Eolo Perfido – Tokyoites

Informazioni Evento

Luogo
LEICA GALERIE
via Mengoni 20121 , Milano, Italia
Date
Dal al

lun -sab 10.30-19.30 – domenica chiuso

Vernissage
20/09/2016

ore 18,30

Artisti
Eolo Perfido
Generi
fotografia, personale
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I Tokyoites – come gli stranieri chiamano gli abitanti di Tokyo – danno l’impressione di andare sempre di fretta. Veloci come chi sa sempre dove andare, vivono le soste imposte da un semaforo o da uno spostamento in metro con gli occhi puntati sul loro smartphone.

Comunicato stampa

Il 20 settembre 2016, alle ore 18.30, si inaugura alla Leica Galerie di Milano la mostra TOKYOITES di Eolo Perfido.
I Tokyoites - come gli stranieri chiamano gli abitanti di Tokyo - danno l'impressione di andare sempre di fretta. Veloci come chi sa sempre dove andare, vivono le soste imposte da un semaforo o da uno spostamento in metro con gli occhi puntati sul loro smartphone.
Come racconta Perfido “La mia prima volta a Tokyo, da ragazzo, fu un viaggio senza macchina fotografica. Me ne innamorai. In bilico tra passato e futuro, tradizione e innovazione, Tokyo, da quella prima volta è sempre stata al centro delle mie curiosità intellettuali.
Credo che la mia attrazione per il Giappone sottenda in parte alle classiche leggi degli opposti che si attraggono, ed in parte alle meravigliose contaminazioni mediatiche che hanno caratterizzato la mia vita, ed in seguito la mia professione, a partire dagli anni 80 in poi.”
A Tokyo convivono persone, stili di vita, quartieri così diversi e in contrasto tra loro che diventa subito chiaro che non si tratta di una sola città ma di tante piccole città diverse, in continuo movimento, in continua mutazione.
L’occhio del Gaijin - parola giapponese che significa "persona esterna al Giappone" - aiuta però a riconoscere dei tratti talmente comuni a gran parte dei Tokyoites che il loro manifestarsi nei luoghi pubblici sono diventati lo spunto intorno al quale ho costruito il mio lavoro di fotografia di strada.
Capaci di isolarsi contro una parete per rispondere ad un messaggio o consultare una mappa, riescono a definire una convezione quasi materica di spazio personale. Il contrasto tra un’altissima densità di popolazione e l'isolamento di ogni singolo individuo è palpabile.
In una città come Tokyo quello che potrebbe sembrare un limite, diventa spesso una virtù, necessaria alla civile sopravvivenza. Non solo imposizione culturale ma adattamento che permette la convivenza armonica di oltre 16 milioni di persone.
Senza sosta i cittadini si spostano per le strade e le stazioni, ordinati e silenziosi, sincronizzati come in una danza, evitando di scontrarsi e di darsi disturbo nel contatto.

La vita nelle grandi metropoli mi ha insegnato che il senso di isolamento ha poco a che vedere con quante persone incrociamo nel nostro cammino o con cui dobbiamo per forza di cose relazionarci.
“Eppure nei miei ripetuti viaggi a Tokyo – prosegue Perfido - mi sono accorto di aver osservato una solitudine diversa, mai urlata, ma nascosta con pudore e che sembra assumere la connotazione di un delicato sentimento.
Ogni mia fotografia di strada nasce con l’ambizione di vivere di vita propria. Le storie o le astrazioni suggerite da quello che rimane intrappolato nell’inquadratura non aspirano ad influenzare il fotogramma successivo.
Ma quando ho riguardato le fotografie realizzate in questi anni non mi sono più sembrate tante piccole storie ma un racconto che non avevo cercato e che ora si manifestava accompagnato da moltissimi ricordi.
Di giorni passati con la mia fotocamera al collo tra migliaia di persone che, come in uno dei grandi attraversamenti pedonali di Tokyo, si sfioravano immerse nella solitudine dei loro confini personali.”

La mostra Tokyoites durerà fino al 5 Novembre 2016

Eolo Perfido, francese di nascita (Cognac) e italiano di adozione, è un fotografo ritrattista rappresentato dalla prestigiosa agenzia fotografica Sudest57.
Leica Ambassador dal 2013, è uno degli Street Photographer italiani più conosciuti in patria e all’estero. La sua fotografia di strada lo ha visto documentare la quotidianità di alcune tra le più importanti città italiane e molte capitali straniere con particolare attenzione alle città di Roma, Milano e Tokyo.
La sua fotografia è stata fonte di ispirazione per alcune tra le più importanti agenzie di comunicazione del mondo tra le quali JWT, Saatchi & Saatchi, Leo Burnett, Young & Rubicam, BBDO, United 1861, Grey and Blossom Communication.
Tra i suoi clienti più importanti aziende come Pepsi Cola, Samsung, Sony Music, Sky Television, Adidas, Opel, Kraft, Fondazione Milan, Bologna FootBall Club, Gatorade, Symantec, Breil, Oxydo, Medusa Cinema, Bionike, Debby, Enel, la Repubblica di San Marino, Istat.
I suoi progetti editoriali sono stati pubblicati sul New York Times Magazine, L’Espresso, Communication Arts, Panorama First, Vision China, Vogue Russia, GQ Russia e Computer Arts.
Le sue serie fotografiche sono state esposte in diverse gallerie private e musei tra le quali la Galleria Janete Costa di Recife in Brasile ed il museo Manege di San Pietroburgo.
Si occupa da molti anni di formazione fotografica ed ha alle spalle decine di workshops internazionali di ritratto, street photography e post produzione digitale, oltre che importanti collaborazioni con l’Associazione dei Fotografi Ritrattisti Tedeschi, l’Istituto Europeo di Design , la Scuola Romana di Fotografia, e la Rome University of Fine Arts.

Nel 2016 ha fondato Storm Studio, il primo collettivo italiano di post produzione digitale e 3D CGI (www.storm.studio)

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Il portfolio di street photography di Eolo è online su : http://www.walkingphotographer.net