Cervino. La montagna leggendaria
Comunicato stampa
Dopo l’inaugurazione al Museo Nazionale della Montagna di Torino, la mostra
Cervino. La montagna leggendaria apre il 9 luglio nella sua seconda sede, la Casa
Alpina di IREN alla diga di Ceresole Reale, nel Parco del Gran Paradiso.
Imponente e solitario, dalla forma perfetta di una piramide, con i suoi 4.478
metri di altezza il Cervino svetta sulle Alpi Pennine, al fondo della Valtournenche.
Considerato a lungo inespugnabile, con la prima ascensione del 1865 nacque il suo
mito, che si diffuse rapidamente in tutto il mondo rendendolo una vetta leggendaria.
Da 160 anni attrae scalatori e alpinisti da Paesi vicini e lontani con un innegabile
magnetismo, suscitando un misto di rispetto, timore e fascinazione che ne fanno
una meta unica e ambita per turisti e alpinisti. Ma non solo. La sua popolarità e la sua
storia l’hanno reso simbolo e icona montagne più belle e quasi perfette; lo Shivling
è il Cervino dell’India, l’Ama Dablam del Nepal, l’Alpamayo delle Ande, il Masherbrum
del Karakorum. Tutte si riferiscono al Cervino.
Con la prima ascensione, tutte le cime più prestigiose delle Alpi erano state salite.
Nel frattempo, l’alpinismo entrava in una nuova era; dopo quella dei primordi,
motivata da ragioni scientifiche, e la successiva, caratterizzata dal desiderio di
conquista, iniziava a prendere forma la fase dell’alpinismo sportivo-esplorativo.
Il crescente desiderio di avventura e la sfida verso i limiti della scalata spingeva
gli alpinisti a tentare di raggiungere le montagne già salite per itinerari differenti,
più difficili e giudicati impossibili dalle generazioni precedenti. E poi rimanevano
da scalare tutte le cime minori, quelle più verticali e strapiombanti. Con queste
premesse le Alpi hanno ancora moltissimo da offrire e il Cervino, dopo l’epopea della
conquista, diventa nuovamente una delle mete più ambite, con le sue sei creste, le
quattro pareti e le pareti nelle pareti: un palmares che ancora oggi pochi alpinisti
possono vantare.
Nato e cresciuto ai piedi del Cervino, in una famiglia in cui il mestiere di guida alpina
si tramanda da quattro generazioni, Hervé Barmasse, alpinista, scrittore, regista di
film di montagna e guida alpina, è il solo ad aver salito tutte e sei le creste in solitaria.
Un legame intimo e profondo lo lega alla montagna di casa, salita per la prima volta
a sedici anni. Sulla Gran Becca, tra prime ascensioni solitarie, prime invernali e vie
nuove, è l’alpinista che ha all’attivo più exploit e l’unico, dopo Walter Bonatti, ad aver
aperto una via nuova in solitaria. Ed è tramite l’alpinismo, e l’incontro con il Cervino,
che l’alpinista valdostano ha creato un rapporto stretto con la natura.
Orari di visita a Ceresole
lunedì-venerdì
13:00-17:00
sabato-domenica
9:00-12:00 | 13:30-17:00
Orari di visita al Museomontagna
martedì-venerdì
10:30-18:00
sabato-domenica
10:00-18:00
Info
[email protected]
Con
Il Museo opera nelle reti
CERVINOLA MONTAGNA LEGGEND ARIA
HERVÉ BARMASSE
Sponsor
Con il sostegno di
Con il patrocinio