Daria Petrilli – Dame di solitudine

Informazioni Evento

Luogo
TRENTA FORMICHE CONTEMPORARY ART
Via Del Mandrione,3 , Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
18/03/2015

ore 19

Artisti
Daria Petrilli
Curatori
Giulia Perreca
Generi
personale, disegno e grafica
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L’atmosfera cupa e surreale delle inedite opere di Daria Petrilli, illustratrice romana alle prese con la sua prima esperienza espositiva artistica, presso la Trenta formiche – Contemporary art.

Comunicato stampa

Dopo una fortunata gavetta svolta per anni nel mondo dell'infanzia, realizzando numerose illustrazioni per le note case editrici De Agostini, Giunti, Helbling languages, Oxford Publishing e la francese Motus, Daria Petrilli si propone al vasto pubblico con un linguaggio artistico che, scevro dall' ingombranza creativa delle commissioni, esprime liberamente tutto il potenziale di ambiguità e intimismo, inquadrandosi a buon diritto tra le esponenti della scena pop surrealist Italiana.
Un linguaggio artistico che come pochi è capace di riecheggiare il silenzio, di narrare storie di solitudini domestiche. I suoi soggetti femminili interloquiscono con strane creature della natura, una fauna misteriosa e impossibile, pregiata. Esseri alati che volano oltre "la siepe" leopardiana, laddove la vita prende esercizio, e ritornano fedeli tra le mura dorate della prigione dell'io, per allietare le dame di solitudine che vi dimorano.
In un'atmosfera è costantemente ingannevole, in cui il principio di duplicità si disperde in quello di alter-ego, l'arte di Daria Petrilli s'insinua delicatamente tra le membra del pubblico, leggera come la seta e profonda come il velluto, nel tentativo di condividere attraverso un linguaggio sublime ed elegante, stati d'animo per definizione incondivisibili, nei quali è tuttavia è facile riconoscersi.

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Trenta formiche - Contemporary Art, generosa nei confronti dei nuovi talenti presenta, ancora una volta la Prima di un'artista sconosciuta, certi che il pubblico saprà apprezzare la novità del suo linguaggio, interamente digitale, ma soprattutto l'atmosfera intrisa e intensa dei suoi lavori, che amano destabilizzare le certezze del suo pubblico.