Fair Play

Informazioni Evento

Luogo
MAXXI - MUSEO DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
Via Guido Reni 4a, Roma, Italia
Date
Dal al

martedì-mercoledì-giovedì-venerdì-domenica 11.00-19.00
sabato 11.00-22.00; Chiuso lunedì

Vernissage
22/10/2014

ore 19,30 su invito

Contatti
Email: allegraseganti@yahoo.it
Biglietti

ingresso libero

Patrocini

La mostra è promossa dal Dipartimento per gli affari regionali, le autonomie e lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
in collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo e il MAXXI -Museo nazionale delle arti del XXI secolo
con il patrocinio di: Mibac , CONI, CIP
con l’adesione di: Torino Capitale Europea dello Sport 2015, Fondazione Giulio Onesti,
si ringrazia: Museo del tempo - Expo 2015, AssoSport.
Il catalogo è edito da Silvana Editoriale
Sponsor: Sistema Gioco Italia, Panathlon, Lotto Sport Italia, Rimini Wellness

Editori
SILVANA EDITORIALE
Artisti
Guido van der Werve, Marzia Migliora, Salla Tykkä, Robin Rhode, Paolo Canevari, Ali Kazma, Hilla Ben Ari, Christian Jankowski, Roman Signer, Nilbar Gϋreş
Curatori
Paola Ugolini, Cristiana Perrella
Generi
arte contemporanea, collettiva, new media
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La mostra raccoglie più di 20 opere video, realizzate da artisti di diverse generazioni e nazionalità che raccontano lo sport nelle sue diverse accezioni: da un punto di vista antropologico, sociale, educativo, economico e culturale.

Comunicato stampa

Apre giovedì 23 ottobre 2014 presso lo Spazio D e il Corner D del MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo la mostra FAIR PLAY Arte, sport e video oltre limiti e confini che presenta 18 artisti di diverse generazioni e nazionalità, le cui opere video raccontano lo sport nelle sue diverse accezioni: antropologica, sociale, educativa, economica e culturale.
Promossa dal Dipartimento per gli affari regionali, le autonomie e lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in collaborazione con il MAXXI -Museo nazionale delle arti del XXI secolo e l’Istituto per il Credito Sportivo in occasione del semestre di Presidenza italiana dell'Unione Europea, la mostra è curata da Cristiana Perrella e Paola Ugolini.

Inaugurata in occasione del Consiglio Informale dei Ministri dello Sport dell’UE, la mostra presenta i video che la compongono tutti insieme, visibili in un unico colpo d’occhio, in uno spazio oscurato e non diviso di circa 450 mq. L’idea curatoriale è di predisporre un allestimento "aperto" di grande impatto visivo che, pur rispettando l'individualità di ogni opera esposta, allo stesso tempo componga un mosaico collettivo di immagini. I visitatori potranno poi muoversi nello spazio, indossando cuffie audio, e concentrarsi sui singoli lavori.

Lo sport, pur avendo una storia antichissima, è divenuto un fenomeno di massa soltanto con l’evolversi della società post-industriale, quando si è stabilità un’alleanza globale tra questo e la televisione. La presenza dei media ha trasformato e trasforma il mondo dello sport, dilatandone l’interesse ben oltre i confini di coloro che lo praticano o che ne sono appassionati, ampliandone i significati simbolici. Allo stesso tempo, inevitabilmente, lo trasforma in sport-spettacolo, innescando processi economici e sociali, sia positivi che negativi, di portata globale.
La scelta di concentrare la mostra FAIR PLAY sul linguaggio video tiene dunque conto di questo rapporto ormai inscindibile tra televisione e sport, che vede nell’immagine mediale la forma più “naturale” o comunque consueta di rappresentazione dell’attività atletica. Nell’utilizzarla, gli artisti spesso ne scardinano le regole, cercano al suo interno possibilità di narrazioni diverse, critiche o poetiche, giocano con i generi televisivi e li sovvertono. In tale contesto, è centrale la presenza di Zidane, un ritratto del XXI secolo, opera molto nota degli artisti Douglas Gordon e Philippe Parreno, presentata in forma di videoinstallazione che introduce alla mostra. Un lavoro sul mito e sull’icona nella società dello spettacolo che si concentra, grazie alla tecnologia, sull’aspetto più umano e meno epico della pratica sportiva.

Tra le opere in mostra quelle dell’artista israeliana Hilla Ben Ari, che nel video Horizontal Standing mostra come sia possibile praticare lo sport con grazia, disciplina ed eleganza nonostante l’handicap fisico, tema che ritorna anche nel video di Annika Larsson (Blind), dove due squadre di non vedenti si affrontano su un campo di calcio con destrezza. Il superamento di barriere e discriminazioni di cultura, razza, genere, reso possibile dalla stessa pratica sportiva, è al centro anche dei video di Mark Bradford (Practice), nel quale l’artista gioca a basket con una crinolina che ne impaccia i movimenti ma che non per questo rinuncia ad andare a canestro, e di Salla Tykkä (Power), dove un uomo e una donna tirano di boxe in uno scontro che si fa metafora della vita.
La tematica sociale fa da sfondo anche al video di Paolo Canevari Bouncing Skull, ambientato a Belgrado, nel quale un ragazzino palleggia con un teschio come fosse un pallone lasciando incontrare tragicamente il mondo dell’infanzia con la crudeltà della vita reale. Lo sport come gioco, ma anche come strumento di possibile riscatto sociale, torna nel video Street Gym di Robin Rhode, che documenta una performance dell’artista sudafricano alle prese con gli esercizi ad una sbarra da ginnastica immaginaria, disegnata con il gesso bianco su un marciapiede.
Sulle diversità culturali insiste l’artista turca Nilbar Güres che in Unknown sports rivela con sottile ironia come in molte culture lo sport non sia ancora considerato un’attività adatta per le donne, mentre Ali Kazma in Bodybuilding (presentato nel Padiglione della Turchia all’ultima Biennale di Venezia) racconta i momenti salienti di una competizione di culturisti, tra corpi che sembrano artificiali e luci della ribalta, mostrando l’importanza dello spettacolo nelle manifestazioni sportive di questo genere.
Ironia e paradosso caratterizzano i video di Roman Signer (Kayak), alle prese con una corsa in canoa sul selciato di una strada di campagna, e di Guido Van Der Werve (Nummer dertien, effugio C), nel quale l’artista corre attorno alla sua abitazione in Finlandia per dodici ore sfidando la propria resistenza fisica. Ambientato in alcuni dei più importanti musei tedeschi, il video di Florian Slotawa (Museum Sprints) mostra l’artista che percorre a grande velocità le sale dove sono presenti celebri opere d’arte nel tentativo di superare il proprio record personale mentre Infinity di Uri Tzaig si focalizza sui movimenti di alcuni danzatori intenti a passarsi la palla in un gioco di cui non si intuiscono le regole, mentre spazio e tempo si dilatano.
L’azione sportiva si carica di significati simbolici nei video di Marzia Migliora (Forever Overhead), con la figura del tuffatore che segna il passaggio da una dimensione esistenziale ad un’altra in riferimento all’iconografia classica, e di Christian Jankowski che in Heavy Weight History documenta, come fosse una trasmissione televisiva, l’evento “artistico-storico-sportivo” che vede un gruppo di campioni polacchi di sollevamento pesi innalzare alcuni dei monumenti più significativi di Varsavia, giocando quindi con il peso reale e metaforico della storia.
Infine, a sottolineare il ruolo del pubblico e degli stadi nelle manifestazioni sportive, vi sono i video di Stephen Dean (Volta), dove protagonisti sono riti e gesti propiziatori di una tifoseria calcistica, e di Grazia Toderi (Il decollo), nel quale uno stadio ripreso dall’alto e animato da fasci di luce si trasforma in una sorta di scintillante veicolo spaziale.

La mostra è promossa dal Dipartimento per gli affari regionali, le autonomie e lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
in collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo e il MAXXI -Museo nazionale delle arti del XXI secolo
con il patrocinio di: Mibac , CONI, CIP
con l’adesione di: Torino Capitale Europea dello Sport 2015, Fondazione Giulio Onesti,
si ringrazia: Museo del tempo - Expo 2015, AssoSport.
Il catalogo è edito da Silvana Editoriale

Sponsor: Sistema Gioco Italia, Panathlon, Lotto Sport Italia, Rimini Wellness.