Bruno Lucca – Viaggio intorno alla mia stanza

Informazioni Evento

Luogo
WEBER & WEBER ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Via San Tommaso 7, Torino, Italia
Date
Dal al

da martedi a sabato, ore 15.30 – 19.30

Vernissage
05/11/2016

ore 18

Artisti
Bruno Lucca
Generi
arte contemporanea, personale
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Nella sua quarta personale alla galleria Weber & Weber l’artista Bruno Lucca espone una selezione del vasto corpus di fotografie scattate in casa propria nel corso degli ultimi anni.

Comunicato stampa

Nella sua quarta personale alla galleria Weber & Weber l’artista Bruno Lucca espone una selezione del vasto corpus di fotografie scattate in casa propria nel corso degli ultimi anni. Migliaia di immagini che sono il suggestivo diario visivo di un quotidiano Viaggio di esplorazione compiuto dentro lo spazio domestico. La mostra si compone di due grandi isole, collocate al pavimento degli ambienti della galleria, formate dal montaggio di una parte di queste immagini.
Le fotografie di Lucca hanno una singolare relazione con il celebre libro di Xavier de Maistre Viaggio intorno alla mia stanza, scritto a Torino nel 1787. Xavier de Maistre, giovane ufficiale del reggimento “Regie Navi” della Marina sarda viene messo agli arresti domiciliari a causa di un duello. Nei 42 giorni di reclusione, per ingannare la noia, scrive il suo Voyage. È forse il primo libro in cui si racconta compiutamente di quello spazio domestico e privato che si andava formando proprio in quell’epoca. Uno spazio squisitamente moderno e per noi oggi perfettamente normale: il luogo dell’intimità, della privacy, in cui ci rifugiamo per difenderci dal tumulto e dall’invadenza del mondo. Ma quell’intérieur che de Maistre andava esplorando in quell’ultimo scorcio di Settecento e che diventerà una grande costruzione moderna, sembra oggi essere fragile e insicuro, minacciato da sistemi di comunicazione sempre più mobili e fluidi, capaci di insinuarsi profondamente nel nostro spazio più intimo e privato. Le incursioni nella nostra privacy sono, d’altronde, materia di dibattito quotidiano.
Per questo le fotografie di Bruno Lucca assumono un interesse particolare, sono immagini con le quali l’artista, esplorando il proprio spazio privato, riconosce e nomina ciò che gli sta intorno e, così facendo, lo accudisce e preserva. Una sorta di topofilia – per usare le parole di Gaston Bachelard – che definendo lo spazio umano della vita, lo difende.
Alle pareti della galleria sono esposti una selezione piccoli ritratti che rappresentano le persone vicine all’artista. Un altro modo per riconosce e nominare – e così difendere – il proprio spazio emotivo. L’esposizione dei ritratti svela un’altra, e non casuale, simmetria tra de Maistre e Lucca: Xavier, lasciato l’esercito, si guadagna da vivere come ritrattista. Anche dipingendo, tanto de Maistre quanto Lucca, dimostrano una peculiare capacità di relazione con quello che li circonda, che siano le stanze in cui vivono o le persone che ritraggono.