CilentArtFest 2023
Terza edizione della rassegna programmata in nove comuni del Cilento. Più di 20 spettacoli in 10 giorni, più di 50 artisti in più di 20 location differenti.
Comunicato stampa
CilentArt Fest, giunto alla sua terza edizione, diretto da Alfredo Balsamo e Vittorio Stasi, continua il suo percorso sulle tracce lasciate dalle precedenti edizioni, di valorizzazione dei territori del Cilento attraverso l’arte, la musica e la danza, chiamando in causa spettacoli che hanno fatto la storia del teatro e compagnie di spicco della contemporaneità.
Gli eventi in programma, distribuiti in ben nove comuni cilentani, Capaccio Paestum, Agropoli, San Giovanni a Piro, Perito, Prignano, Gioi, Omignano, Lustra e Moio della Civitella, vanno a creare un sentiero artistico da perlustrare, scoprire, e in cui perdersi tra le meraviglie naturali di questi luoghi e le performance che li “invaderanno”. Differenti programmi per differenti comuni che però si intersecano, tracciando linee tematiche comuni, coinvolgendo attivamente gli abitanti del territorio e i passanti che decideranno di scoprire le meraviglie del Cilento.
Dal 17 al 27 agosto 2023 il programma, ancora più ricco rispetto a quello dello scorso anno, per la sezione prosa spazierà tra la grande sperimentazione performativa della Compagnia Rezza Mastrella (Leoni d’oro alla carriera La Biennale di Venezia 2018) alla precisione drammaturgica di Scimone e Sframeli, passando per i grandi interpreti italiani quali Rocco Papaleo, Massimiliano Gallo, Marco Baliani, alla verve della stand- up comedian Paola Minaccioni, senza dimenticare i grandi classici del teatro, con la ripresa di spettacoli di premi Nobel della letteratura da parte di Matthias Martelli, ma anche dei nuovi classici contemporanei quali quelli di Sotterraneo, compagnia vincitrice del premio Ubu 2022, oltre alla grande tradizione della commedia dell’arte riproposta in chiave contemporanea da Mansarda Teatro dell’Orco.
Spettacoli molto diversi che trovano una loro macro-coerenza nella ricerca artistica costante e nell’affrontare tematiche universali quali i ricordi, le tracce che lasciamo dopo il nostro passaggio, le sliding doors che ci portano a chiedere: “E se avessi vissuto una vita diversa da quella che ho avuto fino ad ora?”
E ancora, i meravigliosi paesaggi naturali dei comuni del Cilento, faranno da sfondo alla potente immagine degli spettacoli che i grandi coreografi porteranno per la sezione danza del festival. Anche qui si ritroveranno idee diverse di movimento, di indagine sul corpo, passando dallo studio sulla possibilità di punti di incontro, la “diplomazia” intesa nel suo senso etimologico su cui indagherà la Compagnia Zappalà Danza, allo scontro tra apollineo e dionisiaco che ha ispirato Virgilio Sieni per la sua creazione, o sulla perdita di radici secondo Carlo Massari fino alla comunione con la natura e gli esseri del mare dipinta da Piergiorgio Milano.
Non poteva mancare, per un progetto artistico come quello di CilentArt, inclusivo, diffuso ma soprattutto multidisciplinare, una grande sezione dedicata alla musica. La compagnia Anagoor ci porterà in viaggio unico per immagini, musicato in un live set elettronico da Mauro Martinuz ispirato dalla figura del tentatore Mephistopheles.
Tantissimi i musicisti che parteciperanno al festival con la loro musica, da N.A.I.P. con la sua ironia tagliente sulla società contemporanea, allo swing di Musica da Ripostiglio, passando per la musica popolare giapponese di Munedaiko, il folk irlandese ripreso da Naomi Berrill e la tradizione del teatro musicale portato in scena da Lalla Esposito & Ondanueve String Quartet con musiche e arrangiamenti di Paolo Coletta. Ulteriore punta di diamante dell’edizione sarà la presenza del premio Oscar Nicola Piovani che racconterà, anche lui attraverso un racconto autobiografico, una vita in cui non ricorda “un solo momento in cui non ci sia stata la musica”.
Per la sezione formazione, questa edizione vedrà il coinvolgimento della redazione di Teatro e Critica per un percorso formativo gratuito all’interno del festival. L’obiettivo è dunque quello di creare una piccola redazione che seguirà tutti gli appuntamenti del festival con una pubblicazione giornaliera distribuita all’ingresso degli spettacoli e nei punti nevralgici della socialità dei comuni interessati. Il workshop sarà aperto a un massimo 15 partecipanti: un gruppo di lavoro attivo e reattivo, in grado di tramutare in uno storytelling ragionato e creativo le suggestioni emanate dall’offerta artistica. La call sarà aperta a giornalisti, web writers, spettatori appassionati, instagrammer e illustratori. Il progetto vedrà la preziosa collaborazione di Multiservice di Lucilla Baglivo, che diventerà casa e luogo creativo di questo gruppo di lavoro.
Si rinnova quest’anno la collaborazione con gli enti che hanno reso questo ambizioso progetto possibile. Il festival è promosso e sostenuto dal Teatro Pubblico Campano, dal Ministero della Cultura e dalla Regione Campania, nell’ambito del progetto “Campaniaè”, promosso dall’Agis e dalla Regione Campania, con il patrocinio della Provincia di Salerno.
Che dire di più? È venuto il momento di perdersi tra le meraviglie del Cilento, inondati dalla bellezza intrinseca del nostro territorio, valorizzato ancora di più dalle grandi proposte degli artisti presenti, per un’esperienza a trecentosessanta gradi che difficilmente si potrà dimenticare.