Eric Keller – Opera Unica
Eric Keller è un sapiente fabulatore dell’immagine: i suoi ritratti e i suoi reportages non si esauriscono nella descrizione, bensì aprono la porta verso l’immaginazione, conducendo l’osservatore nell’affascinante territorio dell’interrogativo.
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Informazioni
- Luogo: BOTTEGA MARTINELLI
- Indirizzo: Piazzale Ardeatino 4 - Roma - Lazio
- Quando: dal 21/01/2014 - al 12/02/2014
- Vernissage: 21/01/2014
- Autori: Eric Keller
- Curatori: Giacomo Carioti
- Generi: fotografia, personale
Comunicato stampa
IL RITRATTO DELL’IMMAGINARIO
Eric Keller è un sapiente fabulatore dell’immagine: i suoi ritratti e i suoi reportages non si esauriscono nella descrizione, bensì aprono la porta verso l’immaginazione, conducendo l’osservatore nell’affascinante territorio dell’interrogativo.
Negli ultimi anni, la produzione di Eric Keller si è particolarmente incentrata sul nudo di donna. L’Autore interpreta l’idea del femminile come oggettivamente vittoriosa: lo confermano gli orpelli, gli addobbi, i cimieri, le spade, gli arcaici oggetti che mettono in risalto un dominante, e al tempo stesso seducente, mondo matriarcale
Ma la storia fotografica di Keller ha origini diverse da quello che può superficialmente apparire dalle sole immagini odierne: nasce con lui, nella sua Dunkerque, nella sua iconografia ambientale, e, soprattutto, nella ispiratrice ed evocatrice figura paterna.
Per questo la fotografia di Eric Keller –che si tratti donne o di bunker, di archeologia portuale o di ritratti del Padre-, oltre ad essere sempre straordinaria sul piano artistico, appare fortemente connotata dal sentimento, dalla memoria, dalla nostalgia, dal sogno.
Un percorso di vita filtrato dall’obbiettivo e decantato nell’alchemica camera oscura.
Le immagini di questa sua mostra, insieme a quelle “storiche” inserite in catalogo, ci restituiscono il singolare, composito ritratto di un artista al cospetto del suo mistero: nel loro più intimo contenuto, oltre ciò che il nostro occhio immediatamente vede, riescono veramente a darci molto “di più” e molto “di altrove”. Giacomo Carioti
