Contro la guerra

Il percorso immersivo si struttura attraverso diversi livelli visivi e gradi di coinvolgimento, attraversando il tema della guerra, nei suoi effetti fisici, psicologici, sociali, e politici.
Comunicato stampa
Il 29 maggio, presso la Sala fontana di Palazzo Esposizioni Roma, inaugura la mostra “CONTRO LA GUERRA - sguardi e immaginari”, un progetto di EMERGENCY a cura di CHEAP, promossa da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, prodotta e organizzata da Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con l’Ong.
Il percorso immersivo si struttura attraverso diversi livelli visivi e gradi di coinvolgimento, attraversando il tema della guerra, nei suoi effetti fisici, psicologici, sociali, e politici. Curatrici e curatori si sono interrogati sulla possibilità di entrare, in modo intimo ma non voyeuristico, nelle storie delle vittime, così come nella resistenza di chi visi oppone, praticando la disobbedienza civile, protestando pubblicamente, rivendicando disarmo e solidarietà. E curando le ferite degli altri, come fa EMERGENCY dal maggio 1994, data di fondazione di un’organizzazione che pratica la medicina anche come strumento di pace.
Tratte dall’archivio storico, le grandi fotografie in bianco e nero sulle attività di cura di EMERGENCY, dall’Afghanistan all’Iraq, si alternano ai poster di CHEAP, provenienti da alcuni degli interventi più importanti realizzati dal collettivo negli ultimi anni – “Disobbedite con generosità”, “Sabotate con grazia”, “Agitatevi”– e a quelli delle artiste e degli artisti invitati a partecipare alla mostra, dall’Italia al Brasile, dalla Spagna alla Polonia. Geografie lontane e sensibilità diverse, accomunate dalla convinzione che, come dichiarano i messaggi incisi lungo il percorso espositivo, “nessuna guerra è inevitabile”, che “la guerra non restaura diritti, ridefinisce poteri”. Lo testimoniano anche le immagini all’interno di un box, riparate da una feritoia: fotografie di persone e dei loro corpi sopraffatti dalla violenza della guerra ma schermati e non a vista, possono infatti essere guardate solo se ci si avvicina alla feritoia. Sono fotografie di dimensioni più ridotte, esplicite, crude che richiedono uno sguardo attento, consapevole. Sono un appello che EMERGENCY e CHEAP rivolgono al pubblico, una richiesta di avvicinamento, di assunzione di responsabilità.