Con il fervore del sale

Informazioni Evento

Luogo
TEATRO SAN LEONARDO
via San Vitale 63, Bologna, Italia
Date
Il
Vernissage
26/09/2014

ore 18

Biglietti

6.00 €

Generi
serata - evento
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Ateliersi festeggia la riapertura del Sì e inaugura la programmazione Sì 2014/15 Con il fervore del sale.

Comunicato stampa

Dopo una lunga e importante ristrutturazione dei locali dell'Atelier Sì, voluta e sostenuta dal Comune di Bologna e dalla Regione Emilia-Romagna, iniziata ad aprile 2013 e conclusasi ad aprile 2014, venerdì 26 settembre 2014 Ateliersi festeggia la riapertura del Sì e inaugura la programmazione Sì 2014/15 Con il fervore del sale.

Nella cornice di paesaggi analogici realizzati in laboratorio a cura di Bn Biancoenero, l'Opening del Sì vedrà alternarsi interventi teatrali, performance e concerti con Yasko Fujii e Ateliersi, Von Tesla a cura di M.R. Wilson, Boreas, Caterina Barbieri, Alive Lab insieme a Human Printer, Sang Bleu e Bennet.

Il Sì, sito in via San Vitale 69, parte integrante del complesso San Leonardo – dato in concessione dal Comune di Bologna al collettivo di produzione artistica Ateliersi che opera nell'ambito delle arti teatrali e performative con la direzione artistica di Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi - non è solo sede produttiva del gruppo, ma anche luogo aperto al pubblico dove Ateliersi disegna un'articolata attività di programmazione.

Il nuovo Sì è stato rinnovato e ampliato con l’aggiunta dei due piani superiori: al secondo piano gli uffici dello staff di Ateliersi e dei collaboratori (l'illustratore e graphic designer Paper Resistance, l’Associazione di produzione cinematografica Arancine e il collettivo Alive Lab), i camerini del teatro, una sala riunioni e un’area chill out; al primo piano un luminoso spazio conviviale (la Caffetteria del Sì allestita grazie alla campagna di crowdfurnituring ìMaCo a cura di Gaspare Caliri/Snark Space Making); al piano terra il foyer (Il Nulla), una biglietteria, un cortiletto (Il Sottobosco) e la sala teatrale (Spazio della memoria). Il nero del palcoscenico e il bianco dei soffitti lignei rifulgono anche grazie alla sponsorship di Renner Italia.

La produzione di Ateliersi si compone di opere teatrali e interventi artistici in cui il gesto performativo entra in dialogo organico con l’antropologia, la letteratura, la creazione musicale e le arti visive per favorire una comunicazione del pensiero radicata nel tessuto urbano e capace di intercettare inquietudini e prospettive che coagulano senso intorno ai sovvertimenti che si manifestano nel mondo. I temi e le modalità tipiche della ricerca artistica del collettivo – attualmente impegnato nel percorso Urban Spray Lexicon sulle scritte murali, le cui ultime tappe sono state presentate in luglio al festival Santarcangelo dei Teatri e al Festival Teatro a Corte di Torino - vengono trasferiti nella cura dell'Atelier Sì. Questa intra-relazione tra la produzione e la programmazione è il primo segno identitario della cura del Sì.

La linea artistica del Sì si contraddistingue per un'offerta pluriartistica: arti teatrali e performative, arti visive, arti sonore e notturne, arti teoriche (incontri, scritture, tavole rotonde) e arti del sé (quelle in cui lo spettatore diventa partecipante attivo); un focus sulle residenze artistiche; un'attenzione alla formazione ad ampio spettro; un utilizzo completo e continuo degli spazi; un dialogo con ambiti emergenti quali l'innovazione sociale, il crowdsourcing, l’audience e il community building e i nuovi modelli di cittadinanza dei civic hacker.

Per ogni stagione Ateliersi sceglie un filo conduttore di natura concettuale e/o tematica che direziona e nutre la scelta delle modalità e dei contenuti per la creazione del programma. Il titolo del biennio 2014/15 è Con il fervore del sale perché “senza il fervore del sale - dicevano gli alchimisti - non si può produrre alcuna mutazione degli elementi: si diventa sciapi, malcontenti, quasi infelici, come collettività e forse anche come singoli”. Partendo da questa suggestione del 47° Rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese del Censis (Franco Angeli, 2013), il filo rosso che accompagnerà la cura del Sì nel 2014/15 è la connettività come pratica e pensiero che guida il lavoro sulla dicotomia tra il pubblico e il privato, tra esterno e interno.

Gli artisti ospiti del Sì 2014/15 sono, per le arti teatrali e performative: Motus, Bluemotion, Winter Family, Francesca Proia, Cosmesi, Fratelli Broche, le produzioni e le prove aperte di Ateliersi e - in collaborazione con Gender Bender - Fabrizio Favale, Jose San Martin/William Forsythe, Francesca Foscarini/Yasmeen Godder. Per le arti visive: Luca Bertolo e Marta Dell'Angelo in collaborazione con Nosadella.Due; Enrico Fedrigoli; Anne Vagt in collaborazione con BilBOlbul. Per le arti sonore e notturne: Alive Lab, M.R. Wilson, Moder. Per le arti del sé: Milonga Sì a cura di Flora Benedetti; CTRL ART LAB un ciclo di workshop formativi sull’utilizzo dei dispositivi digitali per lo sviluppo della creatività e dell’espressione artistica, sostenuto dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna; il laboratorio teatrale di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo; la pratica condivisa di Francesca Proia; i workshop con Icinori, Manuele Fior, Roman Muradov in collaborazione con BilBOlbul Festival di fumetto; un percorso di cucina e alimentazione vegana a cura di Manuel Marcuccio aka Uno Cookbook. Per le arti teoriche, tra gli altri in via di definizione, Enrico Pitozzi, Piersandra Di Matteo, Graziano Graziani, Gaspare Caliri, Sara Baranzoni, Paolo Vignola. Ateliersi rimane in ascolto e prevede per il Sì ulteriori momenti creati ad hoc durante l'anno.

Continuano e si intensificano collaborazioni con particolari realtà cittadine che saranno accolte da Ateliersi per svolgere una parte dei propri appuntamenti nel contesto del Sì: GenderBender, BilBOlBul, Robot, Radio Città del Capo. In collaborazione con Nosadella.due Ateliersi inoltre partecipa ad Art City Bologna 2015.

L’attività artistica di Ateliersi è riconosciuta e sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dal Comune di Bologna e dalla Regione Emilia Romagna. Il progetto CTRL ART LAB è realizzato in collaborazione con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. La programmazione che si tesse presso l’Atelier Sì è inoltre sostenuta attraverso politiche economiche di reciprocità, compartecipazione e ospitalità: il Sì si apre ad attività ospitate e co-organizzate con altre associazioni e nuclei artistici che presentano già un loro profilo di sostenibilità, ma il cui inserimento all'interno del programma garantisce più alti margini di realizzabilità (spese inferiori, servizi aggiuntivi, contestualizzazione progettuale, allargamento del pubblico).

26.09.2014, dalle 18.00
Con il fervore del sale - Opening del Sì
Sì, Via San Vitale 69, Bologna | ingresso 6 euro |

U.H.V. (vuoto estremamente alto): visioni di paesaggi analogici realizzati in laboratorio a cura di BN BIANCOENERO

Visite guidate nei nuovissimi antri del Sì con Aomame: frammento teatrale con YASKO FUJII, ideazione di ATELIERSI a partire da 1Q84 di Murakami Haruki

Concerto di VON TESLA a cura di M.R. WILSON nel Nulla, il foyer del Sì


Presenza sonora a cura di BOREAS


Live del nuovo album Vertical (Important Records/Cassauna, 2014) di CATERINA BARBIERI


Fino a tarda notte Dj-set del collettivo ALIVE LAB insieme a Human Printer, Sang Bleu e Bennet

Servizio di baby-oasi su prenotazione, al numero 329 0898743.

Info: www.ateliersi.it, [email protected], https://www.facebook.com/si.ateliersi

ATELIER SÌ A CURA DI ATELIERSI
linee guida

Ateliersi è un collettivo di produzione artistica che opera nell'ambito della arti performative e teatrali, e si occupa di produzione artistica (spettacoli, performance, scritture, progetti editoriali, formazione) e di programmazione culturale dell'Atelier Sì.

I temi e le modalità tipiche della ricerca artistica del collettivo, vengono trasferiti nella cura dell'Atelier Sì, non solo sede produttiva del gruppo, ma anche luogo aperto al pubblico dove Ateliersi disegna un'articolata attività di programmazione pluriartistica. Questa intra-relazione tra la produzione e la programmazione è il primo segno identitario della direzione artistica del Sì.

Ateliersi è composto da Fiorenza Menni (direzione artistica, attrice e autrice), Andrea Mochi Sismondi (direzione artistica, attore e autore), Giovanni Brunetto (direzione tecnica e arti sonore), Elisa Marchese (amministrazione e organizzazione), Tihana Maravic (progettualità e comunicazione), Diego Segatto (arti web e grafiche), Valentina Bertoli (La Caffetteria del Sì). Numerosi altri collaboratori artistici e consulenti vengono coinvolti sui singoli progetti.

L’attività artistica di Ateliersi è prodotta grazie alla vendita degli spettacoli, e oltre ad essere riconosciuta e sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo), è sostenuta dal Comune di Bologna (Settore Sistema Culturale e Università) e dalla L.R. 13 del 1999 “Norme in materia di spettacolo”. Singoli progetti sono sostenuti dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

La programmazione che si tesse presso l’Atelier Sì è inoltre sostenuta attraverso politiche economiche di reciprocità, compartecipazione e ospitalità: il Sì si apre ad attività ospitate e co-organizzate con altre associazioni e nuclei artistici che presentano già un loro profilo di sostenibilità, ma il cui inserimento all'interno del programma garantisce più alti margini di realizzabilità (spese inferiori, servizi aggiuntivi, contestualizzazione progettuale, allargamento del pubblico).

L'aspetto principale della programmazione del Sì è la pluralità artistica. Ateliersi non si sofferma infatti sulla propria arte d'appartenenza (arti teatrali e performative) ma, in linea con l'approccio artistico multidisciplinare tipico della sua creazione artistica, apre lo sguardo sulle altre arti, tutte caratterizzate dalla presentazione dal vivo: arti visive, arti sonore e notturne, arti del sé, arti teoriche. Così per esempio nell'ambito delle arti visive, il Sì predilige l'aspetto live orientandosi verso installazioni, ambientazioni o performance. Mentre le arti teoriche - attraverso incontri, tavole rotonde e scritture - fungono da approfondimenti e contestualizzazioni delle realtà artistiche presentate. Arti del sé sono invece quelle pratiche nelle quali lo spettatore diventa partecipante attivo (workshop, laboratori, attività per bambini, percorsi di cucina, ballo etc.).

Accanto alla pluralità delle arti e un'attenzione alla partecipazione attiva, il focus sulle residenze artistiche è una delle linee guida della proposta del Sì. All'artista ospite viene offerta la permanenza nell'atelier e l'assistenza tecnica, la comunicazione e la promozione. Attraverso la costruzione di relazioni e occasioni di incontro con i soggetti della rete culturale cittadina si cerca ogni volta di contestualizzare al meglio l'artista in programma.

Un'altra importante qualità della cura del Sì è offerta dalla specificità dello spazio, suddiviso in sala teatrale (Spazio della memoria) e il foyer (Il Nulla), il cortiletto (Il Sottobosco) al piano terra, la caffetteria (La Caffetteria del Sì) al primo piano, la zona chill-out e la sala riunioni al secondo piano. Si tratta di spazi di piccola o media misura che propongono temperature calde, accoglienti e intime che immediatamente instaurano un rapporto specifico (ravvicinato e riservato) con lo spettatore.

In relazione alle opportunità offerte dai sostenitori pubblici e privati e agli esiti del lavoro di fundraising (che comprende sia la ricerca degli sponsor sia i finanziamenti europei), la tendenza della direzione artistica del Sì è quella di assicurare allo spettatore un'apertura continuativa. La stagione 2014/15 è un primo passo in questa direzione che si desidera intensificare e massimizzare negli anni a venire. A settembre 2014 nasce La Caffetteria del Sì la cui apertura sarà per il primo anno legata ai momenti di rappresentazione pubblica, mentre nel futuro si cercherà di mantenere un'apertura più costante in modo da offrire ai cittadini la possibilità di fruire di un luogo accogliente di incontro quotidiano. Alcuni eventi delle arti performative e sonore sono disegnati appositamente per lo spazio della Caffetteria.

In armonia con questo desiderio di continuità e quotidianità, il palinsesto del Sì si distingue per l’alternanza di un format ritmico (secondo un ritmo regolare, ogni martedì e un sabato al mese Milonga Sì, ogni domenica mattina l'attività per i bambini, un sabato al mese una serata di musica elettronica a cura di Alivelab), e di un format aritmico (secondo un ritmo irregolare, si prevedono durante l'anno 5 residenze artistiche nell'ambito delle arti performative e 3 nell'ambito delle arti visive con le conseguenti rappresentazioni pubbliche).

Continuano e si intensificano collaborazioni con particolari realtà cittadine che saranno accolte da Ateliersi per svolgere una parte dei propri appuntamenti nei locali del Sì: Gender Bender, BilBOlBul, Robot, Radio Città del Capo e altri. In collaborazione con Nosadella.due Ateliersi inoltre partecipa ad Art City Bologna 2015.

La vita consueta e diurna del Sì, oltre a svolgersi in sala prove, vive anche negli uffici di Ateliersi (direzione artistica, amministrazione-organizzazione e comunicazione-promozione), come anche negli uffici dei collaboratori (l'illustratore e graphic designer Paper Resistance, l’Associazione di produzione cinematografica Arancine e il collettivo Alivelab).

Per ogni stagione Ateliersi sceglie un filo conduttore di natura concettuale e/o tematica che direziona e nutre la scelta delle modalità e dei contenuti per la creazione del programma. Il titolo del biennio 2014/15 è Con il fervore del sale.

SÌ 2014/15 CON IL FERVORE DEL SALE
modalità e contenuti

Senza “il fervore del sale”, dicevano gli alchimisti, “non si può produrre alcuna mutazione degli elementi”: si diventa sciapi, malcontenti, quasi infelici, come collettività e forse anche come singoli, si legge nel 47° Rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese del Censis (Franco Angeli, 2013). La cifra della necessaria rimodulazione della coesistenza dei soggetti sociali, che il centro studi propone, è la connettività. Si tratta di un fenomeno operante dal basso, nella quotidianità delle cose, che tende a propagarsi in avanti attraverso una sempre maggiore coesistenza orizzontale di soggetti e comportamenti sociali.

Il filo rosso che accompagnerà la cura dell'Atelier Sì nel 2014/15 e che vorremmo illuminasse le cose e le persone che ospiteremo, sarà il pensiero sulla dicotomia tra il pubblico e il privato, tra l’esterno e l’interno: cosa muove l'IO ad aprirsi al NOI?

Alcune delle domande che ci poniamo sono: Il TU è una risorsa di poesia? Il mondo, come ogni in-fra (in-between), mette in relazione o separa gli uomini? L'uomo nasce indipendente? L'organo della bocca è il simbolo dell'unione del pubblico e privato? Il lavoro appartiene alla sfera pubblica o quella privata? Cosa perdi del privato entrando nel pubblico? Cosa ottieni? Il reale dove sta? Cos'è il bene del uomo? Cos'è il bene supremo della città? Qual è lo scopo comune? Né bestie né dei? E bestie e dei?

Da diversi anni Ateliersi si interroga sull'atto performativo quale elemento di cerniera tra esterno e interno in organico dialogo con la filosofia, la sociologia e l’antropologia, e in stretta collaborazione drammaturgica con la arti visive e sonore. In Open Options Project, iniziato con un viaggio nel mondo dei rom macedoni, abbiamo riflettuto sui temi dell'appartenenza, del diritto alla felicità, della libertà e dell’uguaglianza. Con Idem Identity Project ci siamo soffermati, attraverso il motivo della scelta, sui temi dell'identità singola, identità collettiva, identità Europea. Della sottile linea che sta tra la sfera pubblica e quella privata, ci stiamo attualmente occupando attraverso un focus sul gesto della scrittura murale, all'interno del percorso Urban Spray Lexicon Project.

Le nostre attività di creazione artistica, di formazione e di cura del Sì sono strettamente connesse, e per questo riteniamo importante confrontarci sui temi affrontati anche con gli artisti ospiti, e con gli spettatori che incrociamo. L'occasione di questo incontro-confronto nasce nello spazio che abitiamo: il Sì ci è stato dato in convenzione dal Comune di Bologna come luogo di creazione artistica e noi abbiamo sentito il desiderio e il dovere di condividerlo con i nostri concittadini.

Del fervore ci interessa l'intensità e il bollore, il movimento interiore; del sale il gesto sapido e piccante, la sua quotidianità, concretezza, cristallinità, il largo del mare. Dopo un secolo che ha detto tutto sull'impossibilità della comunicazione, pensiamo che qui è il tempo del dicibile, che sia necessario uno sforzo di trasformazione, verso il chiarore del sale.

La stagione si apre il 26 settembre con l'Opening del Sì. Nella cornice dell'allestimento-installazione U.H.V. (vuoto estremamente alto), visioni di paesaggi analogici realizzati in laboratorio a cura di Bn biancoenero aka Giovanni Brunetto, l'Opening del Sì vedrà alternarsi interventi teatrali, performance e concerti fino a tarda notte. Le visite guidate nei nuovissimi antri del Sì porteranno a imbattersi nell'Aomame di Murakami in un frammento teatrale con Yasko Fujii ideato da Ateliersi e ispirato a 1Q84. Seguirà il concerto/performance di Von Tesla all'interno dello spazio curato da M.R. Wilson nel Nulla, il foyer del Sì. A seguire la presenza sonora a cura di Boreas e la presentazione live di Vertical (Important Records/Cassauna, 2014) della compositrice e performer di musica elettroacustica Caterina Barbieri. La notte proseguirà con il dj-set dal collettivo Alive Lab, che ci condurrà fra atmosfere e stili che spaziano dalla techno sperimentale all’house insieme a Human Printer, Sang Bleu e Bennet.

ARTI TEATRALI E PERFORMATIVE
Il percorso legato alle arti teatrali si apre a fine settembre con gli interventi performativi a cura di Ateliersi in occasione dell'Opening del Sì.
A ottobre il Sì ospita il Festival Internazionale Gender Bender con tre spettacoli di danza: Fabrizio Favale con Alberi, Francesca Foscarini/Yasmeen Godder con Gut Gift, Jose San Martin/William Forsythe con Legítimo/Rezo. A ottobre e novembre Ateliersi condurrà le prove, chiuse e aperte, di Un volto senza armi, un'azione teatrale di Fiorenza Menni per il Festival Focus Jelinek a cura di Elena di Gioia.
I primi di novembre è la volta della prima residenza artistica con I try to different understand di Motus: un progetto pubblico pensato per il Sì e articolato nello spettacolo Caliban Canibal, un laboratorio teatrale e un dj set condotti da Silvia Calderoni, un incontro di approfondimento sui temi delle rivoluzioni tradite a partire dalla cosiddetta primavera araba. L'ultima settimana di novembre Ateliersi presenta al pubblico bolognese diverse tappe di Urban Spray Lexicon Project con approfondimenti teorici a cura di Sara Baranzoni (Università di Bologna) e Paolo Vignola (Università di Genova).
A febbraio la danzatrice e coreografa Francesca Proia presenta il progetto Ascolta un'alba, un'interrogazione, soggettiva e intima, sui diversi modi di coltivare la coscienza in questo mondo. A marzo il collettivo romano Bluemotion presenta SPRING ST, un progetto dedicato alle fiabe di Gianni Rodari dedicato ai bambini e agli adulti, e un concerto. In concomitanza con la residenza di Bluemotion, Ateliersi in collaborazione con Piersandra Di Matteo (Università di Bologna) e Giorgina Pilozzi (Angelo Mai Altrove) organizza una tavola rotonda sul rapporto tra le forme di produzione artistica e le nuove modalità di gestione e fruizione degli spazi culturali.
In collaborazione con Istituzione per l’inclusione sociale del Comune di Bologna, Ateliersi partecipa ai progetti Roma Pilot, Roma-net (un programma finanziato dall’Unione Europea per il periodo 2007-201); e Roma Matrix (un progetto europeo finalizzato a contrastare il razzismo, l'intolleranza e la xenofobia verso rom e sinti, favorendone l'integrazione attraverso un programma di azioni da realizzare in diversi paesi europei), per presentare in primavera al Sì una residenza della comunità rom.
A maggio il duo franco/israeliano Winter Family sarà al Sì per una residenza artistica con Bn Biancoenero aka Giovanni Brunetto, che li vedrà impegnati in un concerto e un incontro pubblico.
Nell'arco dell'anno il Sì ospiterà inoltre una residenza artistica di Cosmesi finalizzata alla prossima produzione. Durante le sere invernali lo spazio della Caffetteria del Sì sarà animato dalle pazze proposte performative dei Fratelli Broche.

ARTI VISIVE
Per la serata dell'Opening del Sì l'ambientazione visiva sarà curata da Bn Biancoenero.
A novembre BilBOlBul festival internazionale di fumetto in collaborazione con Ateliersi organizza una serie di workshop per adulti condotti da Icinori, Manuele Fior e Roman Muradov. Sempre in dialogo con BilBOlBul, l'artista tedesca Anne Vagt svolgerà una residenza artistica al Sì proponendo una soluzione visiva per la porta del Sì che caratterizzerà la stagione 2014/5. In occasione dell'inaugurazione della porta sarà proposta anche una performance di Manuele Fior e di Stefano Ricci.
A gennaio in collaborazione con Nosadella.due, storico partner di Ateliersi, e in occasione di Art City Bologna 2015, l'artista Luca Bertolo sarà in residenza artistica proponendo un intervento visivo sul foyer che rimarrà allestito per tutto il 2015.
A febbraio in occasione della residenza della coreografa Francesca Proia sarà presentato il progetto fotografico di Enrico Fedrigoli Francesco e Francesca.
Tra marzo e maggio sarà la volta del progetto Il Manuale della Figura Umana che vede una collaborazione tra l'artista visiva Marta Dell'Angelo e Fiorenza Menni.

ARTI SONORE E NOTTURNE
Le arti sonore si aprono a fine settembre in occasione dell'Opening del Sì con Caterina Barbieri, Von Tesla a cura di M.R. Wilson, Boreas e con le altre proposte musicali a cura di AliveLab insieme a Human Printer, Sang Bleu e Bennet.
Durante l'anno Giovanni Brunetto, direttore di arti sonore e notturne di Ateliersi, in collaborazione con AliveLab, M.R. Wilson, Mannequin Records, RoBOt e Locomotiv curerà appuntamenti di musica bimensili.
Tra gli eventi delle arti specificamente notturne ricordiamo I’m not a DJ a cura di Silvia Calderoni, la festa di Radio Città del Capo e gli eventi 31122014 in programma per il 31.12.2014 e Art City Night@Sì. Lo Caffetteria del Sì ospiterà dj set e proposte musicali specifiche, tra cui ricordiamo il formato Sopra ogni frequenza a cura del rapper ravennate Moder.
Alivelab è un collettivo di promoter, dj e vj attivo dal 2008 che si occupa – nel panorama bolognese – di pianificazione, progettazione, promozione e direzione artistica di eventi e workshop legati alla musica elettronica e alla sua commistione con le arti digitali. Un sabato al mese Alivelab propone all'Atelier Sì uno dei due format su cui attualmente si sta concentrando: Habitat e Ombre lunghe. Habitat predilige una proposta orizzontale di stili che spaziano dalla techno sperimentale all’house, mentre Ombre lunghe vuole essere un ponte verso sonorità sperimentali dove le proposte si snodano fra atmosfere wave e dilatazioni kraut, esperienze psichedeliche e immediatismi synth¬pop.
M.R. Wilson è un non-progetto nato in circostanze fortuite nel 2011 con l'intento di promuovere
linguaggi e pratiche musicali altre. La programmazione è fluida, nessuna restrizioni di genere.
Rituali partecipativi, il caso, la curiosità, l'apertura. Creare un ambiente nel quale l'ascoltatore possa girovagare, perdersi.
Mannequin Records è un'etichetta indipendente con base a Berlino che propone concerti nell'ambito del genere Minimal Synth, Cold Wave, Dark Wave, Post Punk, Psych, Industrial, Experimental.

ARTI DEL SÉ
Ogni domenica mattina i genitori potranno rilassarsi nella caffetteria mentre i loro bambini saranno condotti attraverso diverse attività ludiche nell'ambito della creatività digitale (parte del progetto di formazione CTRL ART LAB). CTRL ART LAB è un progetto di formazione nell'ambito di nuove tecnologie per l'arte e l'espressione, con un contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, che si svolgerà durante tutto l'anno e al quale parteciperanno Enrico Pitozzi, Apparati Effimeri, Alivelab, Federica Falancia, Make in Bo.
Ogni martedì sera, e un sabato al mese Milonga Sì: serate di tango e milonga a cura di Flora Benedetti.
Il Sì organizza inoltre una serie di incontri legati alla cucina vegana in collaborazione con il cuoco resident Manuel Marcuccio aka UNO COOKBOOK. A dicembre il focus è Uno Cookbook Fuori Formato con laboratori, presentazioni del libro, assaggi, aperitivi in collaborazione con Zoo, Zazie, Fram Caffé. In primavera ci sarà invece l’incontro sull'uso delle spezie in cucina con lo chef di cucina internazionale Jean-Michel Carasso.
Le arti del sé avranno una vita indipendente e autonoma nel Sottobosco, il piccolo cortiletto sito a piano terra del Sì, curato da Senape, il vivaio urbano di Bologna; e nella Caffetteria del Sì, realizzata grazie alla campagna di crowdfurnituring ÌmaCo, a cura di Gaspare Caliri/Snark Space Making, e curata da Valentina Bertoli.
Il successo di ÌmaCo – la campagna di crowdfurnituring che raccoglie nella caffetteria del Sì un insieme di oggetti funzionali e di storie che li accompagnano - sarà festeggiato l’8 ottobre 2014 durante ÌmaCo Baby Shower con le letture di Paolo Nori.
Ci sarà inoltre un percorso di lettura esametri/ginnastica respiratoria per gli anziani a cura del maestro Umberto Banci e della dottoressa Tina Zanetidou (Dipartimento di Salute Mentale – Psichiatria di Consultazione – AUSL di Bologna).

ARTI TEORICHE
Le arti teoriche si presentano come momenti di approfondimento, in forma di incontri, scritture, tavole rotonde, come parte integrante di singoli progetti e sono curati da Ateliersi e, di volta in volta dagli esperti esterni, alcuni dei quali sono: Enrico Pitozzi, Piersandra Di Matteo, Graziano Graziani, Gaspare Caliri, Sara Baranzoni e Paolo Vignola. Saranno coinvolti di volta in volta altri studiosi appartenenti a diversi ambiti scientifici e umanistici.