Dimora sul limite. Passaggi per organismi diffusi

Informazioni Evento

Luogo
I FUMI DELLA FORNACE
Via dell'Artigianato, 6, 62010 , Valle Cascia, Italia
Date
Dal al
Vernissage
26/08/2022
Contatti
Sito web: https://www.congerie.org/
Curatori
Diana Caponi, Giulia Pigliapoco
Generi
arte contemporanea, festival
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Il progetto curatoriale Dimora sul limite. Passaggi per organismi diffusi curato da Diana Caponi e Giulia Pigliapoco, si inserisce all’interno della IV edizione dei Fumi della fornace – Festa della poesia, che si terrà a Valle Cascia, in provincia di Macerata.

Comunicato stampa

La IV edizione dei Fumi della fornace ha come tema portante il DESERTO.
Il progetto curatoriale Dimora sul limite. Passaggi per organismi diffusi si interroga, tramite le esperienze passate e le
contingenze dettate dalla pandemia, come poter tracciare una modalità di fruizione che sia il più possibile
corrispondente alle premesse che hanno segnato la nascita dell’intera festa. Lavorare, progettare sul piccolo, sul confino, sul dimenticato, ha permesso a Valle Cascia, piccola frazione di 400 abitanti, di divenire fucina di idee, laboratorio a
cielo aperto, spazio di creazione e non semplice luogo dove ospitare eventi. Operare sul margine e con il margine ha
creato la condizione adatta per salvaguardare l’unicità e la preziosità del progetto curatoriale.
Artisti e artiste della scena contemporanea hanno vagato attorno al tema e vi si sono inoltrati e persi all’interno, facendo
emergere molte domande che si focalizzano non soltanto su questo preciso momento storico in cui la sopravvivenza
stessa dell’umanità è minacciata, ma riassumono questioni e interrogazioni sulla scienza, sulle arti, sulla danza e sui miti
che appartengono ad un tempo senza cronologia.
Per ripensare l’abitare.
Si può contenere il deserto, e come? Come si dis-abita? Come si è nomadi in uno spazio limitato, circoscritto? Come
rimanere fermi in uno spazio in movimento? Come si è nomadi se il viaggio è immobile, inatteso, sotterraneo,
impercettibile? Esiste un luogo in cui spazio, durata, atmosfere, percezioni e corpi stanno sullo stesso piano?
Questi sono solo alcuni interrogativi che fanno da traccia al progetto, la cui ricerca si delinea su tre macro-aree
tematiche: legami che si innescano tra individui e il territorio, relazione tra corpi e organismi sotterranei, architetture
dei corpi e dello spazio. Cinque mostre, all’interno di strutture provvisorie, gazebi performativi, recinti, cantieri aperti
che ri-pensano e ri-plasmano il territorio di Valle Cascia creando una serie di costellazioni germinali nelle quali,
installazioni sonore, performance, video art, oggetti trovati, manufatti, documenti, sono raccolti per affrontare i temi proposti. Provare a rendersi vedente e visibile, un invito a curiosare, a curiosarsi. Tutto è messo alla portata, segnato sulla mappa
delle possibilità. Un invito a pensare, assimilare, rigettare, trasformare. Semplicemente un vedere ciò che è, e cosa
potrebbe scaturirne. Gli artisti e le artiste si trovano a giocare in un tempo e in uno spazio proprio: Mauro Campagnaro
inizia dalla pietra, già essa stessa dimora, fonte di interminabili fantasticherie; Roberto Paci Dalò propone uno spazio
virtuale, attraversabile, suoni intesi come protesi del corpo; Lucia Amara insieme a Cristina Kristal Rizzo danzano nel
vuoto e con il vuoto, attraverso un allenamento simultaneo del pensiero e la scrittura di un corpo; Lorenzo Malloni si
mette in gioco ripensando l’ambiente, l’urbano, partendo dal suo corpo come processo primario per arrivare poi a
costruire atlanti di architetture; Gaetano Palermo sembra allenarsi con l’immobilità proponendoci un corpo morto, un
corpo in resistenza imprigionato tra muri fatti d’aria.
Dimora sul limite. Passaggi per organismi diffusi è un miscuglio di visioni, limiti apparenti che si intersecano, spazi del
sé, evidenze del dove, proiezioni del pensiero, linguaggi interscambiabili. Basta saper guardare un po’ più in là, basta
saper chiudere gli occhi.