Follia

Informazioni Evento

Luogo
STATUTO 13
Via Statuto 13, Milano, Italia
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Date
Dal al

dalle h 11 alle h 19 dal martedì al sabato

Vernissage
29/10/2014

dalle h 18,30 alle h 21,00

Generi
arte contemporanea, doppia personale

Follia: un tema volutamente provocatorio. Il disagio mentale presenta tante e tali differenziazioni che sembrerebbe difficile racchiuderle tutte in una stessa espressione, spesso usata in modo dispregiativo.

Comunicato stampa

“Follia è lo stato di alienazione mentale”.

Follia: un tema volutamente provocatorio. Il disagio mentale presenta tante e tali differenziazioni che sembrerebbe difficile racchiuderle tutte in una stessa espressione, spesso usata in modo dispregiativo. Ma la parola è utile o quantomeno corretta nel caso di questa mostra nel momento in cui si collega all’arte. Disagio mentale e arte hanno spesso camminato accanto l’uno all’altra: Ligabue, Van Gogh, solo per citarne alcuni, hanno espresso il proprio disagio sulla tela, ma anche tanti altri emarginati, detenuti, ospiti di cliniche psichiatriche, creatori inconsapevoli che dipingono per liberare la propria nevrosi nella ricerca di uno spazio, quello dell’arte, dove sia davvero possibile dire tutto. Anche i più inconfessabili segreti.

L’Arte spontanea, irregolare - si pensi all’Art Brut di Jean Dubuffet - o “degenerata”, secondo la definizione di superate ideologie novecentesche: “…permette di raffigurare l’insofferenza al convenzionale, di manifestare entusiasmo per l’inconscio, la provocazione e la propria realtà onirica” (cit. di Jean Dubuffet).

Ma questa mostra propone qualcosa di diverso, cambiando i ruoli e il punto di vista: due artisti Irene Aversano e Mario Digennaro estremamente sensibili al tema, guardano al disagio in maniera lucida, con profonda consapevolezza e coinvolgimento. La loro opera diventa dunque una testimonianza, un’ attenta analisi di ansie, angosce, dolori e malesseri interiori.

L’ispirazione nasce dalla lettura del noto romanzo e bestseller “Follia” di Patrick McGrath, ma tutto il resto emerge strada facendo, nel dipingere a quattro mani, nel condividere l’enfasi creativa seppur seguendo modus operandi completamente differenti tra loro.