Di terra in terra
Produzione contemporanea da città umbre di antica tradizione ceramica.
Comunicato stampa
La mostra getta uno sguardo sulla produzione artistica contemporanea in Umbria. Tra i tanti percorsi possibili nella produzione attuale e nelle opere esposte, c'è quello del rapporto con la tradizione e la sua rilettura. E non a caso sono due tipologie ceramiche in particolare quelle che ricorrono, partendo dal bucchero, di millenaria tradizione fin dall'uso fattone dagli etruschi, per poi arrivare al lustro metallico che trova nella figura di Mastro Giorgio Andreoli un artefice di primissimo livello.
Le opere presentate in mostra si dividono prevalentemente tra la reinterpretazione di queste due tecniche, dagli omaggi alla tradizione rinascimentale di Giulio Busti, al recupero delle forme di Raffaele Mengoni, dalle ricerche materiche e formali di Eraldo Chiucchiù e Paolo Biagioli ai riflessi di Lucia Angeloni e di Maurizio Tittarelli Rubboli, fino alla smaterializzazione del supporto in Nicola Boccini.
La ceramica diventa poi supporto della la ricerca di altri artisti, dagli assemblaggi di Marino Ficola alle esplosioni di Attilio Quintili, dai Semi di Rita Miranda fino ai saggi di forme nuove condotte anche con Giò Ponti agli inizi degli anni Sessanta nella bottega ora di Gaetano Rossi .
Il criterio territoriale è infranto in due casi, per la figura del marchigiano Oscar Piattella e per quella dello statunitense Jack Sal che, insieme alla perugina Sofia Rocchetti, si rivolgono alla ceramica umbra dopo aver lavorato a lungo con altri materiali.