Bizhan Bassiri – Specchio Solare. La Sorgente

Informazioni Evento

Luogo
ACCADEMIA DI BELLE ARTI PIETRO VANNUCCI
Piazza San Francesco 6, Perugia, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00
alle ore 20,00.

Vernissage
26/11/2013

alle ore 10,30 presso la Biblioteca storica dell'Accademia di Belle Arti 'Pietro Vannucci' di Perugia avrà luogo l'incontro dal titolo: “Il Pensiero Magmatico in Accademia” con l'artista Bizhan Bassiri e con la presenza del dott. Fabio De Chirico, soprintendente BSAE dell'Umbria, e del prof. Bruno Corà, presidente Fondazione Burri

Artisti
Bizhan Bassiri
Generi
presentazione, incontro - conferenza
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In occasione dell’incontro sarà installata all’ingresso dell’accademia l’opera “Specchio Solare – La Sorgente”, quale segnale-riflesso della presenza in città dell’opera dell’artista, indicativo di una proficua energia che unisce la storica Accademia perugina dove da oltre quattro secoli si formano le generazioni artistiche, e la Galleria Nazionale dell’Umbria, prezioso scrigno della cultura centroitaliana che di nuovo si apre all’arte contemporanea.

Comunicato stampa

Il giorno 26 novembre 2013 alle ore 10,30 presso la Biblioteca storica dell'Accademia di Belle Arti 'Pietro Vannucci' di Perugia avrà luogo l'incontro dal titolo: “Il Pensiero Magmatico in Accademia” con l'artista Bizhan Bassiri e con la presenza del dott. Fabio De Chirico, soprintendente BSAE dell'Umbria, e del prof. Bruno Corà, presidente Fondazione Burri, curatori della mostra "Riserva Aurea" in corso dal 22 novembre presso la Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia, oltre che del prof. Paolo Belardi, direttore dell'Accademia di Perugia, e del prof. Aldo Iori, docente di Storia dell'arte contemporanea.
Tale incontro è inserito nelle lunga tradizione della 'Pietro Vannucci' che fin dalla fine degli anni settanta, prima tra le accademie italiane, ha organizzato incontri tra gli studenti e importanti personalità del mondo dell'arte: da Castellani, Paolini, Fabro, Pistoletto, Kounellis, Accardi, Uncini, LeWitt, fino ai più giovani Sassolino, Duff, Zazzera, Pozzi, Loehr tra i numerosissimi artisti e Celant, Restany, Bonito Oliva, Crispolti, Fagiolo, Dorfles, Zevi, Tonelli tra gli studiosi.

Il titolo “Il Pensiero Magmatico in Accademia” fa riferimento al Manifesto del Pensiero Magmatico che dal 1984 accompagna le opere dell'artista italo-iraniano arricchendosi, di volta in volta, di nuove proposizioni, giunte oggi a cinquantaré. In apertura esso recita: “Trovandomi per la prima volta sul cratere, ho sentito la condizione magmatica come fosse sangue che circolava nelle vene e il cervello nella sua condizione creativa”.
Pensiero creativo quindi come pensiero energetico che viene dal profondo dell’uomo e della natura e che investe sia la mente che il corpo.
Per l'occasione sarà disponibile per i convenuti una versione aggiornata del Manifesto del Pensiero Magmatico 1986-2013 (Mozart- Magonza editore) e un estratto del video realizzato da Marco Guelfi in occasione dell'incontro Kounellis - Bassiri presso la Biblioteca Angelica di Roma il 9 marzo 2013.
In occasione dell'incontro sarà installata all'ingresso dell'accademia l'opera "Specchio Solare - La Sorgente", quale segnale-riflesso della presenza in città dell'opera dell'artista, indicativo di una proficua energia che unisce la storica Accademia perugina dove da oltre quattro secoli si formano le generazioni artistiche, e la Galleria Nazionale dell'Umbria, prezioso scrigno della cultura centroitaliana che di nuovo si apre all'arte contemporanea. L'opera è stata installata grazie ai ponteggi montati dagli allievi del CESF-Scuola Edile di Perugia, che ha organizzato un'esercitazione dedicata in loco.
Bizhan Bassiri nasce a Teheran nel 1954 e dal 1975 risiede stabilmente in Italia. Il suo lavoro, fin dalla metà degli anni Ottanta, è luogo d’innesto tra elementi propri della cultura mediorientale ed europea. Egli non solo utilizza termini iconici o linguistico-visivi dell’una o dell’altra cultura, quanto piuttosto rivolge l’attenzione sia ai valori profondi e fondanti che stanno alla base del pensiero umanistico, sia alla capacità energetica, anche irrazionale, della natura. Le sue opere sono così la risultante di un processo nel quale il pensiero estetico e poetico s’incontrano conducendo all'elaborazione formale di materiali eterogenei, propri sia della tradizione scultorea, come il ferro, il bronzo, la pietra e le terre, sia di altre modalità espressive, come il disegno a grafite, la cartapesta, la fotografia e il video. Pur nella sua forte componente materica l’opera si offre all’osservatore come elemento dalla indubbia presenza spirituale, metafisica, posto in una condizione al di là del tempo presente e della storia, intesi come condizione mondana, antropologica, psicologica o sociale. Il suo pensiero si manifesta “nelle ore vitali che anticipano la visione” in opere come le Evaporazioni, in cartapesta e terre colorate, gli Specchi solari, in acciaio inox lavorato meccanicamente, le Spade, in breccia lavica, basalto e bronzo, i Volti, ritratti fotografici elaborati e a grandezza naturale, e le Bestie e le Meteoriti in bronzo.
Le opere sono spesso esposte in luoghi specifici e in occasioni particolari. La Bestia è stata esposta insieme a centoventi erme laviche su base prismatica e altrettanti bastoni bronzei verticali posti a confronto con la scrittura poetica in sessanta libri aperti su leggii nel 2004 a Istanbul e nel 2005 nella sala della Meridiana del Museo Archeologico di Napoli o ancora, nel 2009, è stata esposta nella cattedrale di San Bavo a Gent frontalmente al polittico dell'Agnello mistico di Jan van Eyck; nello stesso periodo i Meteoriti apparivano in Gent stesso o in alcune piazze fiorentine e poi romane.
Alcune volte il testo poetico-enunciativo, Manifesto del Pensiero Magmatico, è stato declamato in pubblico, come nel maggio 2009 al Teatro Argentina a Roma dove è stato accompagnato da musiche appositamente composte da Giorgio Battistelli, Hans Werner Henze, Marcello Panni e Stefano Taglietti che si sono fuse con la vocalità atona e continua delle parole dell'artista, quasi un richiamo alla sacralità della preghiera, in una formulazione particolare e inedita. L’equilibrio tra forma sonora e contenuto ha generato, in quel caso, un'opera dal corpo nuovo e complesso che invita l'osservatore/spettatore a porre attenzione al momento che precede l'emozione, sonora e visiva, nel quale il respiro indistinto dell'immagine si dispiega nello spazio misurandone la distanza assoluta. Nel 2011 viene realizzata la grande mostra La caduta dei meteoriti in piazza San Marco a Venezia presso il Museo Archeologico Nazionale nel quale le opere si confrontano direttamente con le opere dell'antichità classica greco-romana. Nello scorso marzo una sua grande Evaporazione rossa e circolare è stata esposta nel salone vanvitelliano della Biblioteca Angelica di Roma con un lavoro di Jannis Kounellis in occasione di un Evento Mozart. Attualmente, oltre alla grande mostra Riserva Aurea presso la Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia, è in corso la personale Evaporazioni notturne presso Gallerja a Roma.