Fabrizio Parachini – thirty time

Informazioni Evento

Luogo
MEB ARTE STUDIO
Via San Giovanni n° 26 28021 , Borgomanero, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
13/12/2025

ore 18

Artisti
Fabrizio Parachini
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra dedicata all’artista Fabrizio Parachini ed ai suoi trent’anni di carriera iniziata con la prima esposizione personale allestita presso la Pinacoteca Villa Soranzo di Varallo Pombia.

Comunicato stampa

La MEB Arte Studio, ha il piacere di invitarvi all'inaugurazione dell'ultima mostra del 2025 dedicata all'artista Fabrizio Parachini ed ai suoi trent'anni di carriera iniziata con la prima esposizione personale allestita presso la Pinacoteca Villa Soranzo di Varallo Pombia.

E' questa la seconda mostra che la MEB Arte Studio dedica alla figura di Fabrizio Parachini, dopo la sua personale tenutasi presso il nostro spazio espositivo nel 2022.

Per l’occasione verranno esposte una silloge di opere realizzate negli anni, espressioni delle diverse tematiche, e tipologie formali, affrontate e sviluppate dall’artista nel corso della propria attività. Trittici, Dittici e Unici sono opere costituite da tavole lignee monocrome, quadrate e rettangolari, di piccole dimensioni (20-25 cm) che mettono in relazione colori evocativi concettualmente imparentati tra di loro: nero e ocra rossa (i primi due colori utilizzati dall’uomo), i diversi gialli simbolo della luce, i colori biblici viola, porpora, rosso scarlatto. Sono vere e proprie realtà installative, punti focali, che condizionano attivamente lo sguardo dell’osservatore. I Dittici Pendantsono realizzati in nero e oro oppure blu oltremare e oro e sono appesi più in alto degli altri (180 cm circa) e inclinati verso lo spettatore. I Reticoli, pezzi unici o polittici, sono acrilici su tavola la cui superficie è percorsa da segmenti lineari, in lievissima differenza di colore dal fondo, disposti in un reticolo a maglia quadrata irregolare. Devono essere letti come virtuali porzioni di muro assunti al ruolo di opere grazie a un intervento grafico minimo frutto di un gesto elementare: tracciare ripetutamente un segmento incrociato con altri segmenti. Le Fughe prospettiche e le Pagine sono opere realizzate sia su tavola, quindi stabilmente collocate a parete, che su fogli di materiale sintetico sovrapposti irregolarmente e lasciati fluttuare liberamente nello spazio (le Pagine, appunto). In entrambi i casi le loro superfici sono percorse da sciami di linee verticali policrome (le linee e le loro ombre), rappresentazioni della memoria visiva, astratta, di volumi immaginari visti in “fughe prospettiche” inusuali.

Sono tutte opere che, nel progetto poetico dell’artista, devono interagire attivamente con i muri e con l'ambiente che le accolgono facendo nascere nell’osservatore una personale percezione, e idea, dello spazio.