Fernando Botero – Via Crucis. La Pasión de Cristo

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO REALE
Piazza del Parlamento 1, Palermo, Italia
Date
Dal al

Da lunedì a giovedì dalle ore 8.15 alle ore 17.40 (ultimo biglietto ore 17.00)

Da venerdì a domenica e i festivi apertura ore 8.15 e chiusura straordinaria alle ore 21 (l’ultimo biglietto sarà emesso alle ore 20).

Attenzione: da venerdì 26 giugno la mostra aprirà alle ore 8.15 e chiuderà alle 17.40 (ultimo biglietto emesso ore 17); la chiusura straordinaria resterà valida, comunque, per il sabato e la domenica fino al prossimo 30 settembre 2015.

Vernissage
21/03/2015
Contatti
Sito web: http://www.boteroapalermo.it/
Biglietti

intero 6 € ridotto 3 € (Ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni)

Artisti
Fernando Botero
Generi
arte contemporanea, personale
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Donate dall’artista al Museo di Medellin, sua città natale, nel 2012 le opere rappresentano uno dei grandi temi dell’arte fin dal XVI secolo.

Comunicato stampa

La mostra “Via Crucis. La Pasión de Cristo” di Fernando Botero sbarca a Palermo. Dopo aver fatto tappa a New York, Medellin, Lisbona e Panama, la mostra (costituita da 27 dipinti ad olio e 34 disegni) sarà ospitata nelle Sale di Duca di Montalto del Palazzo Reale dal 21 marzo al 30 settembre 2015. Promossa dall’Assemblea regionale siciliana, dalla Fondazione Federico II e dal Museo colombiano di Antioquia quella di Palermo sarà l’unica tappa italiana.
Donate dall’artista al Museo di Medellin, sua città natale, nel 2012 le opere rappresentano uno dei grandi temi dell’arte fin dal XVI secolo. “Poi cominciò gradualmente a scomparire e, al tempo della rivoluzione francese, era praticamente scomparso. Oggi è inesistente”, ha spiegato l’artista a Beatriz Manz, docente di Geografia e Studi Etnici all’Università di Berkeley. “Non sono religioso, ma questo tema ha una bellissima tradizione artistica. A quei tempi, i pittori mescolavano la realtà quotidiana con la Storia (…) Mi sono preso la stessa libertà di mescolare certe realtà latinoamericane col tema biblico”.
Sull’apparizione dello stesso artista ne “Il bacio di Giuda”, Botero ha aggiunto: “Un’altra tradizione era quella di dipingere il proprio ritratto all’interno dei temi biblici. Masaccio accanto a Gesù nella Cappella Brancacci a Firenze, Pinturicchio negli affreschi di Siena e Michelangelo nel Giudizio Universale alla Cappella Sistina e via dicendo. Ho indossato il miglior vestito della festa per apparire accanto a Cristo. Non poteva essere diversamente”. Come nei dipinti su Abu Ghraib del 2005, anche qui crudeltà e dramma si espandono in forme rassicuranti, solide. Il corto circuito è assicurato e le tele già si attestano come momento cruciale dell’intera produzione boteriana.
La “Passione di Cristo” secondo Botero, intende fornire una riflessione sul dramma della passione e morte di Gesù Cristo, e il lavoro presentato dimostra un cambiamento nelle motivazioni dell’artista, pur mantenendo la forza del proprio stile. “Ho fatto queste opere – spiega l’artista colombiano – perché è un momento fondamentale della vita di Gesù e perché è un argomento che è andato scomparendo poco a poco nella storia della pittura: non ci sono elementi satirici in questo lavoro che è pervaso di grande rispetto”.
Nelle prossime settimane saranno comunicati maggiori dettagli.