Dinamiche dell’equilibrio

Informazioni Evento

Luogo
RACCOLTA LERCARO
Via Riva Di Reno 57, Bologna, Italia
Date
Dal al

martedì,mercoledì 15.00-19.00; giovedì, venerdì, sabato, domenica 10.00-13.00 / 15.00-19.00

Vernissage
10/05/2023

ore 18,30

Curatori
Pierluca Nardoni, Pasquale Fameli
Generi
collettiva, arte moderna
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La mostra vede protagonisti quattro artisti che nella seconda metà del Novecento – seppure in modo discreto, ma non per questo meno interessante e significativo – hanno caratterizzato la scena culturale bolognese.

Comunicato stampa

Inaugura mercoledì 10 maggio alle ore 18.30, presso la Raccolta Lercaro in via Riva di Reno 57, Bologna, Dinamiche dell’equilibrio, una mostra a cura di Pasquale Fameli e Pierluca Nardoni, realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e con il patrocinio del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.

La mostra vede protagonisti quattro artisti che nella seconda metà del Novecento - seppure in modo discreto, ma non per questo meno interessante e significativo - hanno caratterizzato la scena culturale bolognese: Giovanni Korompay, Antonio Mazzotti, Mario Nanni e Ivo Tartarini. Nell’intenzione dei curatori le opere di questi artisti sono state indagate con la volontà di evidenziare lo stretto dialogo che intercorre all’interno della loro esperienza artistica, un aspetto che certamente costituisce una novità rispetto alla lettura che di questi autori la critica aveva fino ad ora proposto. La loro adesione al geometrismo, dunque, viene letta all’interno di un mutuo e reciproco rapporto, nella volontà di osservare - questa l’intenzione di Fameli e Nardoni - come tra i quattro percorsi individuali esistano corrispondenze e tramandi spesso dettati da stima e frequentazione reciproca. A partire dall’opera di Korompay, futurista veneto attivo nella città felsinea a partire dalla metà degli anni Quaranta, vengono messe in luce correlazioni e richiami tra i vari artisti, in un percorso che vede presenti trentasette opere, tra cui tre sculture.

La mostra, oltre ad offrire un significativo contributo sugli studi dell’arte bolognese del secondo Novecento, diventa anche l’occasione per valorizzare le opere di questi quattro artisti presenti all’interno della Raccolta Lercaro - con una particolare attenzione a quelle di Tartarini - in un serrato ed intenso dialogo con opere provenienti da collezioni private.