Ecograffiti

Informazioni Evento

Luogo
DOUBLEROOM
via canova 9, Trieste, Italia
Date
Dal al

lunedì > giovedì 17-19

Vernissage
25/10/2013

ore 18

Curatori
Massimo Premuda
Generi
arte contemporanea, collettiva, street art
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Mostra internazionale curata da Massimo Premuda e organizzata in collaborazione con il Gruppo78 e la Stazione Rogers.

Comunicato stampa

Giovedì 24 ottobre alle ore 18, al DoubleRoom arti visive di Trieste, inaugura “ECOGRAFFITI messaggi ecologici in città”, mostra internazionale curata da Massimo Premuda e organizzata in collaborazione con il Gruppo78 e la Stazione Rogers.
Se fino a ieri i graffitari di tutto il mondo disegnavano su edifici, vagoni e infrastrutture urbane con bombolette spray indelebili, con il rischio di multe salate o addirittura le manette, oggi una nuova generazione di artisti urbani continua a lanciare messaggi di contro-cultura nelle strade utilizzando però i graffiti ecologici, avvalendosi cioè di tecniche e materiali sostenibili, come muschio, fango, pulitrici a getto d’acqua e colori naturali.

In mostra foto e video di tre fra i più interessanti street artist internazionali capaci di rivoluzionare le pratiche del graffitismo, non più indelebile e illegale, ma al contrario rinnovabile, consentito e addirittura amico dell’ambiente.
Ad esempio, ispirandosi al verde urbano la grafica e illustratrice inglese Anna Garforth realizza interventi artistici sui muri dei palazzi con materiali sostenibili, come il muschio, da cui il progetto MOSSenger; messaggi particolarmente poetici e dalla raffinata veste grafica realizzati con la tecnica del moss graffiti, il graffito di muschio vivente appunto.
E sempre dal Regno Unito arriva anche l’artista urbano Paul Curtis, conosciuto come Moose, che da oltre 10 anni pratica i reverse graffiti, realizzando immagini su muri, strade, piazze e marciapiedi delle città semplicemente rimuovendo lo sporco dell’inquinamento con potenti idropulitrici o detergenti, e che per denunciare l’onnipresente smog lancia messaggi ambientalisti e invita le persone a stili di vita più ecologici.
Infine l’artista attivista americano Jesse Graves che combina i due elementi fondamentali per la vita sul pianeta, la terra e l’acqua, in un’eco-vernice da usare con semplici stencil per veicolare provocatori messaggi di protesta ma sempre nel rispetto di madre natura. Mud graffiti, realizzati col fango e facilmente deperibili, per combattere l’industria alimentare, gli OGM, lo sfruttamento degli animali e la pena di morte, e incentivare l’uso della bici e il verde in città, e rispettare i cicli della natura e gli animali nel loro ambiente.
In mostra, oltre a foto e video che documentano gli interventi realizzati dagli artisti internazionali in giro per il mondo e che ne svelano le singolari tecniche, anche un’installazione site specific dell’artista regionale Mattia Campo Dall’Orto. Un importante graffito anamorfico da interno che va a sottolineare la complessa struttura architettonica dello spazio, aprendo nuovi punti di vista sul luogo in questione.