Christos Giannopoulos – Flashback
La mostra personale Flashback, di Christos Giannopoulos, è un balzo nell’antico altrui, un album pittorico che narra frammenti di vita trascorsa, scenari naturali e istantanee umane di persone foreste.
Comunicato stampa
FLASHBACK
Christos Giannopoulos
Mostra a cura di Giorgia Bergantin
La mostra personale Flashback, di Christos Giannopoulos, è un balzo nell’antico altrui, un album pittorico che narra frammenti di vita trascorsa, scenari naturali e istantanee umane di persone foreste. Con i luoghi e i soggetti di Giannopoulos si innesca naturalmente un dialogo intimo che supera la misconoscenza del contesto. Racchiuse in pochi centimetri, le storie dipinte dall’artista risultano familiari all’occhio straniero, che si emoziona al cospetto di memorie simili alle proprie.
Distese verdi, boschi in penombra, acqua che sgorga o che ozia, sagome di uomini, donne e bambini, che pur schivando il nostro sguardo, ci trascinano nella loro effimera esistenza.
Le tele di Giannopoulos appaiono come istanti sospesi, liberi dalla sveltezza aspra del tempo, prigionieri della stasi uggiosa dell’eternità.
In bilico tra il flusso e lo stallo, la natura e l’uomo si amalgamano in una sola visione, sfuggente, come un ricordo visivamente vago, emotivamente lampante.
Il processo creativo di Christos Giannopoulos prevede un’ispirazione primordiale di natura fotografica dall’archivio personale costituito sia da immagini scattate dall’artista stesso, sia da sequenze cinematografiche e polaroid del regista russo Andrej Tarkovskij (1932 - 1986).
Le riprese e gli scatti di Tarkovskij sacralizzano il quotidiano, tramutando l’usuale in poesia del reale. Una profonda nostalgia pervade le sue scene, trascinando l’ospite alle radici della propria memoria.
Dal negativo all’olio su tela o su alluminio, dalla nitidezza della foto o del video alla traccia evidente del gesto pittorico, del colore steso dinamicamente, talvolta delicatamente sfumato, talora grumoso e vibrante. Giannopoulos genera nuovi episodi di racconti ereditati dal suo passato visivo e mentale.
Le sue pennellate sono ritmiche, capaci di scandire le distanze tra i personaggi viventi e amorfi insediati in ambienti aperti spesso nebulosi o in stanze domestiche in penombra.
La mostra Flashback, ad eccezione di pochi casi, propone opere inedite, vergini di critica e condivisione, realizzate negli ultimi cinque anni.