Demons in a line. Del disegno e di altri demoni
La mostra presenta le opere di 21 artisti contemporanei riuniti all’insegna di una linea comune, quella del disegno inteso nelle sue molteplici accezioni, espressive, simboliche e rituali.
Comunicato stampa
La mostra presenta le opere di 21 artisti contemporanei riuniti all’insegna di una linea comune, quella del disegno inteso nelle sue molteplici accezioni, espressive, simboliche e rituali.
Le opere esposte testimoniano come il disegno nel corso del Novecento sia stato, nonostante la sua aura di medium “antico” uno strumento di ricerca e sperimentazione diffuso e continui questa sua vocazione nel XXI secolo.
Strumento sostitutivo della realtà come già ricordava la leggenda narrata da Plinio il Vecchio, il disegno e l’immagine hanno unito la cultura ebraica e quella musulmana, gli iconoclasti bizantini, i puritani britannici, i rivoluzionari francesi e quelli maosti, nella condanna della cultura iconica.
Il disegno è cosa mentale come dimostrano gli artisti in mostra e come affermavano Leonardo e Vasari, oppure “Il filosofare è disegno metaforico” nelle parole dello Zuccari, ma soprattutto è “misura” universale come sosteneva Raphael Mengs nel Settecento, in grado di unificare tutte le arti.
E’ su questo potere di unificazione di tutte le varie discipline artistiche del disegno, sulla sua valenza iconico-eversiva e la sua natura tautologica di descrivere il suo stesso fare nel suo divenire, che si struttura la mostra.
Artisti di diversa estrazione tecnica, geoculturale ed espressiva affidano al disegno uno processo di elaborazione mentale e la conseguente traduzione grafica della stessa.
Artists in exhibition:
Valerio Adami / Maria José Arjona / Balthus / Filippo Berta / Giuseppe Buzzotta / Carlo Carrà / Fabrizio Cotognini / Regina José Galindo / Alberto Garutti / Maria Lai / Sol Lewitt / Osvaldo Licini / Anibal Lopez (A1-53167) / Ruben Montini / Dim Sampaio / Mario Santizo / Wael Shawky / Karan Shrestha / Santiago Sierra / Giuseppe Stampone / Driant Zeneli