Fernand Léger! Yves Klein Niki de Saint Phalle Keith Haring

Mostra dedicata al forte legame storico e artistico tra l’opera di Léger e la generazione di artisti francesi che lo ha immediatamente seguito, definiti Nuovi Realisti.

Comunicato stampa

Dopo il quadriennio che ha visto La Venaria Reale - complesso barocco
monumentale alle porte di Torino, tra i siti culturali più visitati in Italia -
protagonista di un intenso dialogo con la Tate di Londra, il Consorzio delle
Residenze Reali Sabaude, guidato da Michele Briamonte e Chiara
Teolato, si pone ora in rapporto con la Francia: secondo la visione del
Consorzio, la Reggia di Venaria si posiziona così sempre più come fulcro culturale
internazionale e interlocutore di rilievo per le istituzioni estere, connotando il suo
ruolo come nodo centrale nella geografia culturale europea.
Il 27 settembre 2025 apre al pubblico la mostra Fernand Léger! Yves
Klein, Niki de Saint Phalle, Keith Haring…, ospitata fino a domenica 1°
febbraio 2026 alle Sale delle Arti della Reggia di Venaria, dedicata a Fernand
Léger e al legame e all’influenza che ha avuto sul movimento dei Nuovi Realisti
presentando 70 opere in tutto.
La mostra è co-organizzata dal Consorzio delle Residenze Reali
Sabaude, dal Grand Palais Rmn, dai Musées nationaux du XXe siècle
des Alpes-Maritimes / Musée national Fernand Léger di Biot e dal
Musée d’Art Moderne et d’Art Contemporain (MAMAC) di Nizza, in
collaborazione con Manifesto Expo e MondoMostre.

L’iniziativa conferma la volontà del Consorzio - che coordina la valorizzazione
delle Residenze Reali Sabaude del Piemonte, già Patrimonio Mondiale
dell’Umanità Unesco, oltre ad essere parte dell’Associazione delle Residenze Reali
Europee (ARRE) - di farsi promotore di una rete europea di scambi che
toccheranno Torino, Parigi e Lione con l’intento di costruire una serie di
collaborazioni che nel biennio 2025-2026 si estenderà dall’Italia alla
Francia, con altre attività di comunicazione ed eventi espositivi come la mostra
Da Matisse a Bacon, prevista da ottobre 2026 a febbraio 2027 sempre alla
Reggia di Venaria, con opere del XX e XXI secolo provenienti dal Museo di Belle
Arti di Lione.

Basata principalmente sulle collezioni del Musée national Fernand Léger di Biot e
del Musée d’Art Moderne et d’Art Contemporain (MAMAC) di Nizza, a cui si
aggiungono prestigiosi prestiti dal Centre Pompidou e dagli Archivi Yves Klein di
Parigi, la mostra riunisce oltre 30 opere di Fernand Léger (Argentan 1881 -
Gif-sur-Yvette 1955), pioniere dell’arte moderna, a stretto confronto con
artisti delle avanguardie europee e americane attivi dagli anni
Sessanta a oggi. Il percorso espositivo permette di mettere in evidenza il forte
legame storico e artistico tra l’opera di Léger e la generazione di artisti francesi che
lo ha immediatamente seguito, definiti Nuovi Realisti, presentando 70 opere
in tutto.
Lanciato nel 1960 dal critico d’arte Pierre Restany, il movimento dei Nuovi
Realisti riunisce artisti come Arman (1928-2005), César (1921-1998),
Raymond Hains (1926-2005), Yves Klein (1928-1962), Martial Raysse
(1936), Daniel Spoerri (1930) e Niki de Saint Phalle (1930-2002) che si
dedicano agli oggetti di uso quotidiano della società dei consumi e dell’estetica
della strada. Il loro approccio non mira alla rappresentazione del reale, ma alla sua
appropriazione poetica.
Il rapporto con l’oggetto occupa un posto centrale, ma la mostra mette a fuoco
anche altre tematiche, tra cui la rappresentazione della società del tempo
libero, l’arte nello spazio pubblico e la costruzione di un’arte
accessibile a tutti e al passo con i tempi, nonché i processi creativi e
l’importanza del lavoro collettivo.
Fervente ammiratore dell’opera di Léger, Pierre Restany, presente con Raymond
Hains all’inaugurazione del Musée Fernand Léger a Biot nel maggio 1960, avrebbe