Charlie Stein – Virtually Yours

Informazioni Evento

Luogo
METROQUADRO
Corso San Maurizio 73/F, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

mercoledì 29, giovedì 30 e venerdi 31 ottobre, dalle 16 alle 20
INAUGURAZIONE sabato 1 novembre dalle 17 alle 23, Notte delle Arti contemporanee
e nel regolare orario di galleria: giovedì, venerdì e sabato dalle 16 alle 19

Vernissage
01/11/2025

ore 17

Artisti
Charlie Stein
Generi
arte contemporanea, personale

In mostra una selezione di dipinti dalla serie ‘Virtually Yours’ dell’artista Charlie Stein.

Comunicato stampa

In occasione dell'Art Week torinese la galleria metroquadro presenta nei propri spazi due
proposte:
1) nella prima sala:
la galleria CCA Andratx, Mallorca, in occasione dell’iniziativa “TAG-Torino Art Gallery
meets Art Palma Contemporani” che vede lo scambio tra le due associazioni di gallerie,
presenta una selezione di dipinti dalla serie ‘Virtually Yours’ dell’artista Charlie Stein.
Altre opere della stessa artista saranno in mostra presso Riccardo Costantini Contemporary,
in via Goito 8, Torino.
2) nelle restanti due sale, si potrà visitare la mostra attualmente in corso:
‘Equilibri: Monique Rollins e David Row’, che è prorogata fino al 22 novembre.
Date e orari:
mercoledì 29, giovedì 30 e venerdi 31 ottobre, dalle 16 alle 20
INAUGURAZIONE sabato 1 novembre dalle 17 alle 23, Notte delle Arti contemporanee
e nel regolare orario di galleria: giovedì, venerdì e sabato dalle 16 alle 19
Charlie Stein, artista tedesca nata a Berlino nel 1986, ha conseguito una laurea e un master
in Belle Arti presso l’Accademia di Stoccarda, una laurea in Scienze Sociali e Inglese presso
l’Università di Stoccarda e ha frequentato corsi di Cultura Cinese ed Economia presso la
Tongji University di Shanghai.
Multidisciplinare, scrittrice e teorica culturale, la sua pratica artistica si colloca all’intersezione
tra arte contemporanea, tecnologia e teoria critica. I suoi lavori, che spaziano dalla pittura
all’installazione, dal testo alle collaborazioni supportate dall’intelligenza artificiale, affrontano
temi come l’incarnazione, l’intimità, il surrealismo digitale e l’estetica digitale. Grazie alla sua
formazione in sociologia e belle arti, Stein esplora le transizioni tra spazio fisico e virtuale, tra
artigianato e macchina, e tra strutture individuali e sistemiche.
Charlie Stein ha partecipato a mostre nazionali e internazionali, tra cui Manifesta 11, la
Sinopale, la Triennale di Scultura di Bingen e mostre in musei in Europa e Asia. Le sue opere
sono state incluse nell’asta di beneficenza ISCP x Almine Rech. Membro del programma ISCP
di New York, ha ricoperto incarichi di docenza e cattedre ospite presso istituzioni come
CalArts, il Pratt Institute, l’Università delle Arti di Berlino (UdK) e Amburgo, dove ha
temporaneamente diretto la classe di Jorinde Voigt. Charlie Stein vive e lavora a Berlino.
Nell’estate 2025 ha svolto una residenza d’artista presso la galleria CCA Andratx di Maiorca
e le sue opere saranno esposte dal 3 ottobre 2025 alla Kunsthalle 2, CCA Andratx, Maiorca.
“Il mio universo visivo si concentra sulla protezione, l’anonimato e l’affermazione di sé in un
mondo complesso e in continua evoluzione. Desidero coinvolgere gli spettatori, spingendoli
fuori dalle loro zone di comfort per metterli di fronte a nuove prospettive e farli sentire a casa
in un futuro che costruiamo ogni giorno, momento dopo momento. Si tratta, in definitiva, di
resilienza.”

In Equilibri, tra Monique Rollins e David Row prende forma un paesaggio astratto che
oscilla tra impulso e misura, emozione e struttura.
Le tele di Rollins sono attraversate da onde di colore che sembrano respirare: stratificazioni
luminose, gesti fluidi e vibrazioni cromatiche che traducono memorie intime ed energie
vitali. La sua pittura è movimento, ritmo, tensione emotiva che si fa immagine.
Row, al contrario, affida la sua ricerca a forme geometriche calibrate e campiture sospese.
Nei suoi lavori il silenzio della struttura diventa spazio meditativo, equilibrio fragile tra ordine
e discontinuità.
Accostati, i due linguaggi non si annullano ma si amplificano: la forza gestuale di Rollins
trova un contrappunto nella precisione di Row; l’urgenza del colore incontra la calma della
forma. In questo incontro, l’astrazione rivela la sua natura plurale, capace di contenere
tanto la vertigine del sentimento quanto la chiarezza della costruzione.
Accostando i lavori di Monique Rollins e David Row, l’astrazione si apre in un doppio
respiro: in Rollins gesto e colore si espandono in paesaggi emotivi, mentre nelle
composizioni di Row la vita stessa prende forma. I segni più massicci sono le nostre
certezze, interrotte da inaspettate linee sottili e i in colori contrastanti, a rappresentare gli
imprevisti che irrompono nel flusso vitale, modificandone la prospettiva e la percezione, il
tutto racchiuso in un perimetro irregolare che richiama il limitato campo visivo dell’uomo.
Entrambi gli artisti raccontano l'esperienza di vivere, ma con linguaggi astratti diversi:
impulsiva gestualità colorata da una parte, calmo rigore geometrico dall'altra.
Monique Rollins, nata a Wilmington, Delaware, nel 1980, dopo aver conseguito un Bachelor of
Fine Arts (BFA) presso la Syracuse University di New York nel 2002, ha approfondito i suoi studi
artistici ottenendo un Master of Science in Teoria, Critica e Storia dell'Arte con una specializzazione
nel Rinascimento veneziano e una Certificazione di Studi Museali presso il Pratt Institute di
Brooklyn, New York. La produzione di Rollins comprende dipinti a olio, acrilici, disegni a carboncino
e collage di carta su tela, utilizzando differenti medium, tra cui matita, acrilico, acquerello, penna e
inchiostro e, nell’ultima produzione, materiale tessile.
David Row (Portland, Maine, 1949) è uno dei protagonisti della pittura astratta americana. Si è
formato alla Yale University, studiando con maestri come Al Held e Lester Johnson. L’esperienza a
Yale lo ha collocato nella tradizione dell’astrazione americana, che ha poi sviluppato in una ricerca
personale, capace di coniugare rigore geometrico e tensione lirica. E’ attualmente in mostra a New
York, fino al 17 gennaio ’26, nella collettiva ‘Building Models: The Shape of Painting’ curata da Saul
Ostrow presso la MILTON RESNICK AND PAT PASSLOF FOUNDATION.