Eugenia Grassi – Skin Experience

Informazioni Evento

Luogo
BIBLIOTECA CIVICA
via Marliani 3, Busto Arsizio , Italia
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì 9.00-19.00, sabato 9.00-18.00.

Vernissage
01/06/2013

ore 18

Artisti
Eugenia Grassi
Curatori
Veronica Azimonti
Generi
fotografia, personale
Loading…

La mostra si inserisce all’interno della manifestazione Spazio Arte Giovani, dedicata alla presentazione di artisti, curatori, scrittori e poeti.

Comunicato stampa

Sabato 1 giugno alle ore 18:00, alla Biblioteca Comunale di Busto Arsizio verrà inaugurata la mostra fotografica Skin Experience, un progetto di Eugenia Grassi sul tema dell'identità, curata da Veronica Azimonti, e con un racconto di Francesca Scotti scritto appositamente per l'occasione.

La mostra – visitabile fino al 30 giugno – si inserisce all'interno della manifestazione Spazio Arte Giovani, dedicata alla presentazione di artisti, curatori, scrittori e poeti.
Di seguito il testo critico elaborato dalla curatrice Veronica Azimonti e le biografie delle tre giovani coinvolte nel progetto.

PER INFORMAZIONI

Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 9.00-19.00, sabato 9.00-18.00.
Biblioteca Comunale di Busto Arsizio, via Marliani 7 – Ingresso libero
telefono 0331 635 123 | mail [email protected]

È possibile consultare l'intero progetto al seguente indirizzo web: http://www.flickr.com/photos/skinexperience/

SKIN EXPERIENCE – testo critico

Trucco, vernice, occhiali da sole, argilla, strani abiti e oggetti costruiti o trovati in casa: sono queste le basi di partenza per le fotografie di Eugenia Grassi. Si potrebbe pensare a semplici travestimenti, quasi “carnevalate”, ma la sua ricerca è di tutt’altro genere e spessore.

La giovane fotografa parte da oggetti quotidiani, da procedimenti di realizzazione molto semplici (autoscatti sullo sfondo di una parete bianca, quasi totale assenza di post produzione), da materiali recuperati in casa o realizzati a mano, per interpretare, con i suoi autoritratti, ogni volta una se stessa differente.

Il reinventarsi costante e il trasformismo continuo rappresentano per lei una indagine profonda sull’essere e sull’apparire, sull'identità, sull’esperienza e la relazione che ciascuno di noi intrattiene con il proprio corpo, con la propria esteriorità e con la propria pelle (da cui il titolo).
Questi elementi sono la base per un’ampia esplorazione, tramite la quale Eugenia sonda come potrebbe essere se fosse, in qualche modo, completamente diversa.

I suoi personaggi prendono talvolta spunto da film, libri o brani musicali, rielaborandone alcuni elementi distintivi, o interpretando emozioni o stati d’animo che le suscitano.

Ogni singola immagine si concentra su un solo aspetto caratteriale o estetico, che viene portato all’eccesso; osservando il progetto nella sua globalità si colgono le diverse sfaccettature e quindi identità che lei, come d’altronde ognuno di noi, assume nella vita a seconda dei tempi, dei contesti e delle persone con cui si relaziona.
Il tema dell’identità qui rappresentato, e spesso trattato nell’arte contemporanea (pensiamo a Cindy Sherman), diventa spunto per un discorso più ampio.

Il progetto coglie e mette in scena le infinite personalità che ognuno porta dentro di sé, che qui vengono rappresentate al loro estremo. Questa consapevolezza investiga il tema dell’accettazione da parte degli altri, ma anche di noi stessi, e la difficoltà di confrontarci con qualcosa di ambiguo, non facilmente riconoscibile o non classificabile chiaramente.

Il lavoro indaga i temi dell’apparenza e dell’esteriorità e le molteplici maschere che indossiamo o dietro cui ci nascondiamo, chiedendosi che rapporto ciò abbia con il nostro essere. La mostra ci lascia con una questione aperta: siamo ciò che appariamo?

Veronica Azimonti

BIOGRAFIE

Eugenia Grassi – artista

Nata nel 1988, dopo aver studiato al Liceo Artistico con triennio in Architettura e Design ha proseguito gli studi in Economia e Gestione dei Beni Culturali e dello Spettacolo all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con specializzazione in Beni Artistici e Archeologici. Ha scritto una tesi intitolata La destinazione degli spazi alla cultura: il caso Corte Cultura.
A partire dal 2009 ha collaborato con diverse realtà, tra cui Ah-Um Milano Jazz Festival, Art for Business e Deutsche Bank.
Da sempre appassionata d'immagine e cultura, negli ultimi anni ha approfondito alcuni di questi aspetti con studi e progetti personali, tra cui figura Skin Experience.

Veronica Azimonti – curatrice

Nata nel 1986, si laurea in Storia e Critica dell'Arte all'Università Statale di Milano con una tesi sull'estetica della Street art.
Appassionata di arte e creatività in tutte le sue forme, dopo aver lavorato alcuni anni nello studio dello street artist milanese Pao, idea e cura un blog artistico personale e si occupa di street art nella rubrica St-Art sul magazine online Lobodilattice. Dal 2010 allarga la sua passione all'ambito fotografico, collaborando con l'Archivio Fotografico Italiano; dal 2012 è guida turistica per la provincia di Milano.

Francesca Scotti – scrittrice

Nata nel 1981, diplomata in Conservatorio e laureata in Giurisprudenza.
Nel 2011 ha esordito con la raccolta di racconti Qualcosa di simile (Italic) da cui è stato tratto l'omonimo cortometraggio per la regia di Alessandra Pescetta; vincitrice del Premio Fucini e finalista al Premio Città di Offida-Lussu. E' autrice dei volumi d'arte Mizumono, Tsukemono e Konomono (edizioni Il Robot Adorabile) e ha collaborato con Radio Popolare e Glamour.
Da marzo è disponibile in libreria il suo nuovo libro L'origine della distanza. Vive tra l'Italia e il Giappone.