Enter intersezioni di uomini e tecnologie
Performance artistiche, videoinstallazioni e digital painting dal vivo, e ancora workshop ed eventi cittadini per riflettere sul rapporto uomo/tecnologie e sulla rigenerazione urbana.
Comunicato stampa
Padova, 8 maggio 2014 – Cosa succede quando le nuove tecnologie, così presenti nella vita quotidiana di ciascuno, sono impiegate per formulare un nuovo rapporto tra arte e pubblico, generando modalità inedite di fruizione artistica e culturale? Che accade quando l’azione artistica diventa lo spazio per reinventare e dare nuovo senso al rapporto tra uomini e nuove tecnologie? Possono queste essere uno strumento di nuova relazione tra i cittadini, e tra questi e la loro città?
Per indagare questi territori tematici nasce “ENTER - INTERSEZIONI DI UOMINI E TECNOLOGIE”, progetto multidisciplinare e innovativo, che intreccia le arti performativa, visiva, musicale e sperimenta le potenzialità delle nuove tecnologie e dell’arte nella rivitalizzazione urbana di spazi dimenticati o da rigenerare. L’iniziativa è ideata e realizzata da un gruppo di lavoro tutto giovane di Tam Teatromusica, compagnia padovana impegnata nella ricerca e nella sperimentazione teatrale, in partnership con Spazio Clang, SocietàPerAzioni, Wikimedia Italia e Playing the Game, col patrocinio di Comune di Padova e Consiglio di Quartiere 1 e in collaborazione con Circolo MAME, Progetto giovani-Comune di Padova, Superflash Store Padova, Comitato Mura di Padova e ASU Padova.
Il progetto è tra i vincitori del bando “CULTURALMENTE 2013”, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con l’obiettivo di stimolare e sostenere la produzione culturale giovanile, creando opportunità di lavoro e consapevolezza dell’importanza di fare rete.
Innovatività e interattività sono le parole d’ordine dell’ampia e originale proposta di “Enter”, che dal 17 maggio al 28 giugno prossimi porterà a Padova, in molti casi in anteprima regionale, performance artistiche che hanno fatto tappa in numerose città europee, installazioni interattive e azioni partecipate di pittura digitale dal vivo, sfide collettive di videogiochi,…; e ancora workshop e altri momenti che puntano sempre al coinvolgimento attivo dei presenti (adulti e bambini).
Le iniziative in calendario - tutte a ingresso libero -, troveranno ambientazione nell’area nord-ovest di Padova, quella zona che va dal centro alla ferrovia - tra architetture storiche, popolari e industriali - dove si colloca il Teatro delle Maddalene (chiuso da due anni e ora in fase di restauro), gestito dal 1995 dalla compagnia Tam Teatromusica, e divenuto nel tempo spazio artistico eclettico a disposizione della città.
E proprio partendo dal contesto urbano che il progetto ha scelto di “ri-abitare”, tutto si apre con una riflessione collettiva e un’esperienza di cultura aperta e partecipata. L’evento inaugurale, previsto dalle ore 18 di sabato 17 maggio al Superflash Store di Padova (via VIII febbraio, 24) e intitolato “#Maddalene-restart / #Open content” dà il via infatti alla campagna “#Maddalene-restart”: per l’antico monastero, una raccolta di testimonianze sul passato e di proposte per il futuro sotto forma di videomessaggi, che saranno registrati presso alcune postazioni allestite allo scopo in città durante la giornata, proiettati pubblicamente in occasione dell’inaugurazione di “Enter” e successivamente caricati in una pagina web. Sempre alle Maddalene sarà dedicata una pagina Wikipedia, creata in collaborazione con Wikimedia Italia nella giornata di apertura e aperta al contributo di tutti, open contents appunto. La serata si concluderà con una videoinstallazione, con la possibilità, per i presenti, di sperimentare dal vivo la digital painting, creando insieme una pittura collettiva.
Nei venerdì successivi, spazio a performance artistiche innovative, tutte in anteprima regionale: il 23 maggio alle ore 21.30 al circolo MAME (via fra’ Paolo Sarpi, 48) proposto dai fiorentini Riserva Canini lo spettacolo di teatro di figura “Talita Kum” sul rapporto tra ciò che è umano e reale e ciò che è finzione. Alle ore 22.30, sempre presso il circolo, la performance “Natura morta” dei romani Quiet Ensemble che, con l’ausilio di particolari tecnologie, sfruttando l’energia elettrica prodotta dai frutti, faranno “suonare” ananas, mele, limoni, arance e banane , creando anche suggestivi effetti visivi di luci e immagini. Il 13 giugno alle 21.30 presso la corte Bezzecca la performance di Tam Teatromusica “Ho un punto fra le mani”: a partire dalla pittura di Kandinsky, un gioco multisensoriale adatto alle famiglie e ai piccoli; alle 22.30 al MAME “Forecasting” di Giuseppe Chico e Barbara Matijevic, compagnia italo croata con sede in Francia: in scena una performer interagendo con un pc proietterà video di You Tube su uno schermo che diventa il luogo di unione tra il corpo della performer e le immagini di altri corpi e di altri luoghi. Il 20 giugno dalle 20.30 alle 24, ancora presso il MAME, sarà la volta di Diego Roveroni con “Peep show –An electric human contact”: a turno, i partecipanti coinvolti nell’azione artistica, tramite un gioco di proiezioni, toccheranno virtualmente i corpi dei danzatori; alle 21.30 nel cortile privato di via fra’ Paolo Sarpi 37/2 Muta Imago con “In Tahrir”: due performer, ridaranno vita, con il proprio corpo e la propria voce, alla giornata più importante della rivoluzione egiziana e come in un radiodramma dal vivo, ogni loro gesto, ogni movimento si trasformerà in voci e suoni.
Il progetto si concluderà sabato 28 giugno, dalle ore 20, con un evento cittadino innovativo e divertente che vede Padova come sua prima tappa in Veneto: in collaborazione con l’associazione Playing the game, “Summer games party”, una serata di sfide collettive ai videogiochi in cui piazza Mazzini sarà letteralmente invasa da consolle che hanno fatto la storia dei videogiochi accanto a postazioni di gioco con sistemi futuristici di controllo e una proposta di giochi di nuovi game designer indipendenti; in chiusura una performance audiovisiva a tema.
A intervallare questi appuntamenti, “ENTER” è anche “Inserimenti urbani” ovvero performance e installazioni interattive curate e create ad hoc da Claudia Fabris, SocietàPerAzioni e Spazio Clang, prendendo spunto dalle tematiche e dagli obiettivi del progetto: ai Giardini dell’Arena e nelle piazzetta Sartori e Forzaté tutto accadrà a stretto contatto e con il coinvolgimento di passanti e abitanti.
Fanno parte del progetto anche alcuni workshop (aperti ai cittadini): venerdì 24 maggio dalle 14 alle 19 presso l’aula 1914 (via Raggio di Sole 2) “Introduzione ai sistemi interattivi”, curato dai Quiet Ensemble e, nello stesso luogo domenica 22 giugno dalle 10 alle 17, “La parte terza”, guidato da Umberto Pizzolato, sui rapporti tra le persone il metodo del consenso e la risoluzione dei conflitti. E ancora, il laboratorio “Dear Audience”, avviato già a febbraio, proposto da Alessandro Martinello, Claudia Fabris e Luca Scapellato per sperimentare dispositivi, giocare con la tecnologia, le identità e le intersezioni. Il laboratorio si aprirà alla città per presentare in un'“Opera Privata/Pubblica” il percorso di ricerca svolto.