David Berkovitz – Hyperbaton. Minimal ma non troppo

Informazioni Evento

Luogo
AGOSTINO ART GALLERY
Via Andrea Solari 72 20122, Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
17/10/2023
Artisti
David Berkovitz
Curatori
Gianluca Marziani
Generi
arte contemporanea, personale
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Agostino Art Gallery presenta in anteprima assoluta a Milano l’artista David Berkovitz con la mostra personale “Hyperbaton. Minimal ma non troppo”.

Comunicato stampa

Dal 17 ottobre 2023 al 15 gennaio 2024 sarà possibile immergersi nell'intricato mondo di Berkovitz
e delle sue incredibili opere in carta che parlano di vita e speranza
In contemporanea 3 opere di Berkovitz saranno esposte in esclusiva a Venezia presso la Fondazione
Donà dalle Rose, con cui Agostino Art Gallery ha stretto di recente una partnership sotto il segno
dell'arte

Milano è da sempre una città abituata a stupire e questa volta lo fa partendo dal mondo dell'arte proprio con
l'artista David Berkovitz e la sua mostra personale "Hyperbaton. Minimal ma non troppo", a cura di
Gianluca Marziani, che dal 17 ottobre 2023 al 15 gennaio 2024 sarà aperta al pubblico in Via Solari, 72
presso Agostino Art Gallery.
In contemporanea 3 opere di Berkovitz appartenenti alla serie "Divaricazioni del Bianco" saranno esposte in
esclusiva a Venezia presso la Fondazione Donà dalle Rose, con cui Agostino Art Gallery ha siglato di recente
una partnership sotto il segno dell'arte. Lo storico Palazzo Donà dalle Rose ospiterà inoltre in Residenza
d'Artista per tre settimane, durante il mese di Novembre 2023, David Berkovitz chiamato in Laguna dalla
mecenate e collezionista Chiara Modica Donà dalle Rose per lasciarsi ispirare dalle atmosfere veneziane e
dedicarsi alla creazione di una nuova collezione

Nato a Bologna dove
attualmente risiede, Berkovitz
porta nel capoluogo lombardo
la sua poetica più intima
proponendo un percorso
visivo che si snoda attraverso
16 opere su carta e tecnica
mista, suddivise in due serie:
"Divaricazioni del Bianco" e
"Divaricazioni del Nero”.
L'elemento che
contraddistingue le opere in
mostra, realizzate con utilizzo
principalmente della carta a
cui sono associate tecniche
miste, è la linea continua (con
cui lo stesso artista esordisce
nel 2011) capace di creare
forme da un unico tratto che a
sua volta non si distacca mai
dal supporto, ovvero dalla

carta.
Le linee verticali e orizzontali
che caratterizzano i lavori di
Berkovitz hanno un significato
profondo e rappresentano le emozioni più intime dell'essere umano.
Le linee verticali rimandano al tempo presente su cui si sovrappongono linee orizzontali caratterizzate da
terminazioni a mo' di riccioli che racchiudono idealmente il tempo futuro con le speranze che racchiude e
la promessa di una felicità pronta ad esplodere e manifestarsi.
Altro elemento portante è il taglio, in cui l'artista "vede" il segno e il mezzo che di richiamano all’estirpazione
del dolore.
La mostra proposta da Agostino Art Gallery e ideata dai co-Founder Giacomo Christian Giulio Ranzi e Cinzia
Lampariello Ranzi - vuole essere un omaggio non solo alla produzione più recente ed eclettica di Berkovitz
ma anche al suo pensiero e al suo sentire artistici.

HYPERBATON. MINIMAL MA NON TROPPO
“La mostra, "Hyperbaton": dal greco antico "yper-baino"= vado oltre, oltrepasso, si riallaccia a questa figura
retorica verbale che indica un'alterazione dell'ordine naturale della frase allo stesso modo in cui nelle opere
di Berkovitz le cadenze dei tagli, il capriccio dei riccioli, la musica muta della carta sono pause di tempo che
vanno oltre il tempo e le apparenze", spiega lo storico dell'arte Alberto Gross.
“Minimal ma non troppo” è invece un ulteriore specifica del titolo, a cura dal critico Luigi Meucci Carlevaro
che pone così l’accento sulla produzione di Berkovitz solo in apparenza lineare ma in realtà densa di significati
da scoprire, messaggi da interiorizzare ed emozioni da portare … in superficie.
“David Berkovitz ha compreso l’azione che lega la geometria metaforica del quadro al proprio resoconto
biografico. Quei movimenti impercettibili, figli di una trascendenza del gesto, delineano uno stato d’animo
tanto lavico quanto pacificato: puro controllo zen tra dolori e passioni, ferite reali e metaforiche, malessere e
rilancio. L’artista somatizza nei tagli la sua declinazione emotiva dei moti interiori, distillando il pathos nei
contrasti cromatici rigorosi, nei modi essenziali di ritmare le fenditure, nel minimalismo che congela il dolore
in una glaciazione plastica” sottolinea il curatore Gianluca Marziani.
"Attualmente, ciò che mi affascina, è ciò che c’è di misterioso... dietro. Che sia una tenda, una porta, un muro,
uno squarcio nella carne, un messaggio scritto. Lo spazio che si crea da due lembi tagliati, tra due righe, tra
due note, o il movimento degli stessi, la leggiadria che assumono quando sminuzzati, aperti, mossi o divaricati,
mi porta a intravedere mondi, quesiti, pensieri dietro agli stessi: Segreti, che attendono di essere svelati.
Uomini, miti, leggende, si nascondono e appaiono quando visti sotto la giusta prospettiva o letti una volta
appreso il linguaggio" prosegue Berkovitz.
"Agostino Art Gallery è una galleria d’arte contemporanea che vuole essere anche un centro di scambi culturali
ed è nata proprio con l'intento di promuovere un approccio multidisciplinare all’arte, abbracciando sia la
creatività artistica che il dialogo sociale, in un flusso costante di contaminazioni tra modernità e innovazione,
all'interno di un programma denso di incontri, talk, presentazioni letterarie, e naturalmente mostre sia
collettive sia personali. Possiamo parlare di una galleria che è nel contempo un incubatore virtuoso capace di
sfidare il già noto, aprendo le porte soprattutto ad artisti emergenti. In questo orizzonte multisfaccettato si
inserisce di diritto la personale di David Berkovitz, artista poliedrico e complesso, perfettamente in linea con
la movimentata scena dell’arte contemporanea italiana e internazionale sempre più orientata a portare alla
luce talenti non omologati e voci capaci di uscire dal coro" conclude Cinzia Lampariello Ranzi, Art Curator e
Co-Founder Agostino Art Gallery.