Daniele Di Luca – Nessuna forma nessuna sostanza

Installazione/mostra personale di Daniele Di Luca.
Comunicato stampa
Torna a Varese, dopo anni trascorsi a vivere e lavorare a Palermo, Daniele Di Luca scultore nato a
Varese nel 1976 che molto giovane ha intrapreso il suo percorso nella forma e negli anni le tecniche
di ricerca sono state numerose (scultura, pittura, installazioni, disegno, illustrazione editoriale).
Dal 19 maggio, quando si inaugurerà l’installazione nella Chiesa di San Giovanni in Casciago
Superiore, il pubblico si troverà a vivere un’esperienza immersiva, totalizzante, che va oltre la
semplice mostra, perché tutto il lavoro di installazione presentato da Di Luca verte su una riflessione
dell’essere, dell’esistere e del prendersi cura dell’altro.
La mostra è curata da Alessandra Poggiali, con suo testo critico nel catalogo in limited edition edito
da TraRari TIPI Varese, ha la presentazione di Luca Traini e un’incursione di Debora Ferrari.
“Le fioriture sono accennate, silenziose, si lasciano coinvolgere nella presa di cura di una assenza,
del vuoto, perché ‘nella mancanza dell’oggetto -come spiega l’artista- l’azione resta nuda in un
perpetuarsi incessante, nulla può interferire col suo essere sé” sottolinea nello scritto.
“Le opere che trasformano lo spazio della chiesa, con un lavoro in loco dello scultore durato due
settimane, nascono per sottrazione, capaci di far andare oltre l’apparenza per scivolare nella
filosofia dell’autore e anche nello spirito del mondo -scrive Debora Ferrari. Sono testimonianza degli
accadimenti del mondo, connessi al di là di ogni presupposto di pensiero ma collegati ad esso nel
disvelamento dell’essere”.
Il suo percorso artistico-evolutivo ha origine nella forma e nella scultura plastica, si trasforma poi
insieme alla pittura e al segno, giunge a un ritmo nuovo, disteso, meditativo e sempre ricco di
presupposti esistenziali.
“Il passaggio davanti e dentro le opere di Daniele Di Luca è rito dove parola e materia vengono
plasmandosi in una realtà essenziale, “distratta” in apparenza solo per alcuni dettagli, nel senso
profondo di “distrarre”: volgere nuovamente occhi, respiro, pensiero e superiore attenzione al
contenuto. Tutte queste attenzioni comportano il tempo in cui siamo - per l’artista che costruisce
come per chi visita i suoi lavori - complesso di energie che necessita di una fame placata - secondo
Luca Traini, nel testo in catalogo. E aggiunge: C’è un nuovo fare gentile - “fare”, “poesia” - nell’arte di
Daniele”.
L’evento offre al pubblico anche momenti diversi, con la partecipazione di:
02/06/24 Franca Formenti, "Cibarmi" Food Artivism performance, ore 18:00
15/06/24 Fabio R. Lattuca, "La voce muta" live set music (Stochastic Resonance), ore 21:00
22/06/24 Finissage con The Black, concerto rock'n’roll, ore 21:00
*Meditazione libera e condivisa, ogni giorno ore 19:00 - 19:45