Claudio Verna – L’anima Analitica
Un’esposizione che celebra il genio del maestro figura chiave dell’Arte Analitica.
Comunicato stampa
La Galleria Accademia di Torino è lieta di annunciare l'apertura della mostra "Claudio VERNA – L’Anima Analitica", il 27 novembre a partire dalle 18.00, un’esposizione che celebra il genio del maestro figura chiave dell'Arte Analitica presso la sua sede di Via Po 39.
All’opening sarà presente l’artista.
L'esposizione si terrà dal 27 novembre al 19 dicembre 2025 nella sede di Via Po 39.
L’antologica L'Anima Analitica del Colore include venticinque opere che coprono un arco temporale cruciale, dal 1968 ai giorni nostri. Verna, tra i protagonisti che rivendicarono il primato della pittura alla fine degli anni Sessanta, è universalmente riconosciuto per aver ricondotto l'arte ai suoi elementi costitutivi.
Il suo percorso artistico è caratterizzato da una coerenza straordinaria: una dialettica tra l'estremo rigore strutturale e un intenso abbandono emotivo. Nelle sue tele, il colore è il "protagonista assoluto", indagato nelle sue infinite potenzialità di saturazione e luminosità. Il movimento, noto anche come Pittura Pittura, si concentra sull'analisi auto-referenziale di tela, segno e luce.
La Galleria Accademia invita il pubblico e la stampa a scoprire l'impatto rivoluzionario di un artista che ha trasformato la tela in un campo di indagine per la luce, il tempo e lo spazio.
Titolo della Mostra: Claudio VERNA – L’Anima Analitica
Artista: Claudio VERNA
Sede: Galleria Accademia, Via Po 39 - Torino
Date: 27 novembre al 19 dicembre 2025
Orari: dal Lun al Ven 10:30- 13 e 15,30 - 19.
Vernissage/Inaugurazione 27 Novembre, ore 18
Claudio Verna nasce a Guardiagrele, in provincia di Chieti, nel 1937.
Dal 1942 al 1956 studia in Umbria, poi all’Università di Firenze, dove si laurea con una tesi sulle “Arti figurative nella civiltà industriale” e dove tiene le prime mostre di rilievo. Nel 1961 approda a Roma. Per alcuni anni rinuncia alle mostre per sperimentare e definire in totale autonomia il pensiero e gli strumenti della propria ricerca. Nel 1967 torna ad esporre, ormai definitivamente convinto delle ragioni “antiche e irrinunciabili” della pittura. E’ il periodo della cosiddetta “Pittura analitica”, volta ad una riflessione sul fare arte oggi e sul rapporto con la tradizione moderna.
Per alcuni anni rinuncia alle mostre per sperimentare e definire in totale autonomia il pensiero e gli strumenti della propria ricerca. Nel 1967 torna ad esporre, ormai definitivamente convinto delle ragioni “antiche e irrinunciabili” della pittura. E’ il periodo della cosiddetta Pittura analitica, volta ad una riflessione sul fare arte oggi e sul rapporto con la tradizione moderna.
Raggiunta la maturità espressiva, la pittura di Verna “si articola tra le polarità di un estremo rigore e di un intenso abbandono emotivo”. Protagonista assoluto dei dipinti è il colore e la sua capacità di assumere i valori massimi della saturazione e della luce.
Dopo il debutto alla Galleria Numero di Firenze nel 1960, sono oltre cento le personali allestite in Italia e all’estero, tra cui la Biennale di Venezia nel 1970 e nel 1980, e le antologiche nei Musei di Gibellina nel 1988, Spoleto nel 1994, Ferrara nel 1997, Conegliano nel 1998, Treviso nel 2000, L’Aquila nel 2007 e la Fondazione Mudima di Milano nel 2012.
Contemporaneamente è presente in numerose mostre collettive e rassegne internazionali a Düsseldorf, Londra, Philadelphia, Copenhagen, Rotterdam, Stoccolma, Darmstadt, Colonia, Mosca, Leningrado, Grenoble, Nizza, Praga, Buenos Aires, San Paolo, Rio de Janeiro e in numerose città italiane, ottenendo vari riconoscimenti.
Nel 2008 l’Accademia Nazionale dei Lincei gli conferisce il Premio “Antonio Feltrinelli” per la pittura. Viene nominato Accademico nazionale dell’Accademia di San Luca.
Nel 2010 esce il Catalogo Ragionato del suo lavoro a cura di Volker W. Feierabend e Marco Meneguzzo, per la Silvana Editoriale (MI).