Contesti Estremi – Roberto Pugliese

Informazioni Evento

Luogo
GERVASUTI FOUNDATION
Castello 993/a 30122 Fondamenta S. Ana (Via Garibaldi) vicino fermata vaporetto giardini, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal giovedì alla domenica dalle 17.00 alle 23.00

Vernissage
13/10/2012

ore 18-23

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Roberto Pugliese
Generi
arte contemporanea, personale

La Gervasuti Foundation, in occasione della 56° Biennale Musica, presenterà all’interno dei propri spazi il progetto ‘Contesti Estremi / Extreme Contexts’ che inaugura con la performance del compositore Emanuele de Raymondi. Per questa occasione L’artista Roberto Pugliese è stato invitato a ripensare, con un’installazione site-specific, il pop-up bar della fondazione che, nato come “Bikini Bar” in occasione della 53esima Biennale Arte e dopo essere diventato il “Nocturne” nel 2011 cambia pelle nuovamente. Il titolo dell’opera è: “Gervasuti Mix. Omaggio a Cage”.

Comunicato stampa

La Gervasuti Foundation, in occasione della 56° Biennale Musica, presenterà all’interno dei propri spazi il

progetto ‘Contesti Estremi / Extreme Contexts’ che inaugura con la performance del compositore Emanuele

de Raymondi. Per questa occasione L’artista Roberto Pugliese è stato invitato a ripensare, con un’installazione

site-specific, il pop-up bar della fondazione che, nato come “Bikini Bar” in occasione della 53esima Biennale

Arte e dopo essere diventato il “Nocturne” nel 2011 cambia pelle nuovamente. Il titolo dell’opera è: “Gervasuti

Mix. Omaggio a Cage”.

Roberto Pugliese è un artista multimediale. Il suo lavoro è fatto di composizioni, installazioni e performance

basate sul suono in combinazione con l’ambiente circostante e con la partecipazione dello spettatore. In questo

caso l’interesse dell’artista per gli ambienti urbani e la sua esplorazione degli spazi pubblici della città di Venezia,

lo hanno portato a raccogliere e catalogare una grande quantità di materiale audio ambientale. Questa

raccolta d’input sonori disomogenei è stata poi analizzata ed elaborata digitalmente attraverso un software di

programmazione sonora progettato dall’artista. Questi suoni vengono infine riprodotti da dispositivi per la

riproduzione acustica disposti nello spazio in composizioni fitomorfiche.

Il formalismo visivo e il rigore concettuale, vicino all’arte programmata, dell’installazione di Pugliese bene si

adattano allo spazio interno del Bar della Gervasuti Foundation che diventa contenitore con cui il lavoro entra

in relazione dialettica. Dal pavimento una frusta di cavi elettrici neri, stretti in fascine, si sviluppa sul piano

e sulle pareti in modo organico fino a raggiungere il soffitto. Dal soffitto i cavi si separano seguendo percorsi

diversi e ricadono verso il basso sospesi a diverse altezze da terra. Ogni cavo termina con uno speaker e ogni speaker

diffonde un’unità minima di audio nella sua forma d’onda più semplice, una sinusoide. La combinazione

di queste forme d’onda minimali produce un movimento sonoro complesso e affascinante dal punto di vista

dell’estetica del suono. I suoni che si diffondono nella sala diventano spazio sociale condiviso e articolato. L’idea

di tradurre una realtà, quella registrata dal vivo nella città, in suoni prima destrutturati e poi ricomposti in un

altro spazio, porta lo spettatore a vivere nuove esperienze, trasportandolo in un’eterotopia che ha la particolare

caratteristica di essere connessa a tutti gli spazi di Venezia.