Curtis Mann – Materiality

Informazioni Evento

Luogo
LUCE GALLERY
Largo Montebello 40, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

mer-sab ore 15.30-19.30

Vernissage
27/09/2012

ore 18.30

Artisti
Curtis Mann
Generi
fotografia, arte contemporanea, personale

Luce Gallery inaugura la stagione espositiva con la seconda mostra personale italiana dell’artista statunitense Curtis Mann che presenterà in contemporanea a Torino ed a Milano, nella galleria Monica De Cardenas, una selezione di nuovi lavori.

Comunicato stampa

Luce Gallery inaugura la stagione espositiva con la seconda mostra personale italiana dell'artista statunitense Curtis Mann che presenterà in contemporanea a Torino ed a Milano, nella galleria Monica De Cardenas, una selezione di nuovi lavori.

Le opere dell'artista pongono l'accento sull'artificio del mezzo fotografico con scene parzialmente modificate o cancellate attraverso un processo tecnico che dimostra la malleabilità delle immagini usate, a volte tratte da scene scelte dal web o attraverso la condivisione delle stesse in relazione a situazioni attuali storicamente interessanti. La fisica alterazione e decontestualizzazione, in una continua forzatura alla ricerca del significato imprevisto ma sotteso all'immagine stessa, con il risultato finale di un'oscillazione tra fotografia, dipinto e reale immaginario, diventano l'intento prioriatario.

Attraverso l'uso dell'immagine e della superficie sulla quale viene stampata, Curtis Mann mette in discussione l'affinità del mezzo fotografico come strumento di documentazione, compromettendo seriamente la presunta capacità di trasmettere la verità. Con il processo di creazione della singola opera l'immagine si sposta su terreni meno convenzionali, anche grazie all'alterazione della superficie piatta della carta fotografica che risulta densa e materica.

Ultimamente il lavoro dell'artista si riferisce al vero e proprio utilizzo del medium fotografico e, sotto un diverso profilo, alla creazione di opere di natura compositiva fino a sfiorare il loro lato scultoreo.

Le porzioni dell'immagine che vengono ricoperte possono servire ad esaltare dettagli che catturano l'interesse dell'artista. Tuttavia il percorso si è spostato verso un carattere che sposa maggiormente la manipolazione della carta fotografica, anche con intagli e composizioni che arricchiscono la superifcie fotografica.

L'attenzione verso svariate immagini interessate a situazioni internazionali, si mischia con il desiderio di una creazione piu' autonoma e percettiva ed i richiami al passato vengono meno, fatta eccezione per il percorso artistico che dimostra, nelle ultime opere, una continuità di intenti e di stile.

Con le tecnica inventata, l'artista sfrutta l'influenza di Gordon Matta-Clark che spesso decostruiva, perforava o eliminava intere sezioni di edifici abbandonati, così come analogicamente Curtis Mann "decostruisce" i materiali e le immagini adottando un metodo, dagli esiti paradossali, per penetrare e stravolgere la struttura ed i significati delle immagini attrverso l'uso della candeggina e della vernice trasparente.

Le cromie rimangono accese e piacevoli assumendo nelle rappresentazioni astratte maggiore incisività. Singoli soggetti vengono alternati a griglie di fotografie che talvolta richiamano un paesaggio o un cielo che non ha confini, dimostrando come l'artista sia immerso con sapienza in una serie di nuove tematiche coltivando allo stesso tempo il dialogo tra fotografia e dipinto, con l'arrichimento di porzioni intere di scatti fotografici e con l'oscillazione tra l'immagine e l'oggetto.

La curiosità dell'artista tocca la natura fisica della fotografia quasi a volerla scandagliare nel profondo con la sua materiale decomposizione; così possiamo notare gli strappi o le pieghe nel suo lavoro o i cerchi e gli archi espressi attraverso la sua originale tecnica al fine di manifestare l'intenzione di entrare dentro l'immagine come a voler curiosare nell'intimo del medium usato.

Curtis Mann vive e lavora a Chicago ed è nato nel 1980 a Dayton (OH). Le sue mostre personali includono la Galerie Almine Rech a Bruxelles, e da quest'anno anche a Parigi, la Kavi Gupta Gallery a Chicago e la Kuseneers Gallery ad Antwerp in Belgio. E' attualmente in mostra con la sua prima personale museale presso il South Eastern Center for Contemporary Art, Winston-Salem (NC).

Tra le mostre collettive piu' importanti ricordiamo quelle tenutesi al Metropolitan Museum of Art di New York, "After the Gold Rush: Contemporary Photograph from the Collection", al Museum of Contemporary Photograph di Chicago e la Biennale del Whitney Museum of American Art.

English Version

Luce Gallery is opening its exhibition season with the second personal show of the American artist Curtis Mann, who will present a selection of new works simultaneously in Turin and in the Monica De Cardenas gallery in Milan.

The artist's work emphasizes the artifice of the photographic medium with scenes that are partially modified or erased through a technical process that demonstrates the malleability of the images used, sometimes drawing on scenes selected from internet or sharing these scenes in relation to current situations of historical interest. The primary intention becomes the physical alteration and decontextualization of images, continually forcing a search for the unexpected yet underlying meaning of image itself and finally resulting in an oscillation between photography and painting, the real and the imagined.

Through the use of the image and the surface on which it is printed, Curtis Mann calls into question the affinity of photography as a documentary tool, seriously compromising its presumed ability to transmit the truth. In the process of creating each individual work, the image shifts into less conventional territory, partly as a result of the alteration of flat surface of the photographic paper, which takes on a density and texture.

Recently, the artist's work has focused on the actual use of photographic medium, and in a different way, on creating works of a compositional nature, even touching on their sculptural aspect. The parts of the image that are shown can serve to highlight details that draw the artist's interest. However his artistic development has moved towards a style that makes greater use of the manipulation of the photographic paper, with incisions and compositions that enrich the photographic surface. His attention to different images involving international situations is combined with the desire for a more autonomous and perceptive creation, with fewer references to the past, although his artistic development reveals a continuity of stylistic purpose in his latest work.

With his original technique, the artist draws on the influence of Gordon Matta-Clark, who often deconstructed, perforated or erased whole sections of abandoned buildings, just as Curtis Mann "deconstructs" the materials and images, adopting a method that has the paradoxical results of penetrating and distorting the structure and meanings of the images, through the use of bleach and transparent varnish.

The tonalities of colour remain bright and attractive, taking on a greater incisiveness in the abstract representations. Individual subjects are alternated with grids of photographs that sometimes recall a landscape or a boundless sky, revealing how the artist is skilfully immersed in a series of new themes while at the same time cultivating the dialogue between photography and painting, with the enrichment of whole sections of photographs and with the oscillation between image and object.

The artist's curiosity touches the physical nature of the photograph, almost as if he wishes to probe into its depths through its material decomposition; thus we can see the tears and crumples in his work, or the circles and arches expressed through his technique, in order to reveal his intention to enter into the image, as though seeking to pry into the intimate parts of the medium he is using.

Curtis Mann lives and works in Chicago and was born in Dayton (OH) in 1980. His solo shows include exhibitions at the Galerie Almine Rech in Brussels and this year in Paris, the Kavi Gupta Gallery in Chicago and the Kuseneers Gallery in Antwerp in Belgium. His first personal museum exhibition is currently being held at the South Eastern Center for Contemporary Art, Winston-Salem (NC).

His most important group shows include exhibitions at the Metropolitan Museum of Art in New York, "After the Gold Rush: Contemporary Photographs from the Collection", the Museum of Contemporary Photography in Chicago and the Whitney Museum of American Art Biennial.