Di fronte e di schiena

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI
Via Accademia Albertina, 15, Torino, TO, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni: 10 – 19 Chiuso il martedì

Vernissage
06/11/2012

ore 18

Contatti
Email: Museo.mrsn@regione.piemonte.it
Sito web: http://www.fotografiaeuropea.it
Biglietti

€ 5,00 intero - € 2,50 ridotto

Artisti
Luigi Ghirri, Gabriele Basilico, Ferdinando Scianna, Martin Parr, Antoine D’Agata
Curatori
Elio Grazioli
Generi
fotografia, collettiva

La Collezione del Festival Fotografia Europea Reggio Emilia varca per la prima volta i suoi confini regionali e partecipa a Photissima come evento speciale presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, dove è esposta la collettiva dal titolo Di fronte e di schiena curata da Elio Grazioli e organizzata da Pho_To Progetti per la fotografia.

Comunicato stampa

Il visibile non è quello che ci sta davanti. È intorno, ai lati. Dietro. Si nasconde allo sguardo e va ricercato, scoperto. Ritrovato, ri-tratto. In esclusiva assoluta per l’Italia viene inaugurata martedì 6 novembre alle 18 al Museo Regionale di Scienze Naturali, la mostra Di fronte e di schiena, a cura di Elio Grazioli, organizzata da Pho_To Progetti per la fotografia, con il Patrocinio della Regione Piemonte, e tratta dalla Collezione di Fotografia Europea Reggio Emilia, un progetto culturale del Comune di Reggio Emilia che dal 2006 si confronta con la cultura internazionale dell’immagine e rivolge una particolare attenzione al territorio e ai giovani fotografi.
Di fronte e di schiena è una selezione di autori, tra cui Luigi Ghirri, Martin Parr, Gabriele Basilico, Antoine D’Agata e Ferdinando Scianna, che compongono la collezione, acquisita nel corso delle sue sette edizioni e custodita nella Fototeca della Biblioteca Panizzi.
La mostra è inserita come evento speciale nel programma di Photissima, la fiera torinese dedicata alla fotografia.

Sprazzi di verità si rivelano a volte sbirciando attraverso le finestre di un asilo. Tra i palazzoni di una periferia, luogo “fuori centro” per eccellenza. Nella fugacità di un amplesso, o in ascolto fuori da una porta chiusa. “Talvolta è di fronte ma è invisibile, talvolta è di schiena ma si capisce tutto” spiega Elio Grazioli, curatore di Fotografia Europea che ha selezionato le opere in mostra; immagini varie e significative con cui viene ricostruito lo sguardo attento e curioso sul panorama internazionale contemporaneo che ha guidato le edizioni del festival fin qui realizzate. La Collezione di Reggio Emilia, infatti, mette a confronto le ricerche professionali e artistiche originali di alcuni dei più autorevoli esponenti e delle più stimolanti promesse della scena fotografica internazionale di oggi.

Sono 18 gli autori selezionati tra gli oltre 100 che compongono la Collezione e che attraverso il fil rouge Di fronte e di schiena generano nuovi accostamenti, analogie impreviste, inedite sfaccettature in un confronto di stili ed epoche che è una ricerca continua, in perenne trasformazione. Marina Ballo Charmet, Giorgio Barrera, Gabriele Basilico, Antonio Biasiucci, Bruno Cattani, Antoine D'Agata, Vittore Fossati, Luigi Ghirri, Goran Galić e Gian-Reto Gredig, Aino Kannisto, Martin Parr, Bernard Plossu, Pentti Sammallahti Kai-Uwe Schulte-Bunert, Ferdinando Scianna, Klavdij Sluban, Alessandra Spranzi e Nicola Vinci con i loro scatti site specific per Reggio Emilia, hanno interpretato liberamente il tema che ogni anno ha caratterizzato Fotografia Europea, con un’attenzione particolare al paesaggio urbano e alla figura umana, tra ricerca e sperimentazione.

Oltre alle 30 immagini esposte, la mostra Di fronte e di schiena presenta anche una selezione di libri che compongono il progetto The Core of Industy, concorso internazionale di fotografia promosso nel 2008 dal Comune di Reggio Emilia e dall’Associazione Industriali della Provincia di Reggio Emilia nell’ambito del festival per mettere a fuoco l’essenza della realtà industriale europea e locale al tempo stesso. Gli autori - Carmen Cardillo, Luca Casonato, Karin Jobst, Florian Joye, Mindaugas Kavaliauskas, Hyun-Jin Kwak, Ernst van der Linden, Thomas Pospech - mettono a nudo, attraverso i loro scatti, scarni paesaggi e imponenti cisterne. Armadi pieni di fili e carrelli abbandonati, operai seduti in pausa pranzo e uomini che scaricano merci. Il paesaggio, l’architettura, l’ambiente e le persone diventano così gli oggetti di un’unica indagine per raccontare meglio di qualsiasi studio criticità, eccellenze e implicazioni sociali dei mutamenti industriali in atto.