Fragile
La Fondazione De Felice a Palazzo Donn’Anna ospita Fragile, progetto di ricerca e mostra-installazione che indaga la fragilità non come semplice vulnerabilità, ma come possibilità generativa.
Comunicato stampa
La Fondazione De Felice a Palazzo Donn’Anna ospita Fragile, progetto di ricerca e mostra-installazione che indaga la fragilità non come semplice vulnerabilità, ma come possibilità generativa, capace di trasformare criticità in risorse, relazione e responsabilità condivisa. Lo spazio espositivo sarà visitabile giovedì 18 dicembre 2025, dalle ore 17:00 alle 20:00, negli spazi della Fondazione.
Curata da Carla Giusti e Carla Langella, Fragile nasce da un’impostazione interdisciplinare e dinamica, in cui il termine “fragile” si modella attraverso contributi e interpretazioni provenienti da ambiti diversi. “Napoli, città porosa e stratificata, è assunta come luogo emblematico di trasformazioni e contaminazioni culturali: un contesto in cui la fragilità diventa chiave di lettura della complessità umana, sociale e ambientale”, spiegano Giusti e Langella. “Un invito, dunque, a riconsiderare la fragilità come valore e strumento di comprensione: non un difetto da occultare, ma un campo di possibilità da attraversare, dove l’imperfezione diventa linguaggio e il limite, talvolta, una soglia di trasformazione”.
Il primo esito del progetto prende forma in un’installazione site-specific concepita come un “nastro narrativo” che attraversa lo spazio e ne segue l’andamento, accogliendo oggetti, materiali, reperti, esperimenti e testimonianze, intrecciati a riflessioni e “pensieri” di un comitato scientifico composto da studiose e studiosi, progettiste e progettisti, figure della cultura e della ricerca.
Il percorso espositivo è articolato in nuclei tematici che declinano la fragilità come percezione ingannevole, attraverso dispositivi e fenomeni ottici; come mutazione, con materiali provenienti da Città della Scienza segnati dall’incendio del 2013 e rielaborati come metafora del trauma; come plasmabilità, con opere di Ezio De Felice che restituiscono alla fragilità un valore progettuale; come fragilità emotiva e sospensione, con opere sulla vulnerabilità interiore e resilienza personale, in dialogo con contributi psicologici.
E ancora come memoria frammentata, dove la rottura conserva tracce e tempo; come desideri, con un’installazione interattiva che mette in scena la delicatezza dei sogni; come fragilità fisica, nel rapporto tra corpo, cura e resilienza; come fragilità dei territori e fragilità nelle relazioni, tra vulnerabilità ambientali, urbane e dinamiche sociali; fino alla fragilità della natura, in cui ciò che appare effimero rivela spesso efficienza e resistenza.
Tra opere, installazioni, exhibit e contributi in mostra figurano interventi di circa cento tra artiste e artisti, designer e ricercatori. Sono inoltre previste annotazioni fotografiche di Mario Laporta con gli allievi di Fotogiornalismo dell’Accademia Belle Arti di Napoli.
Fragile è promosso da Consiglio Nazionale delle Ricerche INO e ISASI, DiARC – Dipartimento di Architettura (Università degli Studi di Napoli Federico II), Enlighting Mind – Dipartimento di Fisica e Astronomia (Università degli Studi di Firenze), Fondazione De Felice, Innovation Village (Knowledge for Business), POT NEED e WasToy, con il patrocinio di ADI - Associazione per il Disegno Industriale (Delegazione Campania), ASviS Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, EIDD Design for All Europe, Fondazione Pietà de’ Turchini, Napoli 2500. Degustazione a cura di Azienda Agricola San Salvatore.