Fine Art Week Roma

Informazioni Evento

Luogo
VIA MARGUTTA
Via Margutta, Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
07/12/2013

ore 12 su invito

Patrocini

dalla Regione Lazio e dall’Assessorato alla Cultura Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale

Uffici stampa
EQUA
Generi
serata - evento
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La manifestazione vedrà i migliori Mercanti d’Arte Antica di Roma che presenteranno mostre a tema di dipinti, disegni, sculture, tappeti ed oggetti preziosi. Porte aperte quindi fino a tarda sera per esperti, appassionati e curiosi, per una vera e propria “Settimana dell’Arte”.

Comunicato stampa

Dal 7 al 15 dicembre si terrà la seconda edizione di Fine Art Week Roma, l’evento che riunisce dieci prestigiose gallerie di antiquariato della Capitale.
La manifestazione, patrocinata dalla Regione Lazio e dall’Assessorato alla Cultura Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale, vedrà i migliori Mercanti d’Arte Antica di Roma che presenteranno mostre a tema di dipinti, disegni, sculture, tappeti ed oggetti preziosi. Porte aperte quindi fino a tarda sera per esperti, appassionati e curiosi, per una vera e propria “Settimana dell’Arte”:
Dislocate nei luoghi più affascinanti della città eterna come Via Margutta, Via del Babuino, Piazza di Spagna, Via della Lupa fino a Corso Rinascimento, le Gallerie, attraverso Fine Art Week Roma, invitano a visitare le preziosità esposte per sostenerne lo straordinario patrimonio.
Le gallerie d’arte romane rappresentano, infatti, una ricchezza inestimabile: storia, tradizione, professionalità ed eccellenza, unite ad opere di grande valore, fanno sì che gli antiquari di Roma vengano riconosciuti in tutto il mondo per il proprio prestigio.

Roma è la protagonista di questo viaggio nell’arte. Le sue vedute di Roesler Franz reinterpretate dal fotografo Fabio De Benedettis; la Roma dei Papi con gli Orologi appartenuti alla Famiglia Borghese; la riscoperta dei primitivi romani con i disegni di artisti internazionali diretti dall’inglese William Young Ottley, arrivati a Roma alla fine del Settecento. E ancora, i paesaggi realizzati a Roma da artisti provenienti da ogni luogo d'Italia e d'Europa e i disegni acquerellati probabilmente tratti dalla mano di Dell’Era durante la sua permanenza romana. Ammireremo anche le nature morte eseguite dai principali interpreti italiani del Seicento e del Settecento, l’India con le scene di caccia nelle incisioni tratte dal manoscritto del Capitano Thomas Williamson, dedicato al Re Giorgio III e disegnate da Samuel Howett. Infine, l’Olanda con una rara collezione di velluti e tappeti realizzati durante il periodo tra il 1910 e il 1930 conosciuto con il nome di Amsterdamse School.

Di seguito elenco delle mostre presso ciascuna galleria (ordine alfabetico per galleria)

1) Francesca Antonacci
BRITISH EMPIRE: Scene di caccia in India nel 1807
Raro gruppo di 40 incisioni acquerellate a mano raffiguranti la caccia in India nel XIX secolo.
Le incisioni originali sono tratte dal manoscritto del Capitano Thomas Williamson, dedicato al Re Giorgio III e disegnate da Samuel Howett a Londra nel 1807.
Questo raro album, eseguito al tempo del'Impero Britannico, mostra al pubblico la vita, i costumi, le abitudini e gli scenari di caccia selvatica in India.
Le 40 incisioni mostrano numerosi dettagli sulla caccia alla tigre, al cinghiale, al leopardo, all'orso, al bufalo nonché sulla cattura degli elefanti e la ferocia dei rinoceronti. riportandoci a tempi lontani e ad un mondo ormai scomparso.
Il susseguirsi delle scene ricche di animali scalpitanti, feriti e sfuggenti all'uomo, gli indigeni su cavalli imbizzarriti cosi come la ricchezza dei dettagli e la bellezza dei luoghi, ci illude di ascoltare il suono, le urla e le grida, persino i profumi di quei luoghi magici e coinvolgenti.

2) Paolo Antonacci Antichità S.r.l.
OMAGGIO A ETTORE ROESLER FRANZ
La ‘sua’ Roma attraverso gli scatti di Fabio De Benedettis
La mostra ha come tema le vedute romane di Ettore Roesler Franz (1845-1907) reinterpretate dallo sguardo acuto del fotografo Fabio De Benedettis, il quale, partendo dalle opere del grande acquarellista, fa rivivere il passato nel presente attraverso un originale e personale processo di sovrapposizione di immagini.
Il processo creativo dell’artista parte dagli storici acquerelli del pittore romano, il quale, con il suo pennello, intendeva rappresentare la parte della Roma che andava scomparendo nella furia di rinnovamento della città, in seguito all’unità d’Italia. Caratteristica di Roesler Franz era quella di focalizzare l’attenzione non sui monumenti famosi della capitale ma sui cosiddetti “paesaggi minori” quali vicoli, piazze e gli argini del Tevere, animati sempre da personaggi del “popolino” intenti nelle loro attività quotidiane.
Fabio De Benedettis, partendo da queste vedute, è andato a ricercare l’esatto punto di vista in cui il pittore pose il suo cavalletto, ricostruendo con minuziosità le vedute senza trascurare alcun dettaglio, comprese le condizioni climatiche presenti nelle varie scene.
Dalla sovrapposizione della fotografia contemporanea sull’acquerello, De Benedettis è riuscito a fondere, con un sapiente gioco di rimandi, personaggi di ieri e di oggi ottenendo un inedito effetto di “macchina del tempo.”
Molti sono gli accostamenti curiosi ed inusuali come ad esempio un tram su viale Trastevere affiancato da un antico carretto trainato da un asinello.

3) Gallerie Benucci
ANTICHI OROLOGI NELLA ROMA DEI PAPI
La Galleria esporrà tre orologi del XVII secolo: si tratta di un Orologio in legno scolpito intagliato e dorato proveniente dalla famiglia Borghese nella metà del XVII secolo e di due e orologi notturni realizzati dai Fratelli Campani Roma del secondo quarto del XVII secolo.

4) Galleria Berardi
SARTORIO. Mito e Modernità
La Mostra “SARTORIO. Mito e Modernità” vuole restituire al pubblico una serie di opere, in gran parte inedite o non visibili da lungo tempo, di Giulio Aristide Sartorio (1860 - 1932) sottolineandone il dualismo tra la sua essenza classicista e l'aspetto più innovativo e sperimentale.
Le varie sezioni della mostra indagano i molteplici aspetti di Sartorio: l'Arte del Paesaggio, dedicato alla campagna romana che è stata fonte di ispirazione continua negli anni; la Pittura di Idee che vide Sartorio leader della stagione simbolista a Roma; il raffinato Sartorio animalier, attratto dalla possibilità di raffigurare animali esotici tra naturalismo e simbolismo; la Decorazione, che lo ha visto artefice del linguaggio ufficiale della nuova Italia; le tranche de vie dedicate alla Grande Guerra, sorprendentemente sempre diverse ed efficaci; un Artista in movimento, per la prima volta sono indagati cronologicamente gli spostamenti del maestro e le conseguenti occasioni di trovare motivi pittorici sempre nuovi; Il “paradiso inaspettato” che ha ispirato la pittura di luce a Fregene, uno dei momenti espressivi più sereni del maestro.

5) Danon
DE AMSTERDAMSE SCHOOL
Velluti e tappeti modernisti 1910-1930
DANON presenta una rara collezione di velluti e tappeti realizzati durante il periodo conosciuto con il nome di Amsterdamse School, il movimento architettonico e artistico sviluppatosi in Olanda tra il 1910 e il 1930.
Collegato con il Bauhaus e l'Espressionismo attivi in Germania, il design olandese tendeva a sviluppare forme e disegni che rappresentassero più i sentimenti e le emozioni che il mondo esterno.

6) Alberto Di Castro
WILLIAM YOUNG OTTLEY
Viaggio da Roma alla riscoperta dei primitivi
La mostra espone un gruppo di disegni di artisti internazionali diretti dall’inglese William Young Ottley (Thatcham 1771 - Londra 1836), arrivati a Roma alla fine del Settecento. Ottley, insieme a Flaxman, Humbert de Superville detto il Giottino, Sartain e altri, attraversano l’Italia in un viaggio affascinante alla riscoperta dei Primitivi.

7) Alessandra Di Castro
ROMANITA’
La ricostruzione della vicenda artistica di Giovan Battista Dell’Era, uno dei maggiori artisti neoclassici ed europei, a dispetto del cospicuo fondo di disegni conservato presso il Museo Civico della Torre di Treviglio (222 disegni studiati in Calbi, Frabbi 1993-1997) e delle ulteriori testimonianze sia pittoriche sia grafiche sparse in musei e collezioni private, attende ancora, nonostante gli studi davvero fondamentali e circostanti di Emilia Calbi (Giovan Battista Dell’Era 2000), approfondimenti ulteriori, che diano modo di contestualizzare meglio l’arte di questo grande artista sulla cosmopolita e fervida ribalta artistica romana di fine Settecento, e di sviscerarne sino in fondo, quelle prerogative stilistiche ad oggi non ancora del tutto chiarite. In questa prospettiva si configura di grande interesse il ritrovamento di questi due monumentali disegni acquerellati e, probabilmente alla mano di Dell’Era, verso la fine della lunga permanenza romana che va dal 1785 al 1798.

8) Galleria Cesare Lampronti
LA NATURA MORTA ITALIANA TRA XVII E XVIII SECOLO
La Galleria presenta una vasta selezione di nature morte eseguite dai principali interpreti italiani tra Sei e Settecento.
Il nucleo di opere esposte consentirà di seguire lo sviluppo di questo genere nell'arco di circa due secoli, osservando il passaggio dalla 'nature morta in interni' alle composizioni di frutta e fiori in giardini e terrazze nobiliari. Tale fondamentale innovazione sarà apprezzabile nelle opere di Michelangelo del Campidoglio e Abraham Brueghel che, muovendosi dai risultati di Michelangelo Cerquozzi, si lasciano alle spalle la natura morta di tipo 'caravaggesco' per aprirsi a risultati pienamente barocchi.

9) Fabio Massimo Megna
A ROMA! - Il Paesaggio tra '600 e '700
La mostra prevede l'esposizione di dipinti (olio, tempera, acquarello) di paesaggio realizzati a Roma da artisti provenienti da ogni luogo d'Italia e d'Europa: cerca di spiegare la centralità della Città Eterna nella formazione di giovani pittori affascinati dall'antichità e dalla magnificenza romane; cerca di avvicinare esperienze artistiche diverse che sembrano fatalmente confluire in un linguaggio comune, europeo.

10) Galleria Carlo Virgilio & C.
PRIMA IDEA. Studi e bozzetti dal XVII al XIX secolo
La mostra raccoglierà una ventina di opere ad olio, studi, bozzetti, modelletti, preparatori per dipinti finiti di dimensioni maggiori spesso noti e conservati in collezioni pubbliche. Saranno esposte opere tra gli altri di Bernardino Nocchi, Louis Gauffier, Vincenzo Camuccini, Achille-Etna Michallon, Francesco Podesti, Gerolamo Induno.