Claudia Giraudo – Effemeridi

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA LE LOGGE
Piazza Del Comune , Assisi, Italia
Date
Dal al

Dalle 10.00 alle 19.00

Vernissage
22/06/2013

ore 17

Contatti
Sito web: http://www.giraudoclaudia.com
Artisti
Claudia Giraudo
Curatori
Alberto D’Atanasio
Generi
arte contemporanea, personale
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Claudia Giraudo ha dato una simbologia contemporanea che attinge a quella antica perché anche oggi come allora la notte non diventi mai tenebra. In questa mostra la pittrice insieme al curatore Alberto D’Atanasio, ha cercato di rispondere a queste domande e lo ha fatto con i mezzi ineffabili della pittura.

Comunicato stampa

EFFEMERIDI

Il tuo scintillio guida il viaggiatore nel buio benché io non sappia cosa sei scintilla, scintilla piccola stella…

Segni dei Cieli, Costellazioni, Mappe Astrali vuole riscoprire il senso antico del racconto e dell’affabulazione attraverso le immagini che diventano come tappe di un percorso. Claudia Giraudo, con una tecnica che rivela un talento assoluto, memore dei maestri rinascimentali, propone la sua personale concezione dei “Segni dei Cieli, dei segni zodiacali e delle mappe astrali”. L’artista propone una rilettura contemporanea delle tradizioni antiche, quando l’astrologia era scevra dalla superstizione e veniva insegnata insieme alla matematica perché si avesse conoscenza delle “meccaniche celesti”. Lo studio dei segni dei cieli portava l’uomo a capire le fasi della natura degli animali e delle relazioni tra uomini. In queste opere, la Giraudo è riuscita a fissare e a dare visibilità all’invisibile, a ciò che per definizione non può essere rappresentato che con la creatività. Le stelle sono lontanissime dall’uomo e tra di esse. E’ per questo che da sempre gli artisti hanno dato segno a ciò che poteva dare sicurezza quando scende la notte e non c’è più il sole a scaldare la pelle e i cuori.

Claudia Giraudo ha dato una simbologia contemporanea che attinge a quella antica perché anche oggi come allora la notte non diventi mai tenebra. In questa mostra la pittrice insieme al curatore Alberto D’Atanasio, ha cercato di rispondere a queste domande e lo ha fatto con i mezzi ineffabili della pittura.