Cheryl Pope & Carlo Zauli – Mind the gap?!

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA BIANCONI
Via Lecco 20, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
11/10/2012

ore 18

Contatti
Email: info@galleriabianconi.com
Artisti
Carlo Zauli, Cheryl Pope
Curatori
Elena Forin
Generi
arte contemporanea, doppia personale

Questa prima tappa, a cura di Elena Forin – LaRete Art Projects, coinvolge l’artista americana Cheryl Pope (Chicago, 1980) e il maestro storico della scultura italiana Carlo Zauli (Faenza, 1926 – Faenza, 2002), quest’anno al centro di una serie di progetti speciali – legati al decennale della sua scomparsa e della nascita del Museo Carlo Zauli a Faenza – che ne rileggono oggi la forza e la centralità dell’opera.

Comunicato stampa

LaRete Art Projects è lieta di annunciare l'inaugurazione, l'11 ottobre, di "Cheryl Pope & Carlo Zauli", la prima mostra di "mind the gap?!", nuovo progetto espositivo della Galleria Bianconi ( Via Lecco 20, Milano), dedicato al tema del confronto generazionale.

Questa prima tappa, a cura di Elena Forin - LaRete Art Projects, coinvolge l'artista americana Cheryl Pope (Chicago, 1980) e il maestro storico della scultura italiana Carlo Zauli (Faenza, 1926 - Faenza, 2002), quest'anno al centro di una serie di progetti speciali - legati al decennale della sua scomparsa e della nascita del Museo Carlo Zauli a Faenza - che ne rileggono oggi la forza e la centralità dell'opera.

Per la prima volta in Italia, Pope presenta il video Stacks e una produzione di sculture appositamente realizzate per l'occasione, i Tops. Rileggendo queste due diverse tipologie di lavori nell'allestimento per la Galleria Bianconi, l'artista intende rafforzare ulteriormente il legame che unisce le varie fasi della sua indagine e la forza di questa connessione in termini ambientali.

In Stacks l'artista raccoglie sopra un tavolo piatti, ciotole e tazze, creando delle pile instabili. L'eco del loro inevitabile collasso risuona nello spazio della sala, che viene scossa dal fragore del crollo e dalla presenza dei Tops, emblematicamente collocati a terra. Queste piccole sculture realizzate assemblando stoviglie simili a quelle che compaiono nel video, sembrano essere cadute direttamente dalla proiezione, e nella loro elegante raffinatezza aprono una riflessione che abbraccia fragilità, preziosità e resistenza, e che non tralascia le questioni relative al rapporto tra tradizione e dinamica sociale.

Di Zauli - di cui recentemente sono stati pubblicati gli scritti inediti e i carteggi con alcuni fra gli intellettuali più importanti del suo tempo (Carlo Zauli. Scritti e testimonianze, a cura di Flaminio Gualdoni) - viene invece presentata una rilettura del percorso plastico e concettuale tramite un allestimento inedito.

Attraverso alcune delle opere e delle tipologie - Vasi e Sensualità Sconvolte, Zolle, Geometrici - che hanno impegnato l'artista nella propria carriera, emerge nella sala tutta l'intensità di uno sguardo che ha saputo dar voce alle tensioni della società tramite le problematiche della forma, ai mutamenti in atto nell'economia e nel vivere quotidiano, e a un'unione fra semplificazione, ordine, utilizzo e praticità estremamente attuale anche oggi.

L'allestimento si snoda così tra materiali, pratiche, necessità, background e storicità, facendo emergere certamente l'identificazione di una profonda diversità di contesto (sociale, economico, politico) tra i due artisti, ma anche la presenza di una certa affinità.

Le forme che inseguono il movimento plastico, sono infatti, per entrambi gli artisti, esposte a una fragilità che è segno ed espressione di una trasformazione sociale e di una volontà radicata nei lavori: Zauli la opera dall'interno, esplodendo e scardinando la forma classica del vaso, Pope la lascia invece emergere dall'atto del comporre, votato inevitabilmente alla frantumazione nel video, ma anche aperto a possibili assemblamenti nelle sculture collocate a terra.
Cheryl Pope, Stacks, 2010. still from HD