Carlo Bonfà – Si vis pacem

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO CENACCHI ARTE CONTEMPORANEA
Via Santo Stefano 63 - 40125 , Bologna ,
Date
Dal al

da martedì a sabato 16,30 - 19,30. Mattino e lunedì su appuntamento
Aperture straordinarie in occasione di Diverdeinverde: sabato 27 e
domenica 28 maggio ore 10,00 - 19,00 | sabato 3 giugno chiuso

Vernissage
24/05/2023

ore 18

Artisti
Carlo Bonfà
Generi
arte contemporanea, personale
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Mostra dell’artista Carlo Bonfà (gruppo Nuovi-nuovi), recentemente scomparso.

Comunicato stampa

L’esposizione dell’artista mantovano intende essere, a meno di un anno dalla sua scomparsa,
una piccola testimonianza sul suo fare arte, incentrata su un definito ciclo di opere.
Il titolo scelto richiama la locuzione latina Si vis pacem para bellum di Publio Vegezio Renato. I
lavori presentati infatti, sono in gran parte legati al tema della guerra. L’ironia dell’autore,
attraverso serie di opere intitolate Mine antiuomo, Carri armati, Combattenti, denuncia la
mancanza di senso di ogni guerra, ideando non strumenti di morte ma “giochi” per ribaltare il
significato stesso dei titoli delle sue opere.
Scrive Sandro Orlandi Stagl in un testo di alcuni anni fa:
Carlo Bonfà affronta il tema della guerra creando degli oggetti con forme e sembianze
belliche, destinate non ad offendere né tanto meno ad educare all’esercizio dell’arte
militare. Le sue strategie sono rivolte a migliorare prima di tutto il rapporto con noi stessi
e poi la realtà che ci circonda, facendoci riflettere su quanto nocive ed assurde possono
essere determinate teorie inventate per risolvere qualsiasi tipo di conflitto. [...]
Le armi-giocattolo di Carlo Bonfà, negate nella loro funzionalità, non hanno nulla della
simbologia dadaista o della carica futurista, sono invece una sorta di simulacro, che per
la sua forma accattivante e per la sua vivacità cromatica tende ad attirare lo spettatore,
ingannandolo sull’effettiva pericolosità della funzione che raffigura. La piacevolezza
dell’arma-giocattolo fa sì che essa sia privata di ogni aggressività e che perda la
connotazione di oggetto destinato a far male. Egli riesce ad esprimere la bellezza là dove
c’è orrore.
Presentiamo questa esposizione in un momento storico nel quale, oltre alle guerre a noi più
vicine (Ucraina, Armenia), stati sonnambuli giocano con il fuoco di ricatti reciproci, ballando
sull’orlo di un conflitto terribile. Per questo motivo, oltre a quello prettamente artistico, riteniamo
questa mostra importante. Anzi: necessaria.
CARLO BONFÀ
Pegognaga (MN) 1944 - Mantova 2022. L’artista aderisce al Movimento Arte Etica nel 2016 e pubblica il proprio Manifesto
Etico personale del titolo “StrAtego”. Negli anni ’50, si trasferisce con la famiglia a Verona dove ha studiato arte.
Nel 1968, la Galleria Ferrari organizza la sua prima mostra personale, con testo critico nel catalogo di Tommaso Trini. In
questi anni l’artista ha esposto diverse volte alla Galleria Ferrari di Verona, ha partecipato a mostre storiche come “Campo
urbano” a Como, “Art Terminal” da Toselli a Milano nel 1969, a “Gennaio70” a Bologna nel 1970, dove ha allestito varie
mostre personali.
Nella prima parte degli anni ’80, è stato inserito da Renato Barilli e Francesca Alinovi nel gruppo “Nuovi- Nuovi”.
STUDIO CENACCHI
La galleria d’arte Studio Cenacchi, fondata nel 2016, nasce dalla ricerca e passione di Jacopo Cenacchi per l’arte
contemporanea.
Lo spazio espositivo, di oltre 150 mq, si sviluppa su tre piani di Palazzo Ghiselli Vasselli in Via Santo Stefano, nel centro
di Bologna. La location, connotata da volte, resti di affreschi cinquecenteschi e capitelli è stata scelta anche per far
dialogare proficuamente lo spazio, insolito per una galleria d’arte contemporanea, e le opere di volta in volta esposte.
La galleria ha un rapporto diretto con gli artisti che promuove, o con i loro eredi. Vengono proposti artisti storicizzati e
contemporanei, italiani e di altre nazionalità, con una attenta scelta di qualità e senza distinzione di medium o anagrafe.
Si fornisce un attento servizio di consulenza per l’acquisto di opere d’arte e vengono effettuati sopralluoghi presso i
domicili dei clienti, per realizzare progetti volti alla collocazione delle opere d’arte negli ambienti abitativi e di lavoro.
Tra le mostre si segnalano:
Tempera di Giorgio Zucchini
Carnival di Francesco Bocchini
Tutto il silenzio che c’era di Marco Rigamonti
La grafica di Sigfrido Bartolini
I luoghi della polvere di Augusto Gadea
Berlin, Brandenburger Tor 1989 di Massimo Golfieri
Bologna, dalle periferie al centro di Maurizio Tangerini
Imago Pietatis di Elena Franco
From London to free Derry di Gian Butturini
Ars curandi di Elena Franco
Ad lunam di Daniele Cabri
Testa carbonara di Francesco Bocchini
Cinema interiore di Simone Martinetto