Fabrizio Plessi – Il flusso della Ragione

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DELLA RAGIONE
Piazza Delle Erbe , Padova, Italia
Date
Dal al

9-18, chiuso i lunedì non festivi, il 25 e 26 dicembre, 1 gennaio

Vernissage
27/10/2012

ore 18

Biglietti

intero euro 8,00; ridotto euro 4,00: per gruppi (minimo 10 persone); ridotti di legge; per chi esibisce il biglietto d’ingresso alla Cappella degli Scrovegni; ridotto speciale euro 3,00: scolaresche, Tessera RAM, per chi esibisce biglietto ArtePadova; biglietto gratuito: bambini fino ai 6 anni; gratuità di legge

Patrocini

In collaborazione con
Università degli Studi di Padova – dBC Dipartimento dei Beni Culturali, Archeologia, Storia dell’arte, del Cinema e della Musica

con il patrocinio di
MIBAC- Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Regione del Veneto

con il sostegno di
Camera di Commercio Padova
Fondazione ANTONVENETA
Argos Energia Gas and Power

sponsor tecnici
Peruzzo Industrie Grafiche S.p.a.
Gruppo Pellegrini Ricoh imagine. change
OTT ART
Marcolongo pubblicità – comunicazione esterna srl
Targetdue s.r.l.

media partner
Il Mattino di Padova
La Tribuna di Treviso
La Nuova di Venezia e Mestre
Il Corriere delle Alpi

Artisti
Fabrizio Plessi
Curatori
Annamaria Sandonà
Uffici stampa
STUDIO LAVIA
Generi
arte contemporanea, personale
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Il progetto di Fabrizio Plessi crea un dialogo emozionante tra il linguaggio del segno e quello del video, attraverso i quali ha preso forma la storia della sua espressione.

Comunicato stampa

Nell’ambito di RAM, il format dedicato ai linguaggi artistici contemporanei, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova, propone al Palazzo della Ragione dal 27 ottobre 2012 al 24 febbraio 2013 il grande evento Il flusso della Ragione, una mostra dedicata a FABRIZIO PLESSI, tra i più noti ed apprezzati artisti italiani contemporanei.
Il progetto di Fabrizio Plessi crea un dialogo emozionante tra il linguaggio del segno e quello del video, attraverso i quali ha preso forma la storia della sua espressione.

Una grande videoinstallazione, protesa nello spazio di una delle più eminenti testimonianze architettoniche della Padova medievale, viene percorsa nella sua intera struttura da due diverse “correnti”. L’una è creata dall’affastellarsi di centinaia di fogli, che registrano la genesi progettuale delle opere che hanno reso celebre l’artista; l’altra da un’ininterrotta sequenza di monitor, che rimanda la vibrazione visiva dell’acqua, del fuoco, della lava e del loro incessante fluire.

L’energia degli elementi primari è da sempre al centro del ricercare di Plessi: l’artista mette in scena un suo personale “teatro del mondo”, che sottende una riflessione sull’infinito del pensiero umano e le origini del nostro stesso immaginario.

Il percorso della mostra si snoda come un “flusso” di pensieri su carta, a testimoniare modifiche, abbandoni, schizzi anche occasionali, l’insorgere di un’idea impellente, nei carnet, in cui si susseguono le evoluzioni del progetto iniziale, pensieri segreti, non destinati al pubblico, ma che ora vengono presentati allo scopo di far vedere il lavoro principale dell’artista che è quello della progettazione.

«Ne Il flusso della Ragione – afferma l’Assessore alla Cultura Andrea Colasio – l’artista inscena un confronto irripetibile tra il suo operare, che trova nella modernità tecnologica il suo strumento privilegiato, ed il cuore civile e politico della Padova medievale: Palazzo della Ragione».

L’allestimento contemplerà alcune macchine fotocopiatrici realizzate dal Gruppo Pellegrini, che permetteranno di stampare le riproduzioni fotostatiche dei progetti in mostra o di acquisirne l’immagine attraverso l’invio email. Attraverso la tecnologia del QR-code, il visitatore avrà inoltre la possibilità di visualizzare sul web l’opera finale realizzata dall’artista.

Il flusso della Ragione si pone come indagine sul funzionamento del pensiero creativo, in cui l’idea progettuale rappresenta lo scheletro costitutivo dell’opera.

Mostra a cura di Annamaria Sandonà.