Edoardo Manzoni – Spine

Informazioni Evento

Luogo
L'APPRODO
Marina di Porto San Giorgio Lungomare Gramsci sud, 485 Porto San Giorgio (FM), Porto San Giorgio, Italia
Date
Dal al
Vernissage
30/09/2023

ore 18

Artisti
Edoardo Manzoni
Curatori
Matilde Galletti
Generi
arte contemporanea, personale
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Attraverso un progetto di riqualificazione e promozione territoriale, grazie alla collaborazione tra la Marina di Porto San Giorgio e l’associazione Karussell, è stata realizzata la residenza d’artista “L’Approdo”.

Comunicato stampa

Sabato 30 settembre 2023

Ore 17.00

Inaugurazione del progetto L'Approdo

 

EDOARDO MANZONI

SPINE

A cura di Matilde Galletti

Fino al 31.12.2023

presso L'Approdo

Marina di Porto San Giorgio

Lungomare Gramsci sud, 485

Porto San Giorgio (FM)

 

 

Attraverso un progetto di riqualificazione e promozione territoriale, grazie alla collaborazione tra la Marina di Porto San Giorgio e l'associazione Karussell, è stata realizzata la residenza d'artista “L'Approdo”. L'unico edificio rimasto del primo pontile realizzato tra gli anni '50 e '60, “L'Approdo”, è stato recuperato funzionalmente dal Concessionario Marina di Porto San Giorgio, ristrutturato e ha ospitato, per la quarta volta, un artista in residenza: Edoardo Manzoni.

 

“Tutto ciò che cercavo era già lì, nel laboratorio dei maestri d’ascia, il primo luogo che ho visitato, una volta arrivato a Porto San Giorgio. L’ho capito nelle settimane successive: ciò di cui avevo bisogno per raccontare la storia delle persone e di questo posto, era lì, tra le ossa e la pelle delle barche. […] Con questa mostra vorrei parlare della fatica e del tempo, o meglio di un senso del tempo e della fatica che negli anni è cambiato”.

Edoardo Manzoni

 

 

| L'APPRODO

Il sogno dei marinai sangiorgesi è sempre stato quello di avere un punto di approdo. Per questo, nei primi anni ’30 nasce il progetto di un porto fatto a forma di àncora e, circa vent’anni dopo, tra gli anni ’50 e ’60, di questo porto fu realizzata solo una parte, ovvero un lungo pontile perpendicolare alla costa, che si protendeva in mare per diverse decine di metri. Il pontile risultava però solo parzialmente funzionante, perché nei giorni di mare mosso i pescatori non riuscivano a sbarcare il pesce. Da qui la necessità di avere un porto vero e proprio che soddisfacesse appieno le loro esigenze.

Questa piccola casetta che reca la scritta ‘L’APPRODO’ si trovava circa dieci metri a nord del punto in cui iniziava il vecchio pontile ed era utilizzata in un primo momento come rimessa per i pescatori e successivamente come punto vendita per le cozze che crescevano sui pilastri del pontile. La casetta dell’Approdo è l’unica struttura sopravvissuta alla demolizione del pontile avvenuta nei primi anni ’80 in occasione della costruzione, dell’attuale porto turistico e peschereccio, dando così ai pescatori il rifugio che per anni era stato loro promesso.

 

| STUDIO D'ARTISTA/SPAZIO ESPOSITIVO

L'architettura, ora ristrutturata, ospita un artista in residenza, che lo utilizza come proprio studio per un periodo di tempo che va dalle due alle quattro settimane. Successivamente, le opere pensate e prodotte per questo spazio vengono allestite al suo interno e sono visibili a chiunque passi davanti all'Approdo. Gli artisti, individuati tra i giovani emergenti italiani, sono invitati a fare una ricerca su quel patrimonio immateriale legato alla civiltà marinara, di pescatori e viaggiatori, di cui questi luoghi sono impregnati, per scoprire un territorio curioso e ricco di storia. Da luogo vissuto della cultura marinara a luogo in cui questa si trasforma in narrazione per non perderne le tracce, in dialogo continuo con il presente.

 

| L’ARTISTA

 

EDOARDO MANZONI

Edoardo Manzoni (1993). Vive e lavora a Milano. La sua ricerca si sviluppa dal contesto rurale nel quale è cresciuto. Il mondo contadino ha stimolato il suo interesse verso tematiche quali il naturale e l’artificiale, l’umano e l’animale. I suoi ultimi lavori riflettono sul rapporto tra seduzione e violenza, partendo dalla relazione che l’uomo e l’animale hanno instaurato attraverso la pratica della caccia e i processi di inganno e nascondimento che questa presuppone. L’obiettivo è di riflettere sull’animalità che accompagna l’umano, dai tempi profondi fino alla contemporaneità.

I suoi lavori sono stati esposti in diversi contesti, tra i quali: Fondazione Quadriennale, Roma; PAV, Torino; Vin Vin, Vienna; Renata Fabbri, Milano; The Address, Brescia; Art Noble, Milano; State Of, Milano; Fondazione Antonio Ratti, Como; Triennale, Milano; Sonnenstube, Lugano; Fondazione Pini, Milano. Dal 2017 fa parte di Altalena, un progetto di ricerca indipendente. Nel 2018 fonda il progetto Residenza La Fornace invitando differenti artisti a entrare in contatto e a confrontarsi con la cascina dove è cresciuto e dove tuttora porta avanti la sua ricerca artistica.