Claire Fontaine – Casa Fontana

Informazioni Evento

Luogo
FRANCESCO PANTALEONE ARTECONTEMPORANEA
Via Vittorio Emanuele 303 (Palazzo Di Napoli - Quattro Canti) 90133, Palermo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Dal 30 settembre al 13 dicembre 2025

dalle 10.00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00.

Vernissage
27/09/2025
Artisti
Claire Fontaine
Generi
arte contemporanea, personale

La galleria Francesco Pantaleone è lieta di presentare Casa Fontana, un progetto speciale di Claire Fontaine che celebra il suo ottavo anno di vita a Palermo.

Comunicato stampa

La galleria Francesco Pantaleone è lieta di presentare Casa Fontana, un progetto speciale di Claire Fontaine che celebra il suo ottavo anno di vita a Palermo.

Partendo dal presupposto che la casa è un luogo che ristora e nutre, l’artista presenta una serie di nuove opere che si riferiscono alla sfera dell’alimentazione e della ristorazione in particolare.

Radicalmente trasformato dalla sua immagine mediatica, il cibo che è parte integrante dei nostri corpi diventa qui scultura e oggetto ambiguo. Chi e cosa ci nutre fisicamente e metafisicamente restano questioni aperte, così come la linea incerta che separa l’organico e il sintetico, il biologico e l’artificiale. Due delle sculture (Raw e Cooked) sono ritratti dell’hamburger: cibo misterioso per eccellenza e oggetto iconico del fast food, contenente carni non identificate, che può oggi essere realizzato con alimenti di sintesi o con dei cloni di cellule commestibili realizzate in laboratorio. La dicotomia “cotto/crudo” accompagna quella “reale/artificiale” in a Is it Cake?, una scultura che evoca il ready-made e i reels “is it cake?” in cui l’oggetto tagliato, identico all’originale sembra commestibile – ma lo è o è una favola di AI?

Quando il cibo è usato come trappola per attirare il turista o esca per assassinare i popoli sotto assedio, quando è prodotto secondo criteri che antepongono il profitto alla salute di chi consuma gli alimenti, quando si muore in coda per un sacco di riso, ci si ammala a causa delle sostanze tossiche che ingeriamo quotidianamente o si sviluppa un rapporto malato con tutto quello che mettiamo in bocca infestato da allergeni, calorie, grassi saturi o desideri e paure che distruggono le nostre vite, comprendiamo quanto la “casa” sia in pericolo. La trasformazione massiccia degli alloggi delle città turistiche in alberghi invisibili e dei ristoranti in un’industria per sconosciuti di passaggio, ci ha portato il fordismo a casa e trasformato tutti noi (umani, piante e animali) in operai a tempo pieno della fabbrica sociale che è il mondo della produttività contemporanea. Casa Fontana ci suggerisce con ironia che il safe-space non è più tra le mura domestiche attorno a una tavola imbandita ma nei rapporti che creiamo gli uni con gli altri per proteggerci dalla follia contemporanea. Casa Fontana è anche una riflessione sullo stato presente del capitalismo che ci confonde in continuazione sul rapporto tra la realtà esperita e le sue rappresentazioni deliranti con cui conviviamo, ciascuno davanti al nostro schermo, insieme a esseri di tutte le età. Se il covid ci ha insegnato che stare soli e consumare immagini era un modo di proteggere il nostro prossimo, il presente ci insegna invece che questo è il modo più sicuro di contrarre delle malattie mentali e dei disordini alimentari.

Invito a immergersi nella realtà condivisa e nella celebrazione della sua gioia di vivere e lavorare a Palermo, Casa Fontana ci permette di fare qualcosa che da bambini era vietato: giocare col cibo.