gallizio, Asger Jorn, Piero Simondo.
Completa la mostra una nuova opera di Giuliano Galletta composta da citazioni tratte dalle pubblicazioni del gruppo.

L’Internazionale situazionista è stata un movimento scaturito dalla fusione dell’Internationale lettriste, nata nel 1952 dalla scissione del Movimento lettrista di Isidore Isou, con il MIBI (Mouvement International pour un Bauhaus Imaginiste) fondato nel 1953 da Asger Jorn in contrapposizione agli indirizzi razionalistici della Hochschule für Gestaltung di Ulm, in nome dei diritti dell’immaginazione e della libertà di sperimentazione. I fondatori del movimento furono Michèle Bernstein, Guy Debord, Pinot Gallizio, Asger Jorn, Walter Olmo, Piero Simondo, Ralph Rumney, Elena Verrone. L’attività del gruppo nella prima fase (1957-1961) si è incentrata sul superamento dell’arte come attività separata, produttrice di oggetti mercificati, mediante la costruzione di situazioni, prototipi di nuove pratiche di vita appassionante, e sull’urbanistica unitaria, nel cui ambito si inserisce la progettazione – da parte di Constant – della città ludica di New Babylon. In seguito, venuta meno la componente artistica, l’I.S. si è caratterizzata come avanguardia politica, impegnata in una critica radicale della società dello spettacolo, anticipando le ragioni che sarebbero state al centro della contestazione esplosa nel maggio ‘68. Dopo una lunga serie di esclusioni e scissioni, il movimento si è sciolto nel 1972.