Federico Guida – Arbor

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE STELLINE
Corso Magenta 61, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì – domenica, h. 10.00-20.00 (chiuso il lunedì)
Ingresso gratuito, secondo le normative vigenti di accesso a musei e spazi espositivi

Vernissage
09/11/2022

su invito

Artisti
Federico Guida
Curatori
Mimmo Di Marzio
Uffici stampa
IRMA BIANCHI, STUDIO BONNEPRESSE
Generi
arte contemporanea, personale

Torna la grande pittura contemporanea alla Fondazione Stelline di Milano con la mostra “Federico Guida. Arbor”, che prende il nome dalla radice latina di Albero e presenta grandi opere inedite in cui convivono trascendenza e umanità, scienza, religiosità e storia.

Comunicato stampa

Torna la grande pittura contemporanea alla Fondazione Stelline di Milano con la mostra “Federico Guida. Arbor”, che prende il nome dalla radice latina di Albero e presenta grandi opere inedite in cui convivono trascendenza e umanità, scienza, religiosità e storia. L’esposizione, a cura di Mimmo di Marzio, occupa gli spazi della Sala del Collezionista e del Quadriportico del Chiostro dal 10 novembre all’11 dicembre 2022 ed è visitabile nel Quadriportico fino all’8 gennaio 2023.

Il percorso espositivo presenta la produzione più recente dell’artista che oltrepassa la tradizione pittorica e si appropria di stili e linguaggi dell’installazione. Attraverso le sue opere Guida indaga la simbologia della croce come “albero genealogico” e fondamento della condizione umana, ricerca il continuo equilibrio tra la verticalità ascendente verso il mistero del divino e l’orizzontalità terrena del quotidiano e della vanitas.

L’elemento formale della croce, che ricorre nelle opere, è una citazione dei crocifissi sagomati medievali di Giotto e Cimabue conservati a Firenze, e diventa la superficie pittorica per una narrazione composita in cui si intrecciano simbologia e narrazione, astratto e figurazione. Ogni installazione, dipinti ad olio su lino applicati su legno, assume una valenza fortemente concettuale che intreccia i valori del sacro e del profano.

In ogni opera convivono forti contrasti che smuovono sentimenti profondi: il sofferente ritratto di una madre, la crudezza della carne oltraggiata, l’illusione trompe l'oeil del legno, i tormenti astratti della tela, sublimano in immagini cosmiche, galassie, eclissi, nebulose creando una tensione verso l’Assoluto e mutando le installazioni in rappresentazioni totemiche dell’esistenza.

L’esposizione è accompagnata da un corposo catalogo in italiano e inglese edito da Prearo a cura e con testi di Mimmo di Marzio.

La mostra è organizzata dalla Fondazione Stelline in collaborazione con The Bank Contemporary Art Collection, importante collezione che raccoglie rilevanti testimonianze, e svolge una precisa ricerca sulle nuove tendenze pittoriche in Italia con sporadiche ma significative incursioni sulla pittura internazionale. The Bank da sempre rivolge una particolare attenzione al genere figurativo tornato con forza di grande attualità; la rassegna dedicata a Federico Guida si caratterizza quindi come una nuova tappa del percorso rivolto alla promozione e valorizzazione dell’arte italiana. La collezione riunisce oggi oltre cento artisti contemporanei ed è concepita come un organismo che cresce, evolve e si trasforma per far conoscere il loro lavoro in ambito nazionale ed europeo.

Federico Guida, nato a Milano nel 1969, dove vive e lavora, dipinge e disegna da sempre, passione trasmessagli dal nonno e dal padre. Frequenta l’Accademia di Brera e lavora nello studio del pittore Aldo Mondino. La sua pittura è incentrata sulla figura umana, su persone comuni, lungi dalla ricerca della bellezza estetica. Vanta una solida preparazione tecnica e un linguaggio figurativo ricco di connotazioni personali. Si esprime attraverso la fotografia, i colori a olio, le vernici, l’acrilico, il gesso e la stoffa. I corpi umani nudi, immortalati in pose contorte ed intrecciate, spingono a meditare sul dramma dell’esistenza umana, addolcito dalla naturale morbidezza della carne che emerge nella lezione sulla luce appresa da Caravaggio. Ha raccontato le notte milanese, i manicomi, relitti giovani e vecchi, lungo un cammino personale e unico in un continuo perfezionamento stilistico e con attenzione costantemente rivolta al corpo e all’anima dell’uomo. Numerose le mostre nazionali e internazionali, sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche.