Cose di Montale

Informazioni Evento

Luogo
MACI - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DI IMPERIA
Viale Matteotti, 151 – 18100 , Imperia, Italia
Date
Dal al

Sabato 6 Luglio 10.00 - 13.00 e 16.30 - 19.30
Domenica 7 Luglio 16.30 - 19.30

WORKSHOP
Sabato 6 e Domenica 7 Luglio ore 16.30 – 19.30
Iscrizioni 50,00 euro / 30,00 euro studenti
Min. 5 partecipanti
Info & Prenotazioni entro Venerdì 5 Luglio a [email protected]

Vernissage
05/07/2019

dalle h 18.0
H 19.00 performance “Cose di Montale”

Biglietti

Ingresso alla mostra “Cose di Montale” offerta libera Ingresso alla mostra ed alla Collezione permanente Architetto Lino Invernizzi dal 5 al 7 Luglio euro 5,00

Curatori
Monica Giovinazzi
Generi
arte contemporanea, performance - happening, serata - evento
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Esposizioni, workshop e performance dedicate alla figura e alla poetica di Eugenio Montale.

Comunicato stampa

Il M.A.CI. Museo Arte Contemporanea Imperia prosegue gli eventi dell’estate 2019 - che a partire da fine giugno e fino a fine luglio alterneranno giornate dedicate alla musica, all’arte e alla cultura – con un importante omaggio alla figura e alla poetica di Eugenio Montale.
Venerdì 5 Luglio alle ore 18.00 inaugurerà infatti la mostra “COSE DI MONTALE” un’esposizione a cura di Monica Giovinazzi dedicata alla poesia dell’autore ligure.
Nelle sale di Villa Faravelli verrà infatti presentato un allestimento temporaneo, in cui i veri protagonisti saranno i manufatti-libri, che hanno esaurito la loro comunicazione, ma verranno qui ripristinati, nobilitati e stratificati, continuando a contenere il loro sapere precedente.
Un percorso, di parole, riflessioni, immagini, colori, pagine per omaggiare il grande poeta ligure di Ossi di seppia.

Nelle parole stesse dell’artista e curatrice della mostra, Monica Giovinazzi:
“Mare. Sale. Alberi. Case. Colli . Muro. Proda.
L’essere umano ha a disposizione povere cose come gli Ossi di seppia, lasciati amarrare e consumati dal mare...
Protagonista dell'esposizione il libro. Anch’esso cosa, restituita a nuova vita.
Il libro che ha esaurito la sua comunicazione viene ripristinato, nobilitato e si stratifica continuando a contenere il sapere precedente.
I manufatti-libro realizzati per Montale sono volutamente segreti incrinati smagliati: l’intento non è la chiarezza ma accendere la curiosità, allertare l’attenzione per reintegrare la parola e mettere a fuoco il carattere poco leggibile.
Il libro è una veglia.
Un pozzo in cui i detriti accendono una possibile ricerca.
I colori usati: l’azzurro di scaglie di mare e il giallo luce. Pulviscolo madreperlaceo la maglia rotta e quindi elementi usati: rete, garze, carte di varia tessitura e grammatura”.

L’ingresso alla esposizione sarà libero, e i visitatori potranno gustare un aperitivo offerto dal Frantoio Ghiglione, storica azienda di Dolcedo attiva dal 1920 e impegnata nella produzione di prodotti d’eccellenza derivanti dall’oliva taggiasca.
Alle ore 19.00 il pubblico potrà invece assistere alla performance “Cose di Montale” realizzata da Monica Giovinazzi: una lettura drammatizzata delle poesie di Eugenio Montale e dei poeti che lo hanno ispirato, all’insegna di flussi di parole e maglie di pensieri, sulle tracce di Ossi di seppia, la più celebre raccolta di poesie dell’autore ligure, pubblicata nel 1925.

Per l’occasione i visitatori che lo desidereranno potranno anche visitare la Collezione permanente Architetto Lino Invernizzi, ospitata al piano nobile di Villa Faravelli, con un biglietto di ingresso promozionale a 5.00 euro.

Ma il weekend dedicato alla figura di Montale proseguirà anche sabato 6 e domenica 7, con due giornate di workshop aperte a studenti e non solo.
L’artista Monica Giovinazzi terrà infatti due giornate di laboratori nelle sale del Museo di Arte Contemporanea di Imperia, mirati a coinvolgere i partecipanti in un’esplorazione del linguaggio poetico, per renderlo “commestibile”, allenare alla lettura e alla pratica poetica attraverso una performance interattiva.
Gli iscritti al laboratorio potranno quindi ri-abituarsi a frequentare la poesia: “luogo ricco di suggestione e fascino, capace di suscitare sogni, fantasie, delicati sentimenti e conforto; dove incrociare desideri e domande così simili alle proprie, perché allenandosi a leggere tra le righe e negli spazi bianchi si scoprono architetture e ponti e vie inaspettate: richiami...” - nelle parole della Giovinazzi stessa.

I due workshop si terranno sabato 6 e domenica 7 luglio dalle 16.30 alle 19.30, le quote di iscrizione sono di euro 50,00 / 30,00 per studenti, sarà possibile iscriversi entro e non oltre il 5 Luglio inviando una mail a [email protected] (numero minimo 5 partecipanti).

MONICA GIOVINAZZI
Regista, autrice e performer, insegnante di teatro, laureata in lettere e storia dell'arte. Formazione teatrale, mimico-coreutica e musicale. Realizza installazioni e performing art. Intesse azioni culturali tra teatro e letteratura con Istituti di cultura, Università e scuole in Italia e in Austria.
Nel 1998 fonda a Roma l’associazione di promozione sociale Raabe-Centro UNLA per la lotta contro l’analfabetismo - con sede a Trastevere, dove vengono ospitate performance, laboratori ed esposizioni di arte figurativa, oltre a numerose attività didattiche (teatro, voce, teatro-danza, letture drammatizzate). Dal 2000 al 2012 ha gestito in autofinanziamento uno spazio polifunzionale a Trastevere, che è diventato negli anni un luogo di riferimento per una produzione artistica indipendente, ospitando rassegne, spettacoli, mostre, seminari, workshop, laboratori. Raabe ha sempre privilegiato il rapporto con le scuole e con il long life learning, come da mission UNLA.
Dal 2005 opera anche a Vienna, dove fonda Rotehaare Kulturverein, collaborando con gli enti locali, scuole ed Università, per la messa in scena di spettacoli e interventi performativi e per la diffusione della cultura italiana nell’ambito di manifestazioni della città.
Dal 2008 collabora con il Centro Donna Lilith di Latina curando laboratori di scrittura e diverse performance.
Direttore artistico della compagnia teatrale multilingue Marc’Aurelio, collabora con l'Istituto di cultura italiano a Vienna nella messa in scena di autori italiani in italiano.
Nel 2010-2011 segue il progetto europeo L’Europa sulla scena in collaborazione con oltre venti Istituti e Ambasciate dell’Unione Europa a Vienna e con la Cattedra di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
A Londra, nel 2012, cura la regia del testo teatrale Love and Terror in the Wind con la Brigue Productions.
Dal 2012 al 2014 organizza, sempre in collaborazione con la città di Vienna, il Caffè letterario presso l'Ambasciata d'Italia, presentando, ad un pubblico di entrambe le lingue, autori della letteratura italiana come Forse un mattino andando: Eugenio Montale, I mari del sud: Cesare Pavese, Il pensiero dominante: Giacomo Leopardi, Cristina Campo, Sono nata il ventuno a primavera: Alda Merini, Il fascino dell'incompiuto: Michelangelo Buonarroti, Il più lungo giorno: Dino Campana, occupandosi anche di traduzione con attenzione al linguaggio di genere.
Sempre a Vienna collabora con la Fundamental Rights Agency (FRA) per la realizzazione di performance sul tema della difesa dei diritti delle minoranze.
Nel 2014 riceve la Stella d'Italia per meriti culturali.
Nel 2016 inizia il suo progetto teatrale Dostoevskji Machine, itinerante tra Vienna, Londra e l'Italia, sull'opera del maestro russo.
Del 2017 è un progetto di arte partecipata dal titolo Where is my T-shirt, sulla problematica del riciclo che, partito da Vienna ha toccato numerose tappe in Italia.
2018 realizza il progetto Difforme dal senso comune - messa in scena teatrale con la partecipazione di oltre trenta donne, che incarnano con movimenti corali e voce la storia di altre donne che, fino agli anni 50, hanno subito l'internamento nel manicomio di Aversa.
Nel 2019 realizza la mostra Verwandlung – Metamorfosi, un omaggio a F. Kafka a Vienna. Sempre a Vienna mette in scena, a marzo del 2019, la performance/installazione Petrolio. P.P. Pasolini al Performing Arts WUK di Vienna.
A maggio del 2019 realizza la mostra Argonauts - pastelli a olio e gesso su legno - dedicata al mito degli argonauti, opere che erano parte integrante della scenografia della performance Petrolio.
Dal 2019 collabora a Code the future, progetto europeo di formazione alla programmazione a favore dei rifugiati, occupandosi dello sviluppo e l'applicazione di teorie e tecniche della performance al sistema educativo in ambito tecnologico.