Di pelle e di luce
Viaggio fotografico nelle missioni di Cute Project.
Comunicato stampa
Martedì 28 ottobre Cute Project Onlus presenta: “Di pelle e di luce”, un incontro dedicato al dialogo tra arte, medicina e cooperazione internazionale, che unisce le testimonianze dei volontari: medici e infermieri, insieme agli artisti che da anni accompagnano le missioni dell’associazione in Africa.
Nata a Torino nel 2012, Cute Project Onlus porta avanti progetti umanitari in Uganda, Benin e Congo, con l’obiettivo di formare, dal punto di vista teorico e pratico, il personale sanitario locale nel campo della chirurgia plastica ricostruttiva. L’associazione opera su base volontaria attraverso missioni che uniscono interventi chirurgici complessi, attività formative e campagne di prevenzione sulle ustioni infantili.
In oltre dodici anni di attività, Cute Project ha formato decine di operatori sanitari locali e curato più di 1.300 pazienti, in gran parte bambini. Le ustioni, causate da incidenti domestici, incendi o aggressioni, rappresentano infatti una delle principali cause di disabilità nei Paesi africani. Attraverso la chirurgia e la formazione, Cute restituisce ai pazienti la possibilità di una vita autonoma e dignitosa, e al personale medico locale la capacità di proseguire in modo indipendente le cure.
Nel novembre 2025 il team di Cute Project ripartirà per una nuova missione in Benin, presso l’Ospedale Saint Padre Pio di N’Dali, nel nord del Paese.
“Di pelle e di luce” nasce dalle immagini e dalle storie raccolte durante queste missioni, per raccontare, attraverso la sensibilità degli artisti, la potenza umana e simbolica della cura. Gli artisti che Cute ospita ogni anno nelle missioni diventano testimoni e narratori di un’esperienza che intreccia sguardo estetico e poetico con responsabilità e solidarietà.
Durante l’incontro interverranno:
• Silvia Berutti, medico chirurgo, specialista in nefrologia e medico generale di riferimento nelle missioni di Cute Project in Uganda;
• Monica Carocci, fotografa e artista visiva, che racconterà la propria esperienza di documentazione sul campo;
• Olga Gambari, critica d’arte e curatrice del progetto;
• Angelo Pittro, direttore di Lonely Planet Italia, che offrirà uno sguardo sulle geografie umane della solidarietà e del viaggio responsabile.
Il 28 ottobre sarà esposta una selezione di opere di Monica Carocci, Thorsten Stobbe, Claudio Cravero, Carlo Orsi, Gigi Piana, realizzate durante e dopo le missioni. Un viaggio visivo e narrativo che, come la chirurgia, illumina ciò che la vita restituisce dopo la ferita.
Un’occasione per riflettere, attraverso parole e immagini, sul significato profondo della cura, dei corpi, dei luoghi e delle relazioni.