E'(c)centrico

Informazioni Evento

Luogo
OFFICINE CAOS
Piazza Eugenio Montale 18a, Torino, Italia
Date
Dal al
Vernissage
27/06/2013
Biglietti

Intero:9€ - Ridotto: 7€ (studenti universitari, residenti Circ 5, over 60, under 18, Aiace) Professionale: 3€ - Gratuito per disoccupati e cassa integrati

Generi
performance - happening, teatro
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Anche quest’anno la rassegna accosta lavori di Teatro d’Innovazione a gruppi e compagnie impegnati nell’ambito dei Teatri delle Diversità.

Comunicato stampa

Giunge alla X edizione E’(C)CENTRICO, la rassegna di arti performative organizzata da Stalker Teatro, che si svolgerà da mercoledì 26 a sabato 29 giugno alle Officine CAOS di piazza Montale a Torino.
Anche quest’anno la rassegna accosta lavori di Teatro d’Innovazione a gruppi e compagnie impegnati nell’ambito dei Teatri delle Diversità.
Quattro serate di spettacoli, ognuna delle quali vedrà in scena due diversi lavori, offriranno così un confronto fra ricerca e linguaggi di innovazione artistica e teatrale e realtà attive in particolari contesti di marginalità sociale. In programma 3 titoli in prima regionale, 3 prime assolute e la partecipazione degli attori detenuti della Casa Circondariale di Pesaro.
Per favorire il confronto fra artisti, pubblico ed esperti, come da tradizione di Stalker, è inoltre prevista, giovedì 27 giugno, una giornata di studi a partecipazione libera. «L’opera d’arte non è per noi un fine, ma un mezzo, uno strumento di intervento vitale – scrive Gabriele Boccacini, direttore artistico di Stalker Teatro / Officine CAOS - Non è prioritario utilizzare tecniche o strumenti artistici per realizzare opere, è invece importante creare opere come strumenti, veicoli di relazione interpersonale e quindi sociale. Si tratta quindi di continuare ad affermare, se non altro come movimento di opinione alternativa, la dignità artistica di progetti e interventi che trovano ispirazione e sbocco nei mille contesti del territorio: i luoghi in cui possono essere cercati, realisticamente, il senso di appartenenza ed una naturale gratificazione.».

E’(c)centrico 2013 si apre dunque mercoledì 26 giugno con Il circolo dei contastorie di Diesis Teatrango: la compagnia aretina, già ospite nella scorsa edizione della rassegna, insieme agli attori Down del suo Laboratorio Permanente di Teatro Sociale, racconta quest’anno la diversità attraverso il filtro di alcuni celebri personaggi shakespeariani. A seguire, DO! Un fine alla mia vita; o fine alla mia vita, nuovo monologo musical-teatrale, fra il surreale e il futurista, del torinese Marte Costa.
Giovedì 27 tocca ad una delle più interessanti realtà della nuova scena napoletana, i Teatringestazione di Anna Gesualdi e Giovanni Trono: la compagnia, che da sei anni conduce un laboratorio permanente all’interno del Manicomio Criminale di Aversa ed è tra i fondatori del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, porta a Torino quest’anno Canto trasfigurato, un lavoro sui “mostri” interiori a partire da due archetipi filosofico-letterari come Moby Dick e il Leviatano. A seguire, i cuneesi Oikos Teatro propongono Oltre la paura, coraggioso lavoro sul rapporto tra corpo, malattia e diagnosi.
La serata di venerdì 28 è aperta da Marco Gobetti che, in 1863-1992 Di Giovanni in oltre, racconta la storia d’Italia dall’omicidio del garibaldino Giovanni Corrao all’uccisione di Giovanni Falcone, attraverso gli occhi di un improbabile testimone: Hilario Halubras, uomo dell’Ottocento trasformatosi in uccellino per volare da un secolo all’altro. A seguire, Just a sip di Tékhné Teatro, lavoro multidisciplinare sul tema dell’acqua.
Infine, sabato 29 chiude la rassegna la compagnia Lo Spacco composta da un gruppo di attori detenuti della Casa Circondariale di Pesaro che, diretti da Vito Minoia e Romina Mascioli di Teatro Aenigma, arrivano a Torino in trasferta straordinaria per presentare Un clown alla corte dello Zar, tratto dalla storia vera di Giacomino Cireni, il pagliaccio più amato nella San Pietroburgo a cavallo della Rivoluzione Bolscevica. A seguire, Hub, emozionante spettacolo di teatro-danza della compagnia MadeIn con le coreografie di Gabriella Cerritelli: una sorta di sfida scenica tra due danzatrici e due performer in carrozzina, che con audacia e ironia, sfrutta le diverse mobilità come risorse creative.