Erin Lawlor – Entre chien et loup

Informazioni Evento

Luogo
LUCA TOMMASI
Via Cola Montano, 40 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì – sabato, ore 15 – 19- su appuntamento

Vernissage
13/04/2021

no

Generi
arte contemporanea, personale

I dipinti di Erin Lawlor sono, almeno in apparenza, completamente astratti, eppure lasciano trapelare l’impressione di un sottosuolo figurativo.

Comunicato stampa

ERIN LAWLOR
ENTRE CHIEN ET LOUP
con testo di Davide Ferri

04 febbraio - 31 marzo 2021. Inaugurazione giovedì 4 febbraio ore 17,00

Luca Tommasi è lieto di annunciare Entre chien et loup, mostra personale di Erin Lawlor che si terrà negli spazi della galleria di via Cola Montano 40 a Milano.
I dipinti di Erin Lawlor sono, almeno in apparenza, completamente astratti, eppure lasciano trapelare l’impressione di un sottosuolo figurativo; non rimandi diretti a forme e cose riconducibili al reale, ma richiami, ribaditi dai titoli dei suoi lavori, a qualcosa di organico: correnti d’aria e d’acqua, gorghi, vortici e mulinelli, dati atmosferici, stagioni, che si traducono sulla superficie in movimenti della mano e mappe di forze. La mostra da Luca Tommasi, dal titolo Entre chien et loup – che sembra rinviare a una particolare condizione del vedere, all’indefinitezza, quando le cose tendono a confondersi e contaminarsi –, include un gruppo di nuovi lavori che rimarcano i tratti salienti della poetica dell’artista: la predilezione per il formato verticale, quello cioè del ritratto, che Lawlor sembra prediligere anche per attenuare gli inevitabili richiami al paesaggio, che sarebbero più marcati in dipinti di formato orizzontale; l’inclinazione dell’artista a esplorare tutte le zone del dipinto con la stessa intensità; l’uso di una tavolozza che comprende colori opachi e brumosi, terrosi, e luminose gamme di rossi e blu/azzurri, che possono convivere nella stessa pennellata; l’abbandono a una processualità che si svolge sul piano orizzontale – con una superfice che reca le tracce di movimenti (dell’artista) attorno a tutti i lati del dipinto – in base a scelte veloci, estemporanee, capaci di negoziare con il colore, un colore materia che viene lavorato quando, non ancora asciutto, può agire autonomamente; l’approdo a un’immagine che si articola attraverso una serie di strati successivi che un pennello largo accarezza, graffia, sovrappone e scompiglia, facendo emergere in superficie gli strati sottostanti. Le sue pennellate ampie si dispiegano con un andamento sinuoso, curvilineo e insieme sincopato, sollecitando le possibilità dei colori di mescolarsi o di rilanciarsi reciprocamente per prossemica, e allo stesso tempo di raggiungere il massimo grado di intensità timbrica e luminosa. I movimenti delle pennellate, inoltre, rievocano – pur per frammenti e vaghe suggestioni – valori di volatilità e mutevolezza di certi dipinti settecenteschi: l’impressione di un movimento perpetuo negli affreschi di Tiepolo, con il centro occupato da una progressione di cieli, nuvole e figure aeree e le cose pesanti ai bordi; l’arco descritto dall’altalena di Fragonard nell’omonimo quadro (che sembra una forza visibile all’interno del dipinto), che sospende in un fermo immagine il punto in cui i colori sembrano sul punto di fondersi nel movimento e nella luce.
Erin Lawlor è nata nel 1969 a Epping e vive a Londra. Ha conseguito la laurea in Storia dell'Arte nel 1992 presso l'Università Paris-Sorbonne, Francia. Alla prima mostra da Luca Tommasi, le sue recenti personali includono la Miles McEnery Gallery, New York, Espacio Valverde, Madrid; Galleria Fox / Jensen, Sydney; Fifi Projects, San Pedro; Mark Rothko Center, Daugavpils; Residenza La Brea Studio, Los Angeles; Rod Barton, Bruxelles; Museo Ny Carlsberg Glyptotek, Copenhagen, Danimarca; Galerie Klaus Braun, Stoccarda; George Lawson Gallery, San Francisco; Grey Contemporary, Houston, Texas, USA.