Daniele Mazzoleni – Fra la Perduta Gente

Informazioni Evento

Luogo
TORRE GALFA
25° piano, via Alfredo Campanini, 12, Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
27/10/2023

ore 19

Artisti
Daniele Mazzoleni
Curatori
Luca Cantore D’Amore
Uffici stampa
MARIA GRAZIA VERNUCCIO
Generi
arte contemporanea, personale
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La mostra “Fra la Perduta Gente” di Daniele Mazzoleni offre uno sguardo affascinante sulla fusione tra parole ed immagini per ritrarre icone universali del passato e del presente, ma anche momento impressi nella storia dell’umanità.

Comunicato stampa

Venerdì 27 ottobre alle ore 19.00 si inaugura la mostra "Fra la Perduta Gente" di Daniele Mazzoleni. Le opere dell’artista verranno presentate al 25° piano di Torre GalFa a Milano nell’ambito di GAD Galleria d’Arte Domestica, progetto ideato da Crudemon e curato da Luca Cantore D’Amore, dove le opere vengono esposte in modo “informale” alle pareti di una casa, proprio dove ogni appassionato o collezionista vorrebbe vederle.

La mostra "Fra la Perduta Gente" di Daniele Mazzoleni offre uno sguardo affascinante sulla fusione tra parole ed immagini per ritrarre icone universali del passato e del presente, ma anche momento impressi nella storia dell’umanità. Mazzoleni, con la sua straordinaria abilità nell'utilizzare immagine e parola, crea un ponte tra epoche diverse, riconnette il passato al presente e offre una prospettiva sul futuro.

Tra le icone ritratte nella mostra, spiccano nomi come Lady Diana, Marilyn Monroe, John Lennon, Lucio Dalla ed altri. Questi personaggi, ognuno a modo suo, hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia, non solo attraverso il loro talento e carisma, ma anche per il loro impatto sulla società e sulla cultura. Mazzoleni cattura il loro spirito in modo magistrale, rivelando le sfumature delle loro personalità complesse e il contributo che hanno apportato al mondo. Utilizzando la fotografia come mezzo espressivo, Mazzoleni riesce a immortalare la bellezza e l'umanità di queste icone. Le immagini sono intrise di profondità e significato, catturando l'essenza di chi le ha ispirate. Lo sguardo penetrante di Marilyn Monroe, la gentilezza di Lady Diana, la determinazione di John Lennon, la poesia di Lucio Dalla emergono dalle fotografie, regalando allo spettatore un'esperienza emotiva unica. Attraverso le parole, riesce a raccontare storie e a trasmettere l'eredità di queste icone in modo profondo e riflessivo. Le parole diventano il ponte tra il passato e il futuro, offrendo spunti di riflessione sulla rilevanza di questi personaggi nella società contemporanea.

 

La mostra presenta anche immagini simboliche della storia contemporanea, come la foto della strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e la scorta. Questa immagine rappresenta un momento cruciale nella storia italiana e nella lotta contro la mafia, e Mazzoleni, attraverso la sua arte, cerca di onorare la memoria delle vittime e di sensibilizzare il pubblico sulla necessità di combattere la criminalità organizzata. L'inclusione di immagini simboliche come questa dimostra la capacità dell'arte di affrontare temi sociali e politici complessi. Mazzoleni non si limita a ritrarre icone di fama mondiale, ma cerca di catturare la profondità e l'impatto di eventi storici e delle persone coinvolte. La foto della strage di Capaci rappresenta un momento di grande tragedia, ma anche di eroismo e determinazione nel combattere la mafia. Questa immagine è un tributo alle vittime, un grido contro l'ingiustizia e un appello alla memoria collettiva.

 

“Daniele Mazzoleni, lavora con quanto di più antico - nel senso di primitivo e di comune - gli esseri umani posseggano, da (quasi) sempre: la parola e l’immagine – sottolinea Luca Cantore D’Amore, curatore della mostra e del progetto GAD -. Attraverso il semplice uso della scrittura e la stilizzazione che diviene figura delle persone a cui sono attribuite e riconducibili, l’artista crea (o ripresenta) icone contemporanee che cavalcano la traiettoria del pensiero critico, dell’Uomo pensante che, dai giganti, trae ispirazione e senso della salvezza per il quotidiano. Come in una carezza che profuma di speranza e che ci aiuta a ricordare. Daniele Mazzoleni, in un tempo di totale disorientamento nell’oceano del pensiero possibile, tenta di delineare antichi valori della mente, del saper stare al mondo, attraverso il riproporci di figure universali che sono montagne di carisma e di personalità del passato, funzionali al ridisegno sapiente e dignitoso del futuro. E lo fa attraverso una cifra stilistica semplice, efficace, quasi da marketing contemporaneo che, senza fronzoli, snellisce, senza appiattirlo, il significato del concetto fatto di materia astratta, la riflessione, e, allo stesso tempo, semplifica anche l’apparato coloristico delle cose, adoperando il minor numero di colori possibili, per una vicenda di gusto - sì - ma, soprattutto, per consentire a noi spettatori di cogliere le sfumature più idonee al messaggio che intravediamo e dal quale possiamo sentirci cullati”.