Firenze: fotografia di una città tra storia e attualità
La Collezione Borbottoni ed altre vedute dalle Raccolte d’arte dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Esposizione nell’ambito del progetto ‘’L’Ente Cassa per Firenze Capitale 1865-1870’’.
Comunicato stampa
Nell’ambito del progetto promosso e finanziato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze per ricordare il 150° anniversario del trasferimento della capitale da Torino al capoluogo toscano nel 1865, l’Ente organizza la mostra “Firenze: ‘fotografia’ di una città tra storia e attualità. La Collezione Borbottoni ed altre vedute dalle Raccolte d’Arte dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze in occasione del 150° Anniversario di Firenze Capitale”.
Con tale iniziativa, curata da Emanuele Barletti e con la partecipazione della Sezione Didattica del Polo Museale Fiorentino e la collaborazione dell’Istituto Geografico Militare, si intende proporre all’attenzione del pubblico innanzitutto la singolare collezione di 120 vedute del centro di Firenze dipinte da Fabio Borbottoni (1823-1901) in più periodi a partire dalla metà circa dell’Ottocento, che documentano la vecchia capitale del Granducato come appariva poco prima delle grandi trasformazioni urbanistiche che ne avrebbero trasformato irreversibilmente il cuore antico nonché i principali snodi viari e in buona parte il paesaggio stesso: le mura e le porte della città, l’antico quartiere del Ghetto attorno a quella che oggi è Piazza della Repubblica, i ponti cittadini che attraversano il fiume Arno sono alcuni degli elementi identificativi illustrati dal Borbottoni e pertinenti ad un assetto urbano consolidato nei secoli attraverso successive stratificazioni, poi sensibilmente modificato alle luce delle nuove esigenze imposte dall’evoluzione dei tempi.
La circostanza di Firenze Capitale non fu certo il motivo principale di tali trasformazioni, promosse a più riprese negli anni precedenti, ma certo ne accelerò il processo con la demolizione delle mura e la creazione dei viali di circonvallazione nel corso degli anni ’60 del sec. XIX secondo il piano predisposto dall’architetto Giuseppe Poggi.
Scopo dei curatori non è tanto quello di esporre pedissequamente i vari momenti di un simile passaggio storico, quanto piuttosto di evocare delle emozioni nel rapporto visivo tra la città antica, vista attraverso gli occhi di Fabio Borbottoni e di altri vedutisti presenti nelle raccolte d’arte dell’Ente, e la città attuale rivisitata nei suoi simboli cosiddetti moderni dalle fotografie realizzate appositamente per la mostra da Saverio De Meo, in un confronto quindi non necessariamente nostalgico tra passato e presente, ma impostato nell’ottica di visualizzare realtà che sono andate evolvendosi.
La partecipazione al progetto della Sezione Didattica del Polo Museale Fiorentino, con la direzione di Maria Paola Masini e l’apporto di Maria Letizia Regola ed Elisa Marchi, è volta a sottolineare il forte valore divulgativo della mostra e a promuoverla presso pubblici specifici: la scuola e le famiglie. A tal fine sarà curato un programma di visite guidate nel corso delle quali gli operatori didattici si avvarranno di una apparecchiatura informatica (touch screen) per una lettura multimediale inerente le trasformazioni subite dalla città prima e dopo l’unità d’Italia. Il percorso si svolgerà come una sorta di ‘passeggiata’ nella Firenze antica ai tempi della sua elezione a capitale guidati dalle vedute di Fabio Borbottoni, grazie alle quali sarà possibile ricostruire una storia ai più giovani spesso non nota; agli studenti in visita verrà consegnata una mappa da utilizzare in città per ritrovare i luoghi simbolo della Firenze di ieri e di oggi, immortalati anche dalle foto esposte in mostra.
La presenza inoltre dell’Istituto Geografico Militare, con cui in passato l’Ente ha condiviso importanti progetti culturali, si focalizza sull’opportunità di assicurare alla mostra fondamentali testimonianze planimetriche di Firenze che documentano i cambiamenti intervenuti nell’assetto urbanistico, in particolare, tra il 1843 e il 1870.