Bruto Pomodoro – ArchetipAzioni

Informazioni Evento

Luogo
SILBERNAGL UNDERGALLERY - NAVIGLI STREET
Alzaia Naviglio Grande 4 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

mar-sab 11-19

Vernissage
09/05/2012

ore 18.30

Artisti
Bruto Pomodoro
Curatori
Mario Manduzio
Generi
arte contemporanea, personale

In mostra saranno esposte circa 30 opere di pittura scultura e collages, attraverso le quali l’ artista presenta una forma di astrattismo che tende a coniugare le tematiche concretiste con un proprio linguaggio simbolico -narrativo che affonda le sue radici nell’ universo scientifico ed in particolare nell’analisi dell’evoluzione e dello sviluppo delle forme viventi.

Comunicato stampa

La galleria Silbernagl e Undergallery, nella sede di via Borgospesso 4 a Milano, inaugura mercoledì 9 maggio, la mostra di Bruto Pomodoro dal titolo ArchetipAzioni.
In mostra saranno esposte circa 30 opere di pittura scultura e collages, attraverso le quali l' artista presenta una forma di astrattismo che tende a coniugare le tematiche concretiste con un proprio linguaggio simbolico -narrativo che affonda le sue radici nell' universo scientifico ed in particolare nell'analisi dell'evoluzione e dello sviluppo delle forme viventi
Scrive il curatore, Mario Manduzio:
"Gli archetipi di Bruto, sia quando egli opera con le materie pittoriche, sia con quelle plastiche, presentano un rigoroso equilibrio grazie al loro ordine geometrico, ma al contempo un grande dinamismo.
Le pitture, i collages e le sculture danno all'osservatore una sensazione di armonia complessiva, all'interno della quale i singoli elementi ora lottano, ora si abbracciano, ora si intrecciano e il loro dinamismo intrinseco è intenzionalmente cercato dall'artista che, grazie alle sue conoscenze delle leggi fisiche, fa sì che i suoi archetipi "disgiunti" mostrino una valenza centripeta ed insieme centrifuga sulla scorta delle leggi dell' entropia e dell'entalpia, in una sorta, per usare una metafora cinematografica, di "caos calmo".
Queste caratteristiche sono maggiormente presenti nelle sculture poiché nelle pitture e nei collages l'intento è quello di mostrare i diversi piani di intreccio, che nella bidimensionalità rimanevano chiusi e nelle sculture liberano la loro energia intrinseca in un processo di evoluzione che dalla pittura, attraverso il collage, arriva alla scultura.
Il titolo ArchetipAzioni ben riassume a mio avviso le "azioni" di scomposizione e ricomposizione che Bruto opera sulle forme archetipiche e le "azioni" intrinseche delle forme che sprigionano la loro vitalità all'interno della compostezza e della sobrietà delle diverse composizioni.
Spirituale e materiale, psiche e soma, chiaro e scuro, pieno e vuoto, morbida curva e feroce intreccio, in un continuo gioco di opposti in equilibrio tra loro che simboleggiano il grande mistero degli opposti Nascita e Morte, che in un artista come Bruto Pomodoro, appassionato di filosofie orientali e uomo di scienza, non rappresentano un inizio e una fine ma due estremità che si toccano, si intrecciano, combaciano, come nella sua persona coesistono fuse armonicamente la sua dimensione estetico-artistica e quella di scienziato"
Bruto Pomodoro nato nel1961, inizia il suo percorso artistico nel 1994, lasciandosi alle spalle una lunga carriera dedicata al disegno scientifico.
Superate le prime esperienze figurative, approda ad una personale ricerca rigorosamente astratta, che cerca di coniugare lessici di alcune avanguardie astratte con una propria sintassi simbolico narrativa.
Fra le rassegne pubbliche a lui dedicate vanno citate le mostre tenutesi nel 1997 a Siena, a Riccione e a Cesena, intitolate Contemplazioni , la mostra tenutasi nel 2001 a Sarzana, Intitolata Bruto Pomodoro - elogi del quadrato, la mostra del 2002 a Courmayeur, intitolata Codici Algenici, le rassegne di Pietrasanta, e di Cattolica, intitolate Codici Armonici, entrambe del 2005 e la grande personale tenutasi nel settembre del 2007 a Rimini, intitolata, Bruto Pomodoro evoluzione delle forme archetipo, viaggio verso la tridimensione. Lo scorso anno ha esposto alla Biennale di Venezia, con una mostra personale, presso palazzo Zanobio, collegio degli Armeni.