Corsie d’Arte

La mostra è inserita nel progetto Arte in Ospedale, attivato dall’Azienda Marche Nord nel 2010 e che ha permesso di mettere insieme un nucleo di circa ottanta opere, donate dai tanti artisti selezionati.

Comunicato stampa

“ Corsie d’Arte” progetto nato dalla collaborazione con la Sezione di Grafica dell'Accademia di Belle Arti di Urbino con il Nuovo Reparto di Dialisi del Presidio di Fano dell'Azienda Marche Nord è arrivato alle sue battute conclusive. Dopo l’intervento di apertura dell’iniziativa firmata da Riccardo Bucella il 18 dicembre 2013 sarà la volta di Mattia Caruso, Laura Gennari e Matteo Spinelli. Giovani promesse dell’arte contemporanea che si sono messe in gioco sul tema dell’acqua, inteso come cura.

Solo qualche mese fa veniva inaugurato il Nuovo Reparto di Dialisi del Presidio di Fano degli Ospedali Riuniti Marche Nord e con esso il bel lavoro di Riccardo Bucella, allievo di Grafica dell’Accademia di Urbino, insignito solo poche settimane dopo di un nobile riconoscimento per meriti artistici dal Presidente della Repubblica. Una testimonianza che depone a favore dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, conosciuta nel paese per l’alto profilo della qualità degli insegnamenti che offre ai suoi studenti.

L’Azienda Marche Nord che con l’Accademia ha realizzato un protocollo d’intesa proprio per mettere sul piatto una sinergia inedita e particolare nel campo delle arti grafiche, vede oggi, con soddisfazione, la piena realizzazione di un progetto work in progress denominato “Corsie d’Arte”, curato da Roberta Ridolfi.
Per questo appuntamento conclusivo saranno presentati ed esposti in mostra permanente i lavori di Mattia Caruso, Laura Gennari e Matteo Spinelli.

L’appuntamento prevede la presentazione di un catalogo a colori e di una cartella d’arte con magnifiche incisioni eseguite dagli allievi del Professor Giovanni Turria che ha coordinato la mostra per l’Accademia.
La mostra è inserita nel progetto Arte in Ospedale, attivato dall’Azienda Marche Nord nel 2010 e che ha permesso di mettere insieme un nucleo di circa ottanta opere, donate dai tanti artisti selezionati.

La poetica su cui si snodano gli interventi di “Corsie d’Arte” è sempre legata al discorso della cura, intesa come filosofia del prendersi in carico la ricerca del benessere di una persona, non perciò la semplice cura di una malattia ma valutando il completamento di essa con la cura dello spirito, o se si preferisce della mente.
La scelta dell’acqua come tema principale delle opere, non è stata casuale, è stata infatti preceduta da uno studio sul genere di patologie trattate nel Reparto in cui le opere dovevano essere installate.

L’acqua è stata trattata nelle diverse declinazioni possibili ma ciò che ha distinto i lavori tra loro è stata di certo la maestria e la perizia mostrata nella forza del segno nei rispettivi linguaggi poetici. Il fascino antico dell’ Arte grafica è stato rivisitato e attualizzato dagli straordinari percorsi di questi giovani artisti.

Le opere grafiche, forse più di quelle pittoriche, trattano il supporto come fosse una pelle, uno strato vitale da incidere e sui cui trasferire e far transitare le emozioni e i sentimenti.
Questo è forse il punto di forza di questi lavori, rinunciare cioè a un impatto emotivo di natura istintiva, offrendo punti di vista più introspettivi.

Un lavoro di ricerca che si addentra nella selva immaginaria di segni, simili a codici che agiscono con forza la superfice delle opere. Da grandi estimatori di bellezza possiamo affermare di averla trovata in questi straordinari lavori e per questo, crediamo, che in qualche modo questa possa essere definita cura.