Broken Flowers

Broken flowers delinea un orizzonte comune nel raccontare il quotidiano e la realtà di ogni giorno con delicatezza e nostalgia. L’impatto con il reale è forte ma anche sospeso, perché è appuntito da un’ironia disillusa e carismatica,
Comunicato stampa
BROKEN FLOWERS
MANUEL ESPOSITO, CRISTIANO PIZZI, FLAMINIA VERONESI,
DAVIDE VOLPI, ANDREAS ZAMPELLA
A cura di GHERARDO QUADRIO CURZIO
Inaugurazione martedì 23 settembre ore 19
23.09 - 19. 10. 2025
“Accettiamo facilmente la realtà, forse perché intuiamo che niente è reale.”
Jorge Luis Borges, “L’Aleph”, 1949.
La Galleria Giovanni Bonelli è lieta di presentare nella sede di Milano BROKEN FLOWERS, la mostra collettiva degli artisti Manuel Esposito, Cristiano Pizzi, Flaminia Veronesi, Davide Volpi, Andreas Zampella, a cura di Gherardo Quadrio Curzio.
Broken flowers delinea un orizzonte comune nel raccontare il quotidiano e la realtà di ogni giorno con delicatezza e nostalgia. L’impatto con il reale è forte ma anche sospeso, perché è appuntito da un’ironia disillusa e carismatica, disinvolta nel muoversi e giocare con gli elementi del semplice, toccando anche il fantastico. Perché è così che la realtà può essere resa accettabile: bisogna tradirla. È necessario renderla iperbolica, quasi impossibile affinché essa possa essere percepita da noi come credibile e vera, trasformarla in altro per vederla per davvero per quella che è. Bellezza e amarezza convivono nell’ordinario come ironia e fantasia servono per poterlo modellare e ammorbidire. Fuori dalla realtà, la realtà è reale.
A passo lento ma anche vispo si ramificano i linguaggi diversi e complementari dei cinque artisti in mostra. Nel ritmo vivace si inseriscono le opere di Flaminia Veronesi e di Manuel Esposito, che si muovono in un colorato e decadente fantastico, da una parte ludico e spensierato, e dall’altra inquieto e grottesco. Andreas Zampella propone una rielaborazione degli oggetti del quotidiano, macchiati e lacerati ma sempre leggiadri, vibranti e antropomorfi. La leggerezza delle sovrapposizioni soffici che delineano i soggetti di Cristiano Pizzi si contrappone alla minuzia del segno di Davide Volpi e al protagonismo scenico delle sue cornici spesse e pesanti. Ma ritornano in assonanza nel riuscire a descrivere all’unisono un senso ovattato e sbiadito delle immagini di cui entrambi raccontano, di quella amara esperienza del reale che lega inesorabilmente tutte le opere esposte.
Manuel Esposito
Manuel Esposito (1999, Monza) è un artista italiano che lavora con scultura, fotografia e video.
Combina un approccio descrittivo dai toni ironici e satirici, ad un’osservazione meticolosa della cultura popolare.
Consegue il diploma di primo livello in Nuove Tecnologia dell’Arte all’Accademia di Breradove è attualmente iscritto al biennio di pittura.
Cristiano Pizzi
Cristiano Pizzi (Legnano, 1999) vive e lavora a Milano. Ha studiato Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, concludendo il percorso nel 2023. La sua pratica artistica intreccia pittura e narrazione, trasformando figure marginali e dettagli quotidiani in racconti visivi. La sua è una pittura delicata e contemporaneamente stratificata, unione di velature leggere, gentilmente sovrapposte. Alla compostezza formale dialogano figure brutali che occhieggiano all'immaginario punk e underground. In questa tensione trovano spazio riferimenti letterari ed esoterici, che si manifestano come apparizioni sospese tra sacro e ordinario. La pittura diventa così un linguaggio ironico e poetico, capace di dare voce a prospettive singolari e a ciò che solitamente resta sullo sfondo.
Galleria Giovanni Bonelli Via L. P. Lambertenghi 6 | Milano |0287246945 |[email protected] |www.galleriagiovannibonelli.com
Flaminia Veronesi
Flaminia Veronesi (Milano, 19869 vive e lavora a Milano.
Flaminia Veronesi esplora il fantastico e il meraviglioso attraverso un approccio ludico alla pratica artistica, crea opere eterogenee con media e materiali tra loro privi di gerarchie. Spazia da opere tessili, sculture in plastiline polimeriche, ceramica, bronzo, a disegni a matita, pittura, acquerelli, incisioni su vetro, video e installazioni. Dal 2005 al 2020 ha vissuto tra Londra e Parigi. Ha frequentato il Foundation Course, Central Saint Martins (2006) e conseguito un BA in Fine Art, Chelsea University of Arts and
Design (200g). Nel 2025 Flaminia ha realizzato tramite Triennale Milano, i Bee Awarsd. premi in bronzo per la 24esima esposizione internazionale di Triennale Milano e uno degli art poster per le olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Nel 2024 ha partecipato fra i 20 finalisti del Premio Cairo. Tra le sue mostre personali si segnalano: Maternità Sociale. GrandeMadreMamma, galleria Simondi, Torino
(2024); Popplay, galleria Tommaso Calabro, Milano (2024); The Hermitcrab's Wundershell, flagship store di Marni, Milano (2023); Erbario e Bestiario del Meraviglioso, Orto Botanico, Palermo (2023);
Garden of Fantasy, T Magazine, Villa Necchi Campiglio (2022); Masculin/Féminine, Castiglioni Fine Arts
Gallery, Milano (2021). Tra le mostre collettive figurano: Pittura Italiana a Cura di Damiano Gulli,
Triennale di Milano (2023), Embryonic Journey, Galleria Richard Saltoun, Roma (2025); MoonKillers, Curata da Antonio Grulli, Tommaso Calabro Venezia (2025); Eddlesea. Il tempo metabolico, curata da Andrea Lerda, galleria Posibila, Bucarest (2024), Le diable au corps, a cura di Massimo Mattioli e Daniele Capra, Galleria Bonelli Canneto sull'olio (2024), Per grazia ricevuta, a cura di Alberto Mattia Martini, Galleria Bonelli, Milano (2024) Connecting worlds al Musee des Merveilles e il progetto di residenza Living Room, Associazione Artur (Cuneo), entrambi curati da Andrea Lerda (2022-2021);
Look at me a Milano, curata da OTTN projects (2022); La Fiabesca alla Galleria Bonelli, Pietrasanta
(2022), Party, curata dal collettivo Die Sonnenstube, Lugano (2022).
Davide Volpi
Davide Volpi (1996 a Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), vive e lavora tra Piacenza e Milano.
Nel 2022 ha conseguito il Diploma Accademico di II Livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove nei due anni successivi ha svolto il ruolo di Cultore della Materia per la Cattedra di Pratica e Cultura dello Spettacolo, tenuta da Giacomo Agosti.
Nel 2024 le sue opere vengono esposte in una mostra bipersonale allestita all’interno dello spazio Ferrobedò (Via Moscova 40, Milano) intitolata Zwischenzug. Nello stesso anno ha partecipato ad alcune esposizioni collettive, tra cui "NOVECENTO. Il secolo lungo" alla Galleria Giovanni Bonelli, curata da Stefano Castelli e accompagnato da un testo inedito di
Aldo Nove (Milano, 2024) e "La città: tra realtà e sogno" alla Galleria San Fedele (Milano,2024)
Andreas Zampella
Andreas Zampella (1989) è un artista campano. Zampella vive e lavora tra Milano e la Campania.
Dopo il diploma in Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Napoli, si trasferisce a Milano, dove sviluppa una pratica che unisce pittura, scultura e installazione.
Lavora con argilla, olio e materiali poveri, privilegiando un linguaggio crudo e simbolico. Le sue opere mettono in scena oggetti sospesi tra vita e morte, diventando protagonisti di un teatro immobile e silenzioso.
La pittura è intesa come scenografia, le sculture come oggetti di scena: tutto concorre a costruire un palcoscenico in cui la realtà appare deformata, sospesa, in continuo slittamento tra presenza e assenza.
Zampella parte dall’idea che la vita quotidiana sia una rappresentazione continua, e che la natura morta siaoggi la forma più pura di spettacolo. I suoi lavori riflettono in particolare su temi come il vuoto e la solitudine con una poetica che unisce teatralità e immobilità, Andreas costruisce opere che oscillano tra stanchezza e tensione, ironia e malinconia, obbligo e noia.
Le sue installazioni sembrano soglie semiaperte: evocano un’azione mancata o imminente, un’attesa che non si risolve. L’umano scompare in favore delle cose, di oggetti che sembrano dotati di una sensibilità propria.
In questo modo, l’opera si fa spettacolo muto, interrogando lo spettatore sulla possibilità di una narrazionesenza voce, sul senso della rappresentazione oggi.
Recenti mostre personali: Passaggio al buio, nell’ambito del ciclo Portfolio della Quadriennale di Roma a
Palazzo Braschi (2023); Dove Nascono gli uccelli presso Nashira Gallery a Milano (2023) ed Eravamo cuori
in Atlantide presso Z2o project (Roma 2024). Tra le mostre collettive: Lettere intorno ad un giardino a cura
di Marta Ferrara e Mario Francesco De Simone, galleria Alfonso Artiaco, Napoli (2024), Premio Lissone a
cura di Francesca Gueri- soli, Museo Lissone (2023); Di città, di boschi, di uccelli a cura di Lucrezia
Longobardi e Nora De Blasio, Officine San Carlo, Napoli (2022)